Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

Lettera di Sacco alla figlia Ines K Figlia. come uorrei. che tu intendessi tutto quello che ti dirò e come i·orrci che tu potessi capire tutto lo strazio del mio povero cuore clie è Jasciat.o di corruccio e di dispera::ione... Ma tu sei così. piccola, Ines, ,ii, puoi capirf! quanto i.o profondarnente ti desideri. e ti ami ... Vivere C"or te. col tuo fratello Dante. con la mamma tua: ecco il desiderio pirì. grandr clic dilania questa mia vita sterile e oltraggiata ... Vivere con voi in uno piaola casa sperduta tra i boschi ... fra un vostro bacio e una vostra C6 rrz::a. sentire tutta la gioia e tutta la santità. dell'esi-sten:a. Nei pomeri(!' d'estate sedere tutti insieme all'ombra di. una quercia. con la glorio drl cielo e del sole dir1a11zia noi. e a testimoniare tutta la felicità della noslra '"nerez:a e wua fo profonclit.à del nostro amore. « lo vi avrei insegnato a leggere e a scrivere e a credere in. qualclir CO"'a che è in più in là di ogni passione, più in là di ogni affetto e scon– fina oltre il cielo. oltre lo spazio, oltre il mondo. Ma lo mia anima si f' inasprita ... e mentre in Natura. questa nostra grande Madre, ci lta da10 i 1 diritto a ogni co1u1uista, a ogni libertà. una decrepita società brutalmr111r mi ha strappato anche al vostro affclto e alle braccia dello donna che m }fl dilettis$ima ... Ma a 011tadi tuUo, il mio spirito è ancore, forte e io gucm:fo il mio destino senza impallidire ... (( /o so, piccolo mia, che 111 sci buona come buono è Dantino. comr buona è la mamma tua ... Ed è questa l'unica luce di conforto rhc mi ri· .scaldi ancora l'anima. Tanto tanto vi amo e vi desidero. figli miei., e u penso in ogni orcc... E in i.spirito sono sempre tra voi. sempre ... assetalo delle vostre bocche, assetato del vostro affetto. In ngni cmgolo della mia ,cella io vedo i vostri volti pi.erii cli innocenza. i t:ostri ocrlii pièni di l11rr le i·ostre bocchr piaoli rossi nidi cli baci ... "· BUROCRAZIA In Italia. ir;li « ini11if'J~ti dello S1a10 .. erano arri,·:tli a quui raddoppiarsi durante il ltstlati,•o d: fare del fascismo. <'«l le Corporazioni, un qu:ilco<i:1 tli organico: •ia ptr il rompliror;;i 'J)rogrcMivo dell'a:i:ione tli ogni Minisloro. ,,;i:1 per la -cre:u:ione dì burocra11t 1>a11irol:1ritl"o,ni s1>ecie per i problemi che « liisognava risolvert' )I. Xel 1939 già i fovor•• tori produuivi italiani tloYevano pagare con una qu<>ta tlella J>rOJ>riafatica u.n enorme Nercito di 850.000 persone. :ti s-ervizio dello Staio ;1emieo. Nello SINiSO tempo. l'l111• pe.ro brit.annit-0. t'On ben ahro vastiti di t'Ompiti e di ,;.ervi~i in 1u110 il mondo. 1VtTl: cir<'a 650.000 impiegali di Stato: confronto i~-iruuivo. Ed oggi? Oi~i. con lanli tli,.c~i di riorganiuare, di migliorare l"efficicn7.u. et'c .. oggi lo Sl•l• italiano ha lll ,mo !ervizio cir.-a l.500.000 di peraonc: ed ,i n·Yia tranquillnmenle " far t1aM:crc la burocr:11:iri loa1le del Pict'Olo Governo 1!iciliano, e via vii altre. 11 leuorc aggiunga 11,,uest.a cifra enorme gli impiegali delle ProYiace, o ;li impie g11i dt•i Comuni. E i poli1ic1nti si bjjlol'.'Nlno 0011 idee di « ricostruzi0t1e •! E. f,(J

RkJQdWJsaXNoZXIy