Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948

A N T o L o G I A LA CARNE DI TUTTI Sorriei. 1\0, 110. rossa. H08Sa. calda, spugnosa. frc::1,;a.A gocce,. "in. ln gc:1i, pii1 forte. Torrcn1i, ,1ncora. E fiumi, e fiumi gonfi d',u;<1ua. E a1·<1ualenta, pesante. cosiantc. Per chi? Per le hoed1c di tutti. Afono che per i lupi. Essi succhiano la neve o il sangue. O per gli agnelli umani. Essi hc,0110 il su,·co dei limoni addolciti. O per i son·i voraci. Essi si sazittno nel ;.(orgo gig,mlc. Poi risalgono pasciuti la cloaca, si arrampic,1110 per piani e piani e si siedono ~ulb terrazza di un graltac-iclo. slrizz:rnclo l"oc1·h;o a hiondc lasci,c. No, no, meglio sempre l",1c<1uache la"a, l'acqua che lc\'tl la sete, e fa ingrossare il ,·cntrc dei buoi 1 delle vm.;chc, dcJlc r;111c golose. Un giorno vidi un asino e mi fermai. Guardingo m"accostai al suo fianco, ,. •·olle dita gli soilevai il pelo, sul dorso. Corse rnioce il suo grigio cd in– travidi b pelle. Mi fermai ncll'allimo in cui sl:n-o per baciarb. La p<'llc dclrasino: la pdlc cli tutti. E :tuonavano ignari i mu.sic.intj da strapazzo, giù manis~.-alchi o slcrra– lOl'i. nei giorni 1>rcfìssa1idal calendario . .E batteva ne~icnle il \'Ct·chio har– lii('rt' sul lamburo. li tam-tam .tccompagnava la rima dell'uomo. « .o\ ehi lutili trastulli - a d1! fragili mammelle». I polpa('ci ros<'i si in1reccit1\'tlllo con a1hri polpacci nodosi. pelosi, 111.1 rit·opcrti dallo str;u.:..:io parsauo: tagliato a uomo, nella danz:i della pelle. E p~lli d"ogni colore. d'o;;ni spessore, d'ogni misura. insaccavano la t'aruc di lutti. Per forlc pa1.·bn·. per fatilc camminare, Per farle danzare su~li stind1i doloranti e ingrossati. Il burbero e baffuto ci\'iliz..:atore coloniale riuni,·a ucll:1 ,..ala angoscio,..a le pelli fcro1·i. St' le coutcm1>la\'a la scr:i, nel mistico rito dei ricordi. Fn·• JUè\'ll inglorioso e si tulfarn nel lcuo, sperando di chiudere brevemente il quadro retrospettivo delle pelli frustate. Ah, la pelle nera dell'uomo che ild ogni colpo si arrossa, che all'ultimo colpo divcnla rossa del tulio, e c·ou !"andar degli :umi diventa la comoda casa del pioniere di schiene umane. )foglio la stanza nuda. sporca mugad. Chi ci tr:n-iò in lai momento? E il grido dei serpi in :unorc raggiunge le o,•aie dei porti. S'infrange a dista'rn:a di ee1.:olie prepara le mtvi. S'affloscia sui moli anneriti e ci lasçia partire. Dikg:ua impro"•iso e noi sentiamo l'odore di carne bru<-iata. E nel ,·cuto era uno svolazzare cli aromi nefasti. un i·:,lpcs:tio furio,-o )·>-J

RkJQdWJsaXNoZXIy