Volontà - anno II - n.9 - 1 marzo 1948

1u credi, h, sua ragione di esser<- nou C <1uell:1di ammini,trarc i i-en·izi pubblici, ciò che i lavoratori possono far<- senza di esc:;o, Lo Stato f' la re .ntralizw:i.one dei poteri nelle mani di uomini politici. Questi uomini possono definirsi di clestrn, <li sinistra o del centro, ma c:;en•iranno scmi>,r«-. in ffin dei conti, gli interessi e le ambizioni di coloro ('hc pos;:eggono dei privilegi per mezzo delle loro ricchezze o della loro c:;ituazionc sol'iale. PrETRO. - Questo spiegherebbe, allora, tutte le pagliaccia1c do~ poli• 1icanti e dei partiti che, come ti dicc,·o poco fa. mi disgu'-1:mo tanto. 'FRANCESCO. - Pedeuamente. PiETRO. - Tutta,•ia, mio vecchio :unico, hai un bel dire. ma 4u,•..ti p0Htican1j che fanno capo allo Staio, chi è che li nomina? Sono gli clcllnri. C'è, tuttavia, una certa democrazia nei nostri p;:te~i e l'immensa maggio• r:tnza di questi elettori non sono dei capitali.<.li e lo climos1rn il fotto rht" .-.... j ,otano per Ja (< sinistrn l>. Ed allora? FRANCESCO. - In fonclo 1 confessa che tu mi dici quc~lò ..cn.-.:a moh 11 ,·onvinzione, non è vero? Tu comprendi bcnis!'-imo <1ualc parte di 1·om• media c'è nel fotto che all'incirca ogni quattro anni si chiede ai cittadini cli accordare una specie cli pieni poteri ad un signore che i piìi non hanno mai veduto. Dirò semplicemente che se uno cli quesli sedicenti •< rapprr• ,cntanli del popolo 11 possedesse la melÌt delle <1ualitì1 che gli !!'i attribui• .... ;ono, non a,•rebbe che una cosa da fare al piìi presto: dare le dimissioni e riprendere la lolla tra il popolo e per il popolo. Non è possibik, infaui, illudersi ancora sull'efficacia del parlamentarismo nella noc:;tra società caJJÌ• lalista. Non si può credere che la società sia realmente governata dal P:ir• h,mcnto quand'essa è governata da tutte le forze reali e dagli aggruppa• menti d'interessi eh 'es.sa racchiude. Che fra queste forze, i lavoratori ,-on• 1 ino anch'essi, è certo; dic:;graziatamenle finchè rnssisterì1 il capitalismo o lo S1ato, è evidente che il proletariato sia il ,•into poichè il capitalismo r lo Stato hanno f•omc ragione d'csc:;erc proprio lo !'-frullarlo ed opprimerlo. Pu:nm. - t vero, in fondo, non mi sono mai lasciato prendere dal bluff elettorale. Ma una cosa mi fa riflcllerc. Perchè dei socialic:;1i 1 di o,:ni l-{Cnere 1 hanno sempre partecipato n <1uesti pasticci elettorali? Pazienza r1cr i tenori cd i capi che, parlccipando a queste commedie, trov:ano dei buoni posli o della gloriola, ma ho conosciuto elci militanti complctame111r ,disinteressati e sinceri ehc erano profondamenle convinti dell'utilità cldlr t.:ampagne elettorali. FRANCESCO. - Qui. mio caro amico, arriviamo ad una que~tionc gra,c. <td una stori:t molto lristc, a tutto ciò che ci oppone decisamente, noi anar• ,:.hici, a tutte le altre tendenze socialisle. Del resto sono cose che risalgono lontano, nientedimeno che alla formazione della nostra dottrina e del no .. tro movimento. PtETRo. - Proprio così, so110 1··O111cnto di ;.11"rìvan•i, Ed innanzituuo. JICr spiegare le t·o.<.edal printipio da dove "iene, clunqu<-. il \'Ostro nonw cli « Anarchico? >1 FRANCESCO.,--- Eccoli brcvcmenlc la ;;.toriu.... •(s(>g11iw) EK~ESTA;,,.

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