Volontà - anno III - n.1 - 15 luglio 1948

11ll'intcl'llo e 11U-cstcrno. EC(·o pcrd1è uppurcutcmentt• c<-11t".1uni 1n1iono, 1ru&c.:orsi irnrano. 7) In rcaltlt il proletariato - di nascita ormui più strcll:unentc vo• louturia, <Juindi pii1 difficile d'ammorbidimento - si drizzo oggi contro un P:uo preteso protettore, nddiritturu contro un suo dipendente in certe re• jtioni. Lo Stato e le nazionalità coniro cui P:itorna a combn1tere sono cerio pii', ambigue delle antiche ma II ro\"cSCiarnc le polivnlcnzc attUali non c'è ila temere una nuovn carica; si spegneranno, aggrinzite <'Ome unn ,,cscica du cui tutla l'nri11 pomposa fuggì per sempre. 11 lungo ,·iugf!io del socialismo è finito. Incomitwi:1 t1ucllo dcll"auar~ 1•hi1nno e bisogna ben rinllacciurnl' le anlichc fìln. Torna, :dlorn. R11kìmi11. CAK1.o Docuo dal!:. prduione: • UBERTÀ E RIVOLUZIONE" di M, 811k1111111 a <'Ur11 Ji C. Ooiclio, MSI e MOSI S"è te11uto da qualcl1e parte un Co113ru.10 del MSI (Movime,uo :Stx-'61~ /lalimw), Cio1. 1 ,mi molati di rdtorica ,i .so11 $fogati co11 ,:rantli saluti ro11u111i. su11ore riee;oauio11i di \fu.s.solini e soci. cantate dei gloriosi inni d~I Regime. ecc. Ma i marpioni cl1e Jla11dinro ,, (JUesli gfova11i "-ioccl1i 110,1 mcuo poi. 11cl /i11t1lf',le cose " posto. Cioè /um /nito 11utare ima moiione in cui« Co11gre1so ,lecide » ciò chf' 11rt1tie<m1e11te loro cone;if'11P - od 11i loro -~"greti sostenitori: e tra l'altro 1/lla ricl1ie1ua rii a libcrlà eintlot'nle .o. D'altra JJ(1rle, il MOSJ (Movime,110 Simlacalistr,) sl/1 mamlmulo i11 giro per l'llalia ,·ecchi ar,teJi fasciJti come De AmbriJ a predicnre la neceMit,i di una organizzazione ,,,n. ,lact.le aparlitica. E lo steuo co11cetto è 11 btue tiella auid1à edi1oririle ,li un gr11pJJ~/U ,li ,,oskleui • ,indacaU.s1i,. (. sot1inte.SO: .,;11,foa,listi fasciJtO, Altro Hgno tielle ,wstre co11diiio11i ,/i.,aslrOJt. Proprio i 11ostuliici del /tUCiJmO, pro• 11rio i relitli tlel fascismo. ci<>èproprio la gente che .,; ricolWgll aliti prima i111egral• l'Jptrie11ia ili llSHrvime,ito dell'ortta11i::w:im11• .,imlaoole alle 11cussitlÌ poli1icl1e di ,rn Partita (cioè, delfo 11,a11g patlrone tfol centro di quel Partito), 11roJ)rio 1111esli 1, t111tiliber• tari fMirtiliMi • o.smw JJ(irfore di !ibcrlfì si1uloc-al4" e di, llJJ'l.rlitimw. f." v'è <111alcu110 - 110· t"l,i. nsJlli pochi - c-1,,.,,resta ureccl,fo. ilfo Mli tmcl,e 1,oclli coloro cl,e si i1ulig11aiw. Eppure, ,tam/Mire e dire ciò clie 1111estisignori stampmro e dicom, e<111ivalea dirf' fl ci1uc11110clegli iloli1mi. mm1i11i e domre, cl,r Juumo cono.u:iuto il fa.u;i.,1110: li co110M:Ìllmo, '<eÌ 1m Miola. s,j 111111 ,,ecor11. fi11irai per ,(f'1[11ird. Com"i J)l•.•.•ibill' 11011reoJ{ire li <111 ,s.ti uuu.lti? (Mali11co11ioo µe11Mire w1« 1,agi1111 ,Iel Dforio ,li Racl1elc Mussoli11i, orn i11corsu ili Jiubhliooiio11e. da fogli clic ove;iamc111e voglio110 « tlife,,dere » la numwri11 <lell"a1,11eso ,/i pinna Loreto. Jfoccmua ,li Mila110. tlclfa visita n i1lifm,u con cui M,usolilli « sall'o• ,,~zò :t il popolo propri(} ~o prima ,lelfo S!W fi11e. Ed è 111111otlllo d,e moltit111li11i im~ mense lo hanno allora 11ccla11wto: le stesse mollitmlfoi mila11e1ti c-l1f' lo l1t111110 poi s1111· taC'c!iiato morto. fl $011 poi JMSMt, a s,rrir, il PC). IO