Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948

RECENSIONI Li B R l B. TRAVEN LaCarrata f.diz. l.onaan~i. ,\lil:mo. Ci K1no dei libri nd <1uali ,,. '>'èlltc una for1.11. un JJreci.q incidere, 1111a \'010111:i 1>0lc111iru111,,111,erahile. "L,\ CAllRETA" è uno di fJUC!li. Xdl":imLierue me~,,ir:1110, rir.-o. lu~•ureJ• ~ian1e. do\·e riedicggia il ci~ulio delle • urrelll• ~ ei ,,,nod:i la \'ila di Andreu. un J•ir-colo metil"cio inlli11no, "peon• 1in ,lall11 nascil:a. L';\, ri jlOrla <'On .,:, .-i 1r11~d,rn per nrnn<i, t•i dq,one ~11 tli una 11 1·:1rrelu ,1 e d fa a11ra\·tr,,are 1111•,1 1ar1e del Mc&Sico. Ciò f'hc noi vedremo l'A. et' lo deM'.rive. <'Ofl tli:aloghi ,,emplici, "ivi, ,li una tinte• riui !olo uatunlc alla Hlira pungente del ben a~•i•o • ro..tume :>1. -Ciò •he noi non J)Olrttuo l!o<'orgcre,1wrchè lls.!'01lili in un )e. targo 11rc11emente euro11eo. Il. Travm ~ lo mene davanti nudo. come nudi Mtno i ~rsonau:i ch'egli .f-a vi.-tte. Veniamo cosi a .,.;tpere <'he in .Me~,.ico non ri ~ono pili .,.,..hiavi. ma ri wno dei M!rVi trallati come .;;('hiavi: fhe la (':)lie!a imJW!r:i I~ 00111e ahro,·e; rhe il ('(1Jlit:11li• ~mo ,·i ha rodici ben profol'Wle e i,tovcrna ,om .. in 111110il mondo. E l'A, "e lo di- 126 <e chiaramente. ço11 {JUcl ,.uo liniuai:,~io tthic110, inconfondibil(': • A 11ue!lo 111011 do vi t,OtlO inirnmcre\·oli •i.iemi per u– •ervire e Jh!r depredare tli uomini: e l!tO• no l'>istemi 1aJi che, ie non e!iSlhiitro. ne,...ua 1101110 che ,ia normale e r:ig~nevol'2' li potrebbe mai inventare». Ma 11011 .;i fernrn ~olo \ltd f;111:1H~i.. o– riale, c:0111c11111a co,i mir:1l11lmcn1e nel li– bro. E~-.. Y(t oltre ç ,i arre-la <>\Ilo per -rcrzare. c~1 l'ironia ;:.c11uina rhe ,.pe--,o inromriamo io Tr:ncn. l'auloritlll. l'ae.-o• modanlc ,,rh•ilegio ,lelra111ori1à. E qua11- tlo. ad ogni pa--o, ci troviamo <lanmti l'ingiu.,.ti~ia della lcJJc. non -i J)u0 fare a meno di ripe1e.-e. n:t111c nd liliro: • Qu,·· ·IO era ,:iu•IO, Qur•to era reJJulalo ii:iu~t,). E ..kl'Omc era 11,iu,10. cr<J, i·omc 1une I,• ,·o~e giu,,h:. 1111elato dalla lc11,p:;e .. tlallo S1:110. Perrhè. d1e ,-0,,11 ci ,larehhc a fan· lo Sta10 -se 11011 1111elanc lullo l'iò che C giu"IO con la sua poliii:i. con i ,,uoi c:-0l– tla1i, ,·-011 i ~uoi 11,iu1li1•i e ror, le ~ue 1•ri– l!,iorni? •- Co,,j 11ua1Hlo il riCl"O t fìmJlllTO * mctle come ~•a <li 11,ioc'O il 1wo11rio Een·o .\11dreu. dedut"iamo pure noi d1e ., (1uan- 1lo si arriva alla rhiu,un dei ro111i ne ri• -uha l,en raramenlc rhe -ono I l!,ÌOra• tori riudii the poi pa1t11no le 11utli1c. Qual– •·uno d1e è <Slalo e•trallt.'O al itiuot·o dt'1 ~• lui rirueuerti il -..all)t\le "· E noi lo l,eguiamo il • no•1ro,. piccolo .\n<lrcu: lo ,,e,n1iamo nel -110 crc.<('ffe, nel ,.110 p:;irovagare ,·on le " 1•arrl'las,. del ,110 1mdro11t'. Scmiamo ,'Ome lui il di .. ;:.u– ·10 l)r<lfondo. in•i10 nella -ua natura :1- r1erta. <1uando ~i avvcntur.:.i i,1 una thie&a e •1e e~t·e pieno di 11re11hiere mi-terio~ e vuoto del denaro che lui tr,enerosame111c l:;i.ariO radere nclh t':l"en• ,1o,,· C "'crillu: " Il ren1:11,ito .,. dir III pa,ihi 11ui 1i ,;:a.-;11 ri- 1l3J:lllO in oro nel l"ido •· Lo romprendiamo perehè anche a noi ,·i ...0110 -state fatte ~imili -allettami pro– mn,,e. Pos,,iamo conoscere il ,- rura • che Tra1·en ~i di1•erte a ~ma-.clw:rar.!, 11ercl1è lo abbiamo sempre "'0110 ii:li occhi. E ci ~ca 11i:wc.-e il con•latnre che la rivi~rn ca11oli,·a " f.,.llura -., I:. 11en~:1Mlllf' noi tldìncn,I,,)

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