Volontà - anno II - n.8- 1 febbraio 1948

nr 11;1-1·1· uu·allr:i. L:• ,era ri,oluziouc 11011 è 1:li(• il tt.·rmiut· fi11ale 1h-ll'1•,o• luzionc. Gli ulopi-ti cd i tradizionali-ti -0110 -d,i:ni dcll'A--oluto. li pn·-t•nll' de,c c"--cre una -iute-i ,hcnlf' del pas~ato e dcll'a,,enire: t·hc la ::-eimmia ,. il "UllCruomo fraternizzino ncll"uomo attuale. -cmpli,·r anello ncll:, ,.• ,. Jeua della vi1a d1c -aie iu un:1 "piralc infinita. IX. - 1\morc e lil,crl:'1 - c1;1·0le (1 anni» dcll"u111:111izzazio11c.adope· rabili "c•·ondo una legge u11il'a: cono-t:i lt' -,e~"o. È cmanl'i11a11dosi da una 1rndizionc di,cnula para-,itaria e dall';imorc eg0t.·cntrico t·hc 11011~i mani• fo-1:1 che 1·011rodio. è purificaudo"'i nell"ampia correutc della , il.i um:111iz– Lal:1 che ~i può arri,:irc 11,cramcntc amare il proprio pro-~imo e a difcn· dcre la libn1ì1 di <1ucsti t·omc la propria. La forza 111•1 l'ampo -ocinlc e l'intollernnza ucl •·arnpo morale o i111t·l– lc1tualc 11011ha1rno altri clTctti che di dc1enui11:irc u1rn for;,,;,\cd un°i111olit·– rnnza contrarie. l tirnnni - 4'hh-i. ~lati. razze - che opprimernno la 111:q:!;;,-:ior Jl:irte ,lt•ll"umanità -0110 rinw-ti uc,·i-i d:,lla 1•ropria !!i!!:111t;111a-fo. E--i -ono ,-r,·•ciuti ,misuratamc11h.:, di111cnticando o rifiut:rndo di ri1·0110-ccre t'hC' , i -0110 :irwhc ahrf"' tendenze di rre-t·i1a t· di 1·oi1-1·n azione. È il pc-o dcll:1 lorn "lc.--a forza 1•hc li lm -olfocati. l dottriuari - l:1iei o ccclc,i:i-tici - i Liranni dcl1"auim;1 e i t·aruf"'IÌi·i del liLcro pcn-icl'o, hanno t"rcduto (e 1:rcdo110 aucora) •·lic ranima e lo spi• rito dclrumuniti1 po~sano e-sere co-trc11i entro de~li -t:11npi -ociali o -pi– rituuli. Ma -e i:---o non corri-pondc ai mc:rndri che si -t·a,·ano naturalmenll' Il_•lcndenzc dell'individuo e della ~pcc·ic, lo -1ampo "-ideale 11 -i "-pezza. Il progn•:.-o della i·iviltù sorpU""ll di troppo il progrcs-o morale: ,·lte la tn,t ~manitìi interiore e quella di O;!lli indi,•idualitì, -ocial,· corri-ponda all"uma- 1,ilil reale del pianeta. X. - I!: oggi - e non domani. d1c tu comin(·cr:li ud umani;,,.zarti . .:'\on .1ltc11derc 1·or,li11e altrui, ubbidi~d ullcgramc111c :il tuo 1·om,11l(l:une11lo: ,i -0110 lantc i;l'nernzioni che mormorano nel tuo cuore e tanti te•ori riuuiti i111orno a te. 1·he :11tendo110 di rifletterl'i nf'lla tua 1·0::-1·ic11z:1. Liherali. unche -e dei ferri ~r:nano i tuoi pic1li: 1·!.c puU un ,·orpo libero se lo ,pirito è incutcn:ito? . Ama e illumina il tuo pro:;simo -enzu tregua: 1·ln.' 1►uò uno ~pi rito li– J1no in una -oeictit ignorante e as.::en·i1a? Sii uomo, e il più multilatcrnle po<:_,,ibile- ma -opra·tlutto clctlinali ·1.:I H--olvcrc il tuo compito quotidi,1110. E lu potrni dire :, 11011imporla •·hi f' 11011 importa <1uaudo: Jo mi "OllO l'lc,ato al disopra della mia Indi, iduali1:'.1, ~rc,c di 111:ilc• IÌf•l1e crediti!; io mi ~ono clcrnto ul di-opra della Clas-c. in eui mi iuquadra,a il mio l:noro; · io mi -0110 clc,ato al di-.opra dello Stulo. la t·ui ,ln•tta mi pc-:i; 53