Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948

IL SOCIALISMOAL POTERE Le parole di cui ci serviamo in materia sociale hanno due significali molto diversi a secondo che vediamo in esse la designazione di una corrente psicologica di rinnovamento cosciente e volontario oppure una formula emo– tiva più o meno (( sacra » che copre cene realtà politiche . .È così che i:.i può interpretare il socialismo (originale) come un'energia etica presa alle sorgenli stesse de1la rivolta; come un'insurrezione del sen– Limcnlo, del pensiero e del lavoro umano contro il « destino » - cioè contro il disordine del mondo. E in ciò il sociaHamo era anarchico. Ma vi si mescolava anche non si sa quale fiducia cicca nell'ordine na– turale, nel progresso storico, ccc. L1 « giustizia immanente », si pensava ristabilirebbe essa stessa la solidarietà e l'armonia dei ,,ivcnti nel nostro ambiente sociale atomizzato dall'egoi.smo, laceralo dalle frontiere delle caste, delle reli!!ioni e delle razze, e ridotte all'assurdo dal meccanismo cieco dC:lle contraddizioni economiche. Questa t< provvidenza » soci,1le do• ve,•n misticamente inc,1rnarsi in uua o pii, « divinità sociali » (profeti, eroi. parliti, nazioni o classi). E siccome ogni mistica tende verso l'unità - unitlt delle origini e dei lini, del bene e del male della morie e della vita - essa fa deviare la rivoha originale, da Ul\a parte, verso la contemplazione uto– pistica consolatrice, di uno stato di riunione universale (questo bel sogno al quale tulli i fonatismi rifiutano di rinunciare) e d'altra parte verso un prag· matismo sordido, che si sostituisce alla pratica rivoluzionaria, con la rinun– ciil alla realizzazione immcdi<tlrt, sempre po~sibilc, dell'ideale. Lu critica della (< falsa unità» del mondo, cd il rifiuto del riposo mor– tale ehe ci offre l'adorazione del << pscudo-desLino >> furono, tultavia, la base dell'opera promelcica, che fH'Oponcva ugli uomini il SociaiJismo, prima an• cora che portasse il suo nome. Nel li80, Chnmfort scrh•cvn: (( La società è da ricominciurc, come Bacon ri~ominciò la scienza )) (cioè con l'esperienza attiva e non con la specula– zione ('artesiana). Nemmeno un secolo dopo, Rimbaud allargav,1 la rormula: « L'amore è da ricominciare)> (e nof sappiamo che intendeva intraprendere quest._o ricomindamento con una via ben dfrersa da quclb della J('ligionc). li socialismo battezzato nel 1836 dn Robcrl Owen, ricavò tutta la sua forza da questa veemente aspiruzione alla pure7-f.<l dc, ricominciamen!i. Ed è sol.lo questo forma· che sopravvive nello <'Osci~nzu dei giovani e in quella degli uomini rimnsli giovani. Il socialismo. nel suo signi'lìcato più nmpio e più iibcro, sarì1 dunque stato uno sforzo delle generazioni i;~ccessi...·e per riper1s<1rr, ri.jllre e riui._lJCre 70

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