Volontà - anno II - n.10-11 - 1 aprile 1948

L' OPERAIOLATRIA. L cggendo il libro di Carlo Ho:,"clli. SociC1lism<' libi•rnl (Pari". 1930) ho ,egrrnto in margi1w qucqo pa•ho (lradm:o): (< li giudizio pcssimisla sulla rnas:ea implil'a in rcallit un g:iudizio pt'~– simisla su\l"uomo, poichè la massa non è altra cosa di una .:omma di l'0ll– l'l"Clc inclividu:tli1i1. Dnl momento d1c si dichiara la massa incapace di 11f– fermnrc, si.1 pure mediante intuizioni grossolane e primili\l': il ,alorc di una lotta per l;.1libcrl.ì, per 1.:iò stesso si dit'hiara l'uomo ..:hiuso ad ogni is1into d1e non sia di natura strettamente utilitaria. Si 1aglia alle radjei. ad un tempo. qualsiasi sogno di redenzione SO('ialc. :,i soffoca sinanco la fede negli istinti dcmo(•ralit·i. questa fede fondata :,ulla tesi di fondamt·n– lale identità fra l,{li uomini e su di un ragione,ole otlimi.,;mo nella natur,, umana». Son lio mai tollernto senza reagire gli atteggiamenti .. nictzsehianj di. taluni indi, iduali<:.ti, dc<:.tinati a finire .:cf!rcluri di Cann·rc del Ln·orn o peggio, ma. d·altr:1 JHU-lc. non ho mai lu<·ida1c le --<·arpe .al proletariato •< C\'Oluto e co.:cicnle » 1 neppure in t·omizio. E non eapi-.1·0 il linguag~io ,1ulko dei bonzi bolsecvichi, per i quali non , 'è ben(• possibile all"infuori di <"iò d1c è << proletnrio )J. IU un articolo (cito 1111 c<-cmpio tra mili<') di A:;ioflt' ur11ifm;cis10 (p;iufZ:110 33), leggo d1e Gram<:ci è un'anima proletoria. Do,·c ho udilo <1ues1·e-.pre-.– '.'.)io11e? Frugo nella memoria. Ah, cCt:o! fu a Le Pct·q, mCllltc in coqumc <' in fatica di nrnnovale muratore mi a,·cva <:or1>rc~o uno dei <t rc-.pon-.ahili >► l'Omunisli. « Ora la puoi conoS('Crc. Bcrneri, 1·a11ima prol<'taria! )J Co-i mi a\'evn apo~trofato. Tra una ..,,aeéiatura di !:ahbi:1 e due :.et.·<·hidi<< gro ..~a >>. riflcuei '-ull' << anima prolctariu ». E (·ome <:emprc. a chiarire il problema .-.orgevano, dalla memoria del t:uorc, i ricordi. I primi (·O11latti con il pro• lctarialo: era lì che cerca\'O la materia della definizione. I.'<< anima prol<>– laria )) 11011 1a trovai. Ritrol'ai i miei 1>rimi com1>agni: i gio,ani <:-ociali-.li di Rcgbrio Emilia e dintorni. Vi crnno dei cuori genero.::i. delle 1ne111i aperte, delle volontà tenaci. Poi conobbi degli anarchici. Torqualo Gobbi mi fu maestro. nelle '-ere brumo~c, luugo la ,·ia Emilia, -.otto i porti('i d1c 1·i:.o- 11avano rlci miei tcnlati,i di resistete alla sua pa('ala diakttfra. Lui era. legatore di lib1·i. io .:.tudenlcllo di liceo, ancora « figlio di 1>a1J.ì >). dunque. <' igrrnro di quellu_grandc e ,era Unhcrsitit che è la ,ita. E dopo allora. quanti op,erai uclla mia dta quotidi,rna! Ma ~e ncll"uuo trn,avo rc~("a rh_t• 68

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