Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948

Scuola senza autorità A. S. Neill, .il fondatore della ...euola di Summerhill •{v. « Vo. lont{l,-, del 1°-10-47) 6'è visto anaccare 'da J. L. Kinlocb, 6\1 « For– ward » del S .giug1.106cor.so , oome colpevole di « anarchia » pedo– gogica. La oua risposta, mentre ,con!ec-ma lo ,spirito in sostanza anarchico del 6UO ven1icinquecnalo esperimento 600las1ico, riaf– ferma la validità del 6UO indicizzo Ji liherlà inlegrale per il fan• duUo, e lo 'C()O[rontoonoora una volta eon i mali della scuola autoritaria - fa quale prepara con le ,sue ordinate re;pressioni le fondamenta neurotiche che l1anno !anta parte 1>oi nella vila i.re – golata tlegli adulti. J ohn L. Kinloch chiama il mio sistema di cdm;azione Anarchia. in. op· posizione al suo concetto di Socialismo. Nari penso i,i termini politici; anzi considero che l'abolizione di tu.ttc– le politiche e di tutti i politici sarebbe il principio del progresso. Kinloch vuole unu società pianificata. Bene. Chi la pianificherà? Ci sono molti che possono fare pi,ani, ad esempio, per le scuole; pos– sono disegnare fabbricati merm:igliosi con laboratori complicati e buoni insegnanti; ma essi non possono fare piu11i per le anime dei /ancirtlli per– chè la loro propria ani.ma è stata già deformata. Includo in qu.esta categoria Kinloch e Neill. Ascoltate in tutti i cinema le risate oscene tp.tando i,i si menziona il parto o f amore o i vasi da notte. Pensate alle complicazioni causnt.e ai gio– vani con la condanna ignorante di un fenomeno naturale come la mastur– bazione. Pensate al danno fatto ai giovani dulia religione con il suo po– stulare il peccato originale. La mia scuola non ha nessun scopo politico. Il suo scopo è di formare' fanciulli che saranno liberi nelle loro emozioni, cosicchè /atti adulti essi possano far piani per scuole e per nna società che tenga conto dei /attori fondamentali nelle relazioni umane. Ammetto che ciò non possa essere /atto in una generuzion-e, ma poclur generazioni di libertà emozionale cureranno le malattie dell'umunitù, l'o– di.o dell'umanità, un odio che non si rivela soltanto nella guerra ma anche nel nostro barbaro codice penale, nel nostro sadico picchiare i fanciulli (che rende le nostre scuole simili a piccoli Belsens diversi dal grande Bel· scns solo per le dimensioni), dal nostro crudele atte55iamcnto ver.so i bastardi. 102

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