Volontà - anno II - n.8- 1 febbraio 1948

q,u111topcrci1è è sempre più ristretto il 1111c/eosociale dei ,q:n:i a cui re– .~11moir,ucccssibi/i. le cor,quistc del pensiero e della ricerca e del lavorò. Ed è giuslo risultato, I ct1pi, in /011do tutti mosche coccl1iere, .son solo la numo e/ci moti. socfoli, e fo memo può divcnture p11,;110ed 1111gltiuta, bc– sliule. -Ma al. disotto etl al disopra di essi. vi son gli innumeri. uomini e dorme noli cd igrioii clic t1.q11ei. moti cltm l'w1imu. ed essa non p11ò affer– rarsi 11cl p11g110 nè /erir.~i co11 f'!mgiiie, e rimm1e l'cmima, umtmc,. E si. i11rwlu1, Due vertici ,, ,mi prossimi. s'ergono sulla rrwre" del passcito. Uno po· cl,iiisi,~io pensato tru rioi. ili flivol11:::.io11e Americcma del 1776. L'altro. clic pur /cm1igliare nw r1011 sempre s'intende nel profondo, la l{iuo/11:::.ione Frrm– ccsc del 1789. Sorio umbed11c e,,ropci: c/1è figli d'Europa son tutti i. loro protagonisti. E da essi so,i gcrminttte le due gnmdi correnti cli perisiero e d'u:::.ionesociale di cui. s'oric11tu il prcscrit.e. l" vcccliit1 E11ropu, ct>nto /ro,11.icrt' fo divide1m110 ugli albori ciel Jlr secolo in tm,ti n11dei. socittli rigidi e stc,t.ici, tra i. quali ,miei contatti. erario i poc/ai. mercanti e l'orrOre, delle soldatesche. E nell'int.erno di. ciascun nucleo llltrc barriere, insormontttbili, sulle quali, vigilavano potcri. dispo– tici int.ercssllti suprcmmnerit.c llilll stabilità soci,,lc. Le poclte ccccziot1i, le repubbliche di Ola11cl" e di Svi:::.:::.err,, aa110 eccezioni ·soltanto relative. Ed il. loro peso c(i. novità er<1 lurgmne11te cornpensu_to dalla burbaric di Stati'. che qm,si :-i poricvu,w fuori dell'E11ropt1, come fo Spcigrin hl Ture/ria la Riusitl. Il primo supcrt1mc1110 di urli bttrrierc è opcrt1 dei (U!nsutori dell'lll11- mi11ismo, i 1111ali, penc'trnrio lrct i popoli e perfino nelle Coni. Mµ la cffi– mcrct modu e/i. libertà .trt1 i despoti. 11or1regge '«/l'esperienza, cd essi tor– mmo presi.o t1lltt lor etcr,u, guern, di prcdtt. E. hl g11errn, (/(.traverso il lllngo processo di divisione del bortirio. diss,mg,w ;/. popolo di Fruncia. e resta Mrc11rntosotto il peso insostenibile ,lei suoi. re e dei suoi nob.ili. che it dio cc,t1olico 11ssisteper h, vi" dc, gesuiti. Dà ultr'esc(I olla sorgente mili1ari:– ;:a:::.ioT1e tow/c del popolo ,,li J>russit1. sotto il segno del dio protestant.e. l,usci(I il popol inglese pronl<I n la11cinrsi per far clelfo s11a\terra l'offici11a del mmulo. meTlt.re (JelJu crisi profiua il popolo ,l'America per scuotersi di dosso il giogo ciel s110 re lontano. Nelle soflcren:::.ettlsostenibili il popolo di Francia svilupp« ltt- s1w Ri1;olu:::.ionc,attraverso 1111 secolo cli. lotte e di rivolte locali, du cui l!icne lt, dissolu::::.ionetotale .della soci<'là, senza c/1e il re cd i nobili trovino modo di <1rgi11<1rla. Rivolr,:::.ionelibenariu nelle sue origini. nelle :me vere forze popoluri. i\lt, su di, esH1 s'innestano volontà d!- dominio cli nuovi. cupi, sorrette tlallu giustificu:ionc /an.wst-icu di Rou.s– scg11 per lt, Dicl1i«razio11c dei diritti e/re ingabbia nella Legge il ciuadi110 uppc11a si, scroUa di d(!SSO l'urbitrio elci. re. Quincli, inevitcibilc, lo Stato cc11trnli:wto, ltt sucrra, la co11cl11sio11e bonu1x1rt.istu. I cannoni. di Napo– leone s'impongono ,(appr!ma ::.11l popolo cli Francia, ed i suoi /unatici sol•

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