Volontà - anno II - n.2 - 1 agosto1947

politiche, strategiche, commerciali dovranno essere considerate ormai come appartenenti alla storia antica e respinte con cncrg"ia da tutti gli aderenti. 7. - Riconoscimento del diritto assoluto di ogni nazione, grande o piccola, di ogni popolo, debole o forte, di ogni provincia, di ogni comune ad una completa autouomia, a condizioue che la sua costituzione interna non sia una minaccia cd un pericolo per l'autonomia e la libertà dei pae~i \•icini. 8. - Dalla circostanza che un pac::,e ha fallo parie di uno Stato, ;mchc .::e,,i aveva aderito liberamente, nou ne ~cguc :dfatto l'obbligo per esso di restarvi sempre aggregato. Nessun obbligo perpetuo potri't essere acceuato dalla giustizia umana, la sola che può avere autoriti1 tra di noi, e noi non riconosceremo altri diritti, altri doveri al di fuori di quelli fondati sulla lil,crtà. Il diritto della libera riunione e dclln secessione ugualmente li• bera, è il primo cd il pili importante di tutti i diritti politici, <1uello senza il quale la confederazione non sarebbe ;1ltro che una centralizzazione ma· •cherata. 9. - Risulta da tulio questo che ~i deve apcrlamcnte proscrivere ogni alleanza di tale o tal'allra frazione della democrazia europea con gli Stati militaristi. unche sr <1uesta alleanza :ivcsse lo scopo di riconquistare l'ìndipendcnza o la libcrt?t di un pac.:c oppresso - una 1alc alleanza non pclendo condurre che a delle dclu~ioni ~arebbc, nello .::te<:.:o tempo, un tradimento contro la rl\·oluzione. 10. - La pace non potrìt cssci·c co1H1uislata e fondata che sulla piit intima e completa solidarietà dei popoli, nella giustizia e nella libcrtù. Dobbiamo proclamare altamente la nostra simpatia per ogni insurrezione nazionale contro tulle le oppressioni, sia essa strnniera o indigena, a con– dizione che questa insurrezione si faccia in nome dei nostri pt·incipi e nel• l'interesse politico cd economico delle 1m1sse popolari, e non con l'inlen• zione ambizio~a di fondare uno Stato potente. 11. - Gucna ad oltranza a tutto ciò che si chiama gloria, grandezza e potenza degli Stati. A tulli qucs~i idoli, falsi e malefici, ai quali sono stati immolati milioni di vite umane, noi opporremo le glorie dcli' umana intelligenza che si manifestano nella scienza, e quelle d'una prospcritZ1 u111- ''<-rsale fondata sul lavoro, sulla giustizia e sulla libertà. 12. - Si riconoscerà la « nazionalitù >1 com~ un fa'uo naLuralc, a\CnLC ir.coutestabìlmcntc diritto ad uDa esistenza e ad uno sviluppo liberi, mn non come un principio, -- ogni principio dovendo avere il carattere dcl– l'univcrsalitì1 e la nazionalit.l1: è, al contrario, un fatto esclusivo, privato, srparato. Questo sedicenlc « principio di nazionali1ù » 11,.01) è che una de– rivazione della reazione oppo~ta allo spirito della rivoluzione. Jn,fondo cmi· nf>ntcmcnte aristocratico, fino al punto di fare di.:prczzarc i dialetti clellt· 17

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