Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

crrcarc lo loro itr(l(.lo. Tre mesi per applicare o il comuni~mo libcrt:ario od un'altra concezione. Ecco dwique Wltl esperienza clic ci consente di ~iu– Jieare se 1>ossiamo o meno comare sullo s,•iluppo naturale della rivolu• zione perrhè il popolo giunga a 1>rnticarc i. no<:tri 1>rincipii. Cii.Iche è invece accaduto è l'a,;;petto nero della ri\'oluzionc, e lo dico non o:cnui esituione e dolore. Ma hisogna seguitare a cercare ha Veritii per nou ripetere dom:ani gli errori di ieri. Il popolo, in <1uanto popolo, non ha fatto nullu. Sono le minoranzt.> d1e hanno ugito. E poid1è i Sindacati che raggruppa,•ano gli operai del· l'insieme delle industrie non hanno presa in mano la rivoluzione, e non ~ono slati ,·apaei di creare delle cooperatÌ\'e e dei magazzini comWlali (parlo sempn: di Barcellona e delle poche ciult in çui avremmo potuto dominare) sono sorti i « Comitali •• a migliaia. E pcrchè sorse questa miriade di Comitati? Per due ragioni ugu.11- mcmc importanti. Prima di tutto, per il fotto che militanti come Garci11 Olivcr o .Federica 11\fontscnyerano incapaci di comprendere qualcosa d'wia rivoluzione costrut.tiva 1 di apportan•i la minima idcu, la minima iniziati,·a. Essi, ,:he esercitavano una iodiscutibile in.fiuenza, paralizzarono così l"a· Lione dei Sindacali con la loro eloquenza, con i loro di~corsi vuoti e pom• posi. L'altro causa fu la collaborazione politica che con"egui ad un tal,· atteggiamento, di fatto nou rh•oluzionario. Dal momento clic si proclumu,·1t nc<:essario mantenere il fronte antifascist11 per lottare contro Franco, non ~i potevano eliminare gli altri Partiti, nè il Governo che essi componevano. Nè si potevano espropriare i padroni, che nella loro grande maggioranza in Catalogna aderivano a Partiti neuamcnte antifasci.:ti. L'incapacitil prc• dominante dei nostri compagni di prima fila, e questa collaborazione poli• tica, conducevano ad una situazione imprevista. Si foccva una continua trunsazionc. Non era ntl del capitalismo nè del socialismo. Nulla dunque per stimolare la rivoluzione. mentre il go,·eroo ci1tu· Inno lascin,·a forc e nessuna fon.a era in otto per' impedire la rh·olu1:iu111.·. Ecco una occas:ione per l!onstatne ciò che può darci la libera spcrimc11t;1. zionc, con la ricerca di metodi d 'organizz:i.ziouc e di vita viii adeguati affidata direttamente al popolo. A,•e,·a pt"rciò ragione Durruti, qunndo sul suo letto di morte, dovt' agonizzò tutta un.i notte (me lo ha raccontato Emiliana Morin, la i,U:i compagna) non C:!S<:U\'a di ripetere: « Esos Comités, eso'ì Comités! •· E,:li ~ra stato colpito da quella fioritura di Comitali :ippnrsa a Barcellona. ed io wia discussione tempestosa al Comitato Regionale della CNT. am·hc itgli sconcertato e nou sapendo che fare. ave,•a perfino parlato di ~cndcrc dal fronte d'Aragon con Wl gruppo dei suoi soldati per liquidar.- i Comi• Inti che crcscemno e si rnoltiplica,•ano come funghi. Non furono ~oltauto i Comitati di fabbrica d.i cui ho già parlato. Fu. rono Comitati d'ogni specie e che tutti agh·ano pubblicamente. con una insegna sulla porta di ciascun edificio. li più gran numero o:i costituì <'nlro il commercio. La « libera sperimcntazioor •· l'incapaci1ò. di prcn- 20

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