Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948

cui i lavorO,lori itolia11i stat:wio cos1r11e,ulo le proprie possibili1ii rivofu:10,wrie n~l 1918-21, i 1( C011sigli. <li Fabbrica». 1 I quali a loro voha naseono in nella 00tllra11p~izione, in e~• ,011110 t-ontr~Ho, ri$pcllo ai « Cor1sigli di Geslione » realizzati dalla <• azione sin,lacale ►). Que~ti falli laH·imno, nudi, alla rifkssione dì 11111i. V. I D E A D l LI B E R T A' È forse 1a più complessa dcli.e i– dee umane. In g('nerP è pe11settada persone non-libere, e quindi è so· pratutro definita per viti 11cgctti.vn. libertà è fo co11dìzio11e in cui. non v'è più predominio d'uno o d'un gruppo sugli altri. Ed in <Juesto sen– so è una idca-vol01it.à: chè la su.a ve– ra sorgente non è razionale, nè ru– zionuli sono i suoi svilnppi: l'idea nasce dalla sofferenztt dell'oppressio• ne, si pr ~ci.su nella lott.t1contro gli oppressori. V'è però nell'idea di libertà em– e/te un co11ten11topositivo, che gene– rt1lmen.le -viene poco pensato. Liber– tà è la condizione in cui v'è lu pie• 11ezzt1della socia.bilità, degli impul– si. ·(d'umore) d'uno o d'utt gru.ppo verso altri, del ritrovare sè stesso nt>gli."ltri e con gli altri discut.ere ed ogire. Anche in <111esto senso è utili idcu-volontà: nasce dal più pro/on• do deU'm1ùna, laddove ogni i11divi– d110 ,wverr.e che la sua esiste11za lw senso e re"ltà umani. soltanto in <J11a11to è simultanea all'esi-stenza di nitri olla s,w (ISsocioto. Si sviluppa com.e trama di tutta la nostJct esi– .stenza: tnuna magari isnorata, mct senza la qual.e nulla potremmo intes– sere delle nostre azioni. e dei nostri pensieri., E genera, aljmentu via via tutto q11a11to .v.'($ di. costr11ttivo, nelle, nostra viw: la rice.rca dell'altrn mc- l 16 tà di ~ne, it bisogno del fi,5lio, La costruzione dell' utensi.le, il lavoro di. grnppo, il saggio delle mie idee sul· le idee del mio prossimo, l'uso delle rappresentazioni d'esperienzc ,rltrui.. tutto ciò che è « sociale ». Sarebbe t1S.Sai. i11teressa11t.eJar la storia di <JUCSt<1 magica parola « li– bertà )). Chiedersi, ud es., percl1è trn noi. mediterrun('i. si sic, perduto - si sit, sviato in ultra direzione espressiva - ,,uelfo radice st1nscrita di pri (umaie), da cui è venuto il gotico frijon (amare), e le varie vo– ci. delle lingue nordiche che t11tte concludono plO$sinÌe al tedesco frci {libero) o ull'in.glese free (pron. fri - libero). Studiare pe.r quali cc1- m,li. miche il foti,w libcr (libero. condizione opposta a quella di schia– vo) lw finito per trasferirsi nelle lingue nordiche. ,nn delimitu11dovisi con 11n senso istit11ziont1le pi,ì che personnle. . , Libertà: ,iwgico ideu in sanscrito dove i,ncfode il pensiero della fami– glia, del vincolo sponumeo e neces• sario clell't1more. Freddt1 idea in la– tino, do1J,el'omore finisce per rien– t.rure di furto mn non è ammesso 11el– la porolu. Libertà: omorP. in11a1 1zit:1tto.Poi , lott.a. D. L..

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