Volontà - anno II - n.8- 1 febbraio 1948

fo prntica 1 nes"uno. alrinfoori di coloro che c~primono pensieri gradi1i ai i,:O\('l'llanti, è veramente sicuro di non e~porsi, con le sue parole e le ,uc opinioni, al rischio di sanzioni piit o rheno se,,ere . .Si può dire, in linea generale, che nei pacili pili ,,rogrcditi la liLcr1ù di parola e di stampa è tollerata fino al momcn10 in cui 11011 si prcscuti l;t possibililà che 1c idee enunciate, e ritenute pericolose o deleterie per fonlinc costitui10, non vengano messe in prntica. Allora l'unit·itia dcll.t lihcr1:1 affiora in tutla la su,, compattezza e ogni tolleranza di idee ''"'':":, , iolcntcmcntc. L.1 liberlà di esprcssiouc per mezzo deJla condott:\ non esiste i11 :1l· n1ua parie del mondo, nè è mai esi<:tita in alcun 1cmpo o luogo riconbto clal la ~tori,t. Dire o scri,•erc qucJ d1~ ~i pcn".t è poco pii, d'uno ;;tcrilc e:-nt:izio rctori.:-o, 01·c non sia lecito lrndurre in atli della ,·ita quc,1idi:rna quel t"lw ~i P"ll!ìa e si dice. Il pensiero (•he non abbia funzione di diri~erc la condo11,j ;, \'alla ginna~tica cerebrale o,. tull'al piìt, inutile e;;crcìtazione ,,arobi;i. La libertà dcli.i l·oudott.1 non esiste, e non può esistere, 111 una ~ocicl:1 um;rna fondata sull'autori1:1. Ciò val <1uan10 dire che I., lil,ertà 11011 puù c-islere dove esiste l'autorità. l.,1 libcnà esige che ciascuno 1>emi e parli e ,i comporli ,ccondo µli della l;i propria co!K'iem:a; l"autorità esige, i1wccc, che i·ia-..cu11011e11,i, JJ;1rli e si comporti secondo prescrive chi è investito - da 1lio o <lagli uo• mini, dall,, forz:1 propria e dalla ras~eguazione altrui - del potere di dcuarc e d'imporre la propria ,•olonlà in forma di legge. L·autorità 11011 può consentire la libertà della condolla senza consenlire alla pro1Hii1 di• ,-1ruzione. Se tulli si comporla~cro i:.ccondo la coscienza propria, ne.;;5u11u uLhidirehbe alrautoritia cd alle sue leggi, le quali non a,•nbbero al,-u11a ra,:::ione di esistere. :Ma negare agli uomini Ja libertà dclln 1·ondotta. -..i1'11i– l'ì1·,1 negar loro la ,-tessa libertà del pensiero in quanto ha di fei·ondo: sip:11i· l'ì.·a negar loro la liberti1 pura e semplice. La libertà è una <' indi,•isibilc. lncomi11cia dalla f:u:ohì1 di pen~an· liheramcnte e <·ontinu:1 con la libertà di dire quel che ~i pens,1, per •·on• dudcre a condolla conforme a ciò che si pensa e ~i dice. Pcn<:are una •·osa ,. dirne un'al1ra è menzogna; dire una cosa e farne un'altra è ipocri1,ia. L'autorità, infatti è menzogna, ipocrisia e frode. La sim·cri1ì1. la franchezza ,. la vcrilà non sono possibili che in regime di libertà. . Quanti rilengono che la libertà sia impossibile pcrd1è gli uomini ~ouo pi•r loro natura petTersi, dovrebbero riflettere che l'autorilia è a~li uomini e•<'utpio e scuola perenne cli pcr,·ersi1à, di violenza. di a,·"ilimcnlo e d1 ('Ol'l'UZioue. Se è vero clic l'uomo credila dalla sua animalità impulsi e lendl'nze , iolcn1i e bestiali, l'autorità ha abbondanlemcntc dimoslrato, durante i 1·c1110 secoli della storia conosciula, d'essere inca1l.1ce d'innnlzarlo al di .:-opra dei suoi ata,•ismi deplorati e deplore\'oli. Ha dimostrato, anz'i. di

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