Volontà - anno III - n.1 - 15 luglio 1948

MEDITAZIONE SU FORD Q ~1a11d~11•1·:.-llcdr~1lit.·r:1110b 0 i.in1·h.c. la 0 1·ollul_,orazi~11t.'1.:ra IO~•tlt• ... l•:1,0rodulie offi1·i11c di Ford a Dc1roit. An·hi1c110. ~0110 immerso iu un,1 :-p1·1 ic di stupore. ') Quando io porto ad un 1•;1111icl'C un pun·hctto di t!il't·i higliclli d11 mille fnml'hi, di tulio 1·iò 11011 si fnnì 11cmmt•no una .wlu 1·11· meni! Qui, per diet_•i biglictli. Ford dit lu lll<'nwigliosu \Clluru ,·hc si .!la, La Ford altuule hu :1~imilatc le conquiste piì1 utili dell".iulomobilc. Uiet·i hi– ;.dictli du mille,. la totali1:1 <li qudle mugic mc1Tanid1c sono per ,oi! J\cl mio 1·unti<-rc 1 ~i l:1,·ora a ,·olpi di uscia ili piccont· di martello: @i sega si pialla ~i :1~giusta, alla meno peggio. 011 un lato i• I.a burb:1ric. d:dl'ahro - <1uida Ford - i h·mpi moderni. Ho a,.sis1i10 al 1110111a~gio d('lle \"l!llurr•. alla 1·a1eu:1: .i'Cimila \ellurc al giorno! s;tlvo errore. u11;1,·ellur:.i o~ni <1ua– rant:u-i11qm.• sc1·c11di. Alla fine del tr:isporlatorc. gli :tutisti :.i da11110 il 1•;.11u– biu: l'uno sale lciito, si siede, 1.rcme il bottone di 1ncssa in 111010. Ci iii dice, inquieti: « Ecl"O che fa fiaSt."o! e(·t·o t•hc non parlitc! >1. Ma 11011malll':I mai di parlirc, im·c,-c. Pcrcl1è è cosi. l.mTit·anlc. impcct.·abilc. senza un:1 111,wd1ia di olio o di grasso, senza un'impronta di dito sulle ,erniri hril– la111i. la \Cllura ha filato, è scomparsa. E~sa C nata ~ili adulta. d"u11 1·olpo. 1·0111c dull'cpopca mitologi<·a. È partita verso h1 vita! Quc .s.ta sera ho ,,arla10 alla Acc(Hlcmiu di Crambrok: " Ec1·0 il conflitto dram11rnlico che vincob l'an·hitellura. per 1·ui a 1·0· ~trnire" è rinrnsto fuori dalle slr:.ide dei ,,rogres,,o. Da Ford. tut10 è colla– liorazio11c. u11it;'1lii St.'opo, t·onvcrgenza pcrfottu d"lla lotali1i1 elci ~esti 1· 1h·i pen~i('ri, Da 11oi, 11clla 1·oslruzio11c, tullo 11011 è altro 1·he l'Ontniddizioni o– •tiliti1. dissipazione, di,·crgeuza d'opinioni. affermazione di :.t·opi opposti, p('~l:1r<' ~ piedi. 2 ) E 11oi lo paghiamo t.·:iro: rostruirl' è u11'indm1ria di lu~o e la ~o..ie1i1 vi,c in 1~111c.Oppure. se l 1 ('co1101uh1 generale si dii.-,u11~ua a fon– do per c•o.,;.truirc. i.· 1u1tavin 1·on J;1 piì1 scoraggiante prc1·arie1ù. Ed i prodotti an·hi1c11011i1·i rcstuno fuori dcj l<'mpi moderni. lo pl'cudo un:1 maLita bl1•u e disegno, la frct·t·ia A: e ,i :.t•ri,o: Jibcr1,i 1tHl1v1d11ol". Prendo una matita ross.:1 e disegno. mirunJo i11 i.cmo l'Olllru• rio, In frceck1 B; vi scrivo: po1e11::.c ro/lct1it:(•. Il fenomeno ard1i1e11oniC'o ~u cui si upplfrano qucsle due forze ne ri• ..ulta immobilizzato. Paralisi pro,·ocal:1 dalla inintelligcnza dei fini. Continuo. Che (, quest:1 freccia ,joletta C. di,·ctht :1 eo111r~c11:.o? Si111- l1olizziamofa eon u11 ordine dassiro dcll'ard1ite11ura: disegno un frontone. Ch<' fo in questo frn11to11e? Non ne so uullu. È un rit."ordo. il ri1·ordo di una a11ivi1i1 moria da duemib annj, du mill'anni, d:i ,·i11quceento :urni. Mn l'l'l'O la vcrili1 crudele: esso è dappcrlullo nel mondo; (!UCsto SC!='.110 delle pig:rizic delle fugl1c delle paure, :1 sbarrare le \'ic dcll'nrd1i1c11un1. fols:rndo i 1,tcsti. ro, inando le imprese. Vi n;?giungo Ire 1nrnti inlcrro1-tnljd. 1•cn·hì• 29

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