Volontà - anno II - n.2 - 1 agosto1947

il fenomeno delle rivoluzioni (1), afferriamo facilmente la direzione su <·ui si muove il Fcrrari. Alla b.1c:cc'è ancora il concetto tiella rivoluzione spontanea iu op1•0• sizione alkt tccnic.:a coc:piratoria elci mazziniani, convcnticolarc, autorit.iria. pianifìcat;.1 dall'alto. « Le vere ins11rrc:ioni sorio atti rwt11rctli, sporilanei, irresistibili ..... )). E il problema della sollevazione è un problema falso, insolubile, pcrcl1è '" mas.sc devono insorger da sè stC$.Se ,scegli.er e aomin.ar.e i. loro caJ!.i ... >) (2). Son parole del '45 che reggono fra tante esperienze e a tante proH• per ben vent'anni. Nel '65 il Fcrrari è sempre convinto che (C la l.ibn1i, regna solo con moto che parte dal basso » (3). 11 corso di tullo il pc11- ,;iero forrariano non si discosta eia questa po<:.izionc, se si ecccuuino le 1101e debolezze per la missione politira della Francia. Talvolta basla sostituite alla parola « Unità » la parol:t « Diuatur"a " (1:os:tituzione tutt'altro che arbitraria, essendo questa l'espressione cli quella. e la prima condizione della seconda) cd avremo il Fcrrari inequivoc;.1hil– mcntc dalla parte nostra. Cogliamo perentorie affermazioni, come questa: cc !./Unità è un lavoro politico esterno, la Rìvol11zione 1111 fovoro ~o– <:iale inl.erno ... La sola Ri1,·oluzionc è spontanea, entusiasti.ca , istllntan"u nei suoi atti; l'unità è anratta. cm1ministrt1tiva, diplomatica» (4). Per Fcrrari infatti l'Unità, cioè l'unificazione centralizz:i.l:1, non j,uì, prcreindcrc dalla dittatura e non soffoc.arc la rivoluzione. « Sempre forutti alla diuatura, gli uomini dell'Unità diverranno µli f!m!ili. i nemici naturali degli uomini clic guidano ogni rivo.luziorie. I primi $ubordùwr10 tutto alla fusione, all'unificazione, all'unità, alla guerru: i ~econdi .mbordinm10 la fusione, l'unì.fica:ionc, l'unità. la guerra olla lottn co,~tro il vecchio ordim1ment.o dello Stuto, contro la lega dei. nobili. " t/('1 preti (5). L'Unità parte dnll'alto, suppone ccrpi, dittatori; elude lct rivoluziorw. « di1tatura e rivoluzione» vedi del Proudh0t1, anche per inAussi sul Pi.,ucane, Monia• nelli etc.: Sy.ftème dc, contradicito,i,, economiqucs ou pfdfosor,hie de la misère (1816). l,es con/euio,u d'un revolutionnaire pour servir a l'liistoire de rèvolution de /èvrier {1850). l.'idée ge11èralt- dc lo revolution. aii siècle XIX (1851). {1) L'i111eresse del Ferrari al (enomeno «rivoluzione» &i eviluppò, ohre che nello t.crillo che citiumo nella nota -successiva, in: La rèvolution et !es rdormes en ltalie (Rcn1c Mulependen1e IO gemi. ]818); Mad1iavel, juge des Rèvolu1ions de notre temps (Puri, 18-19);La fìlosolìa ddla Hivoluzione (Londra 1851 • v. l'ediz. a cura di L. Fabbri, Milauo 19211: Hi~toire des Rholutions d'Jtalie (Paris 1856-58. Milano 1870-72). 4 2) La ri\·oluzione e i rivolu1.ionari in Italia. Revue des deu:< mondes 15 tlO\'. lSIJ . 1° ;-:ennuio 18-15. RiJ)f"()(). in Opuscoli lenerari e politici. Ca1>olago 1852, J>. 361--2. •<3)C. F>."IIRARI, Il govertro a f"ire11:e. Firenze 1865, p. 49. •4) C. Ft:RRAJII, la Federazione repubblicana; Londra (Capolag'o) 1851, p. 91-92. (5) ta f'eder. rtp., pag. 93. 41

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