Volontà - anno II - n.2 - 1 agosto1947

LE '' SPESE MILlT ARI ,, E <.lalo pubblic:tLo d.11 Governo il progcllo <li bilancio preventivo per l'anno finanziario 947-91-S, che prevede 612 mila milioni cli entrate c01~tro 922 mila milioni di ~pese: cioè con un clcfìciL in parlcnza di quasi 310 mib milioni, destinalo ad numcntarc per \tia, come al solito. E si dice d1t' orn lo ~ta c-:aminando Einaudi, il ,·ccchio liberale che ,·cdremo se avrà energia pari alle idee, cioè se vorrà e po1rì1 tfo una fl:trlc far ~pularc ai po5'· :-;idcnti i denari cupidamente trallenuti nelle ca"-scfoni. e dall'altra ta– gliare con coraggio nella boscaglia delle infìnilc ~pt:sc inutili e dannose. In1anto, il ciundino medio pensa auonito <JUC"IC cifre enormi. S'ac– corge eh<- lo Stato costa assai caro. Si domanda: ,·aie la pena? li cittadino medio comincia a penc:are le dissipazioni in atto, che \·ede allorno a sè dappertutto. Finalmente. la rnodesta pubblicità data al progetto di bi– lancio gli eonc:enlc :rnche a lui cl"aceorgcr-=i dove v:urno a finire i mili:1rdi: e rreme. Vorremmo anche noi perciò - onore, gli anan.:hi.::i ! - dedicare al~ signor Einaudi alcune riflcc:sioni. E, come introduzione, richiamargli un ricordo di Quintino Sella: di <1uando in Parlamento, a chi in-.istC\'a pc,· la •·ostruzione di una nuova corazzata, dice,·a -.enza << lattiche )i eh" egli era. al contrario, disposto maga1i a vendere le navi e--islcnti 1>iu110-.10 che '-e· guitare a coc:truirne con debiti. Cominciamo il cliseori:o esaminando un poco alcuni numeri del bi– !ancio del Ministero della DHcsa, che a nostro parere sono in blocco spese ucgativc; queste spese, infatti, mentre dissipano migliaia di milioni per tener « preparato >l un insieme di armati che nella miglior ipotcc:i serviri'1 <-olo a far la guerra per conto di padroni lontani •(sia1~ essi i rusc:i o gli americani non importa), trattengono frattanto a lustrare fucili centinaia di migliaia di giovani che potrebbero Ja,·orarc a qualche compito produttivo: e ~on perciò piii di tulle :111acronistichc entro un bilanei9 in deficit. Si vede subito che le Forze Armate, notorio \'anto dello Stato italiano per la loro sperimentata efficienza e per la chiara utilità dei loro se5,,izi. ,•erificata in pace nella preparazione della guerra ccl in guerra nella pre– parazione della sconfitta, costano assai care: assorbono circa 153.000.000.000 fla sole, cioè un quarto del bilancio totale dello Stato. Possiamo noi popolo italiano permetterci di seguitare su questa folle \'ia, di consumare cosi gran purte delle nostre energie e ciel nostro lavoro in un senso che minimamente ,i 1>aò definire non 1>roduttivo, o non doncmmo invece conccnlrnrc i no<,lri

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