Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

~ella (fuotidiana routine della ,·i1,1 i1·officina, gli operai po,.-.0110u,,i- 1·inun·• il dirigc111e in ogni momento, ,.ottoporgli suggerimenti e propo-.tc. cl;, uomo ad uomo, -.enlcndo,i tr:1llati come uguali nonos1a111e l.1 di"cr,ità ddle funzioni. l.':111110-fcr:1è, per qu:mto la o:ocic1ì1prc'-cnte lo con'-cnlr. v liber1à »: r benchè 1·a111icipazionc di lihcrl.n eo<:Ì rcalizz:it:1 sia n1inim:1. ,.._._a si dimo~lra fermento sufficicnle per conscguiri:: risultati che nella cornicr di illibt11·1àgrnvame oggi sul la,·oro paiono o assurdo o miracolo. È delineata CO"Ìuna esperienza che conferma in molti punii le no,\n· 1,ll·c. Jn p.irticolarc, uc risulta cvidc11lc la possibilitì1 di aumentare e11or1111·· 1111•11tc-la produttivit~:. individuale del lavora10re, solo eh 'egli pos•a davvero la,or,irc secondo il :.uo genio: e quindi appare re:1listic:t la tc ... i della gior• 11.11.;di due-tre ore a cui molti accennano quusi con <lcri"ione o:olo pCrl'lii· .,,1w .1ea"aiignoranti dei falli del loro stesso mondo. Ed jn gc11crnlc, se ILl' dccluc·c un :nnmonimc1110 profondo :1i miopi che, con-.crvatori anche ,;e II li– lwr.ali ». h,mno tra noi CO"Ìpaura della libcrtit dcll"opcraio. Si conferma nd 1 ampo dei falli. non i"olo nelle "tf"orie », la vcrilà che noi anarchfri, ulu· pisti, didamo da !1-cmpre: che occorre e basla dare all'uomo i:omunc l:1 po,· ~ibili1:'.1della libcrlà pcrchè li<' di,·t>1Hidegno. E, nel campo specifico del lavoro produttivo, si confermano 11c1·ognu110 1·l1cmediti in buon11 fede le tc:.i uo,-trc per cui: · I} la F.ibbricn (includcnclo nel conecllo di ,Fabbrica non ,olo l'ollì- 1·in:1ma anche la fo11oria, anche la scuola, anche il tcalro, :mchc i nmg;1z– zini di distribuzione, ogni comunit:1 di uomini e donne riuniti per compier(· insieme un la,·oro determinato con ;:;trumcnti dc1crmiua1.i) deve e può essc-rr pcn'-ala come una nuont co111unitì1-basc dcli.i ,·ita sociale, allo slc~o modo drlla famiglia o del Comune, 2) La Fabbrica deve e può godere di una tmtonomia completa, :SJIC• rimcntare n o;uo rischio ogni :.!rada che sembri buona agli uomini e dounc ,·he \'i lavorano. senza subordinuzionc alle dircllivc di persone cs1rancc. ~e11za ricono:.dmcnto di alcun Potere superiore, nè statale nè sindncalc n~ ,1ltro. :I) Nell'interno della Fabbrica si deve e può realizzare un nuOH> iu:.icmc di rnpporti, per <'ui ciascuno compia le funzioni a cui è meglio .idatlO, l·ioè chi ha mente dirct1in1 diriga, chi h.i capacità cseculiva c~t:· µ,uisca 1 nei lavori sgradc,·oli lutti si alternino· senza distinzioni, e n<.-ssuno abbia potere di comandare su w1 nitro: in modo clic nell'ntto del lavort, ,·iascuno !>i.ipresente 11011 solo con le mani o con la mcnlc ma con la 11·11· ~inne fr11cgr,1l<'di tulla 1:i sua umauità. Idee nc.11c, ,·olontà semplici. Ma ,·omr diffit·ilc e. si vede. a,·crc il coraggio dcllu Jil,(•rtì1! IO

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