Volontà - anno II - n.2 - 1 agosto1947

<·uli sedicenti individualisti che hanno mal digerito i paradossi della critint del progresso. Mi riferisco ai lati esterni per arril'arc al nocciolo ciel pl'o• blc-ma. Il progrcs!'-o impol'cl'i:-cc l'uomo fisico, ma \"i sono compcn:..i e non lie\ i. Sparta è antica cd Atene può giungere a.conciliare la palestra cou l'.f\. ~-ademia. Quello che piÌI importa è lo spirito. Che co.:a vediamo da quc· ... lo lato? ' L'uomo civile po$:-icde dei cronometri csauissimi, e '-e non ricono:-ce l'ora dalla lunghezza delle ombre e dell'altezza del <:o)e è poco male. li guaio è ehe egli segna !i-Ultaccuino rilegato in pelle di serpente, c·on una penna . . :..tilogrnfic:, d'oro, il giorno !"ora il luogo degli appuntamenti, avendo pcr.:.a la me.moria del cuore. Legge un'infinita di libri o non ne lcg;:?:eaffatto, nel primo ca::.o non li digerisce, nel secondo ca:-o ne sparla. Quando lcg~c, in– ghiotte, come il ristorante automatico; non mastica cd assapora. Il jazz, i balli epilettici, la boxe .... Sono infinite le r·osc modcr,1c di<· rh'elano il (< barbaro tecnicizzato>). A i=-crivere poe::.ie i=.incerc, fatta cc...-e· zionc dep;li innamorati, non ei ;Bono piìi che i poeti negri. L'ufficio e l'officina :..ono gli erga::toli. La notizia della "COpcrla sc·icnli· fie:1 ;::iaccoppia a quello del negro bruciato a fuoco lento da gente che leg~c dri giom::ili di 20 pagine. Le ,::o("ictà contro la vivisezione sono in 1>ieno– ~dluppo e fìorisc:c l'indm:tria dei gas asfissianti. L'analfobeLismo scompare– e '-i hruci:rno i libri marxisti i•1 piazze intitobte a Goethe e a S<"hillrr. Si parla molto cli riN:hczza e cli poYertìt. Il c·apitali:..mo e In mi,::erin sono dei faui, la ricchczzn e la po,·erti1 sono .::tali ,;oggctti\·i. Alr~sandro, di fronte a Diogene, ricco delle tante co;;c non tle.:ideratC'. dit·C: << 5<' non fo;::si Alc·s~a11dro vorrei e.:::.erc Diogene)) Tra Ale!•andro e Diogene, o ~s.ia tra lo spirito capitali'-la r la fìlo~ofia rl1·1la povertì1. il dialogo continua. I~ piÌI d1c mai l'or:-1 di ri.:.olvere il pi-ohlema dei fini utilitari clrJlc, ~i,,rzo economico dell'umanitZ1 .. La chi:wc del problema è in noi, nello ,pirito e non nelle cose. Abbattuto il c::1piìali:..mo, organizzala eomu11i;::1icamente la 1>rodu-,.io11r os.::ia i:upcrata la mi.:..eria, si affaccia il problema della povert:'1. Proudhon t' eia rileggere e da ripensare. L'uomo deve !'Coprire la ricd1ezza che è iri lui. 1, l:esi:..tcnza de!la bel– lezza - ha detto Smilei=. - riempie il mondo di dovizie)). È, quc!i-ta. una vrriti"1 vi:..suta per chi è ricco di poesia. Tale ricchezza è, oggi, un pri\ ilegio. Bii=-ognache essa divCJ1ti un bene cli molli se non di tutti.' I gioielli spariranno quando tutti potr,:umo godere i diamanti, fotti di. ,u.:qua e cli .:ole, che pendono dai fili d'erba. L"ingenuitì1 del fiore tr1mpe• stre, la vitaliti1 del fiorC' unito alla terra, la maternit:"1 della ,::pira ricolma. jl cinguettio del ramo fiorito: questo uccide il commcr«-:io del ,fìore conven– zionalmente bello, reciso e moribondo. J_e belle ,,e;;ti nelle , 1 e1rine luc·ci· ranti i:pariranno, poichè l'eleganza la chiederemo alla donna e non a.11:t– <:arta. L::1 piì1 elegante cruniccllii ricamata non \·aie un ::cno i=-oclocd ;.1nuo1-- 58

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