Volontà - anno II - n.10-11 - 1 aprile 1948

borghc ..ia. Gnne, ;._•alzoluio. è caduto nello ,cimini.,mo demouatit·o il pii, borglu.'8e. Ecl e innegabile che gli organizzatori ..jnclacali di origine operaio da Ro<.'-oni :.1 Mclcdandri. hanno dato, proporzionalmcnle. il maggiore nu– mno cl'inserimenti. Il populismo ru"'SO e- il ~ordiaui~mo !lono due forme di romanl1l·1::.mo opnai!.la delle quali t• t·ontinuatricc. fornrnlmcnte, la drmagogia bolsce– vicn. Gorki d1c (' uno degli ~critlori t.:hc ha vissuto pjù a lungo e pili pro• fonclumentc in mezzo al proletarialu, ~ni,c: « Quando t·ostoro (i propagandisti) parlavano cld popolo. io ~cntii su- 1, bilo <•he <'SSÌlo giuclic·:nano clifforenh·mentc da mc. Ciò mi ~orprc-sc ,. mi ,( rese diffidente verso me stesso. Per essi il popolo era l'-incarnazionc della " ;.agg<'zza. della bellezza spirituale, della ho111à r dd cuore. un c·~sc:re « unico e quasi di,·ino, deposi1ario di tulio qurllo d,e è h("llo. grande ,. 1< giusto. Non era affatto il popolo dw io t·onosce,n ». \rturo Lubriola. al quale 1olgo 111t.·itazionC' sopraripor1a1a ( JI d, là drl cflµiwli.smo e del sori"lismo, Parigi 1931) la fa seguire da quceti 1i(·ordi: « Potrei aggiungere la mia espericnz:.1 personale, c::.sell(lo jo nato i11 una ((dasec di artigia11i-i1rtijl;ti. che vivevano in contallo immediato l"Otl I("da~ei « clrl la,oro materiai<". cd erano essi stessi dei proletari. l la,oratori t:hc " io ho ('onoSt·iuto fin dai primi anni dcllu mia ,ila erano degli uomipi in (( tulio e per tutlo degni di pie1à, ingenui e istinthi, necluli, inclimlli alla ",mpl'r51lizio11c, \Olti nlla \jla nrnterialr, affctluo'ìi e t•rudeli nf'llo stesso « tempo t·on i figliuoli. incapari cli rit~l\.:ire della propria via cli l.noratori « un !>olo elemento di peli.siero pariicolare alla loro claS8r-. Quelli di essi (t d1c, ~pogliandosi dalle supcrs1izioni e dalle prc,cnzioni del loro c•(•to, cct:iun~evano nl socialismo, non lo veclc,nno <·hc sotto il suo aspetto mate– ,crialr di mo, imenio destinato a migliornrc la loro sorlr. E nalurnl· • mt•111e<1ues10 miglioranwnto attcnde,•ano dai t·npi, i <1uali pass:1,auo in– « cliffrrcnlemenlc dallo iilato di idoli allo stato di traditori secondo i mo– " m<'nti e le oct:Mioni. senza merito o dcmrrito loro. F; in<liscutibilC' c·hc u il S<k'inlismo li miglioru&-c sotto tulli gli aspelli~ cd oso dire clic I:, mia " 1•rima spint.i a fa,orirc <1uesto mo,-imcnlo mi ,enne dalla gra11dc pietà (e d1f' la miseria dei miseri m"ispirarn. e dalla c1op<'rienz.1d<'I bcnt'fi,·io c•he 1( il 1110\ imrnto recava ad essi ». '\1al.itc8ta s1esso nnn vedc,a il prolctul'iato :1tlraHrso gli occhiali ros.i di 1'.rc,potkin r Luigi F:.1bbri: e scrh·e,a in un <-uo :arlicolo. rifcrendo,,i al periodo insurrezionale del dopo-guerra: « Troppa gente. fra la poveru geme, troppi l:.nora1ori, CJ"edc\'auo sul scrio dw 1-tcsse p<'r venire il momento di non_ lmorarc o. di far l:norarc unicumcntc i signori. ChimHJuc ript•nsi alla ~torrn del mo, 1111entoopl'rnio \ l'dri1 prc, alcn i un °imma1uri1ì1 moralc spie-

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