Volontà - anno I - n.10 - 1 aprile 1947

L.1 -.J(Jria uffi,•ialc JJl'Clcndc 1·he la te p;iu-.fizia )1 e la lcg~" •0110 -.1at(~ i111rodo11c tr':t gli uomi11i dai deboli i11n1pat_.idi r(•-.istcrc o di ,·cndi,·ar-i dcf{li oltrag;;i; 111;:110111.·"è nc••UII <'S,.crc ,i\c111c d1c 11011abbi.i qualdw modo per rc-.i..tcl'e ull"opprc, ..orc o per ,c11di1·ar•i del male ..ubito. Ci -.ouo ,uwhe, 1,cr dii ha del 1.·ora~~io 1noralc 1 d<'llc 1-.,rolc o dei ~c,ti non , io• lenii t·lic ..::0110 piì1 tcrrihili dc•i ,·oltclli per ftli :i~grc,,ori. delle paro!\, la ,·ui forz:1 di d1oe C quella di una 1>alla. Gli c~scri di .. ,mnati hanno dei prolcllori naturali e d1ium1uc ;--piuge il ~uo ;--imilc alla di,pcr:.1zionc 1 fino :1 rendergli la dia irnpo,,ihile. do, rcbh" .i:-pcllar,i di c,;--er·c lll't'IS0 dal!., wa vi11ima o dal pt'imo venuto - e ciò è ,cmprc llOS•ibile. Si può obiettare d1c le lcgµ:i hanno 1>1·c1·b,11nr11:c lo •eopo cli r,·i1an• gli alrn.-.i <1clla legge del taglione. Ma c·lii aveva intere~c ad evitare una po,,ibilc vcmlclla :-e 11011 i tiranni, i 1;arncfit"i 1 ahbw•l;.tnza , ili da non aw•r(' il i·ora~gio di affrontare le lol'O \'i1time? Ne rn1wludo 1·he le lei!'i!'i non fu rono foth' 11("dai deboli nè per i deboli. ma dai ,·ili e per i ,·ili. Chiamo \·ile t·olui Pllf' lel'C'a l.t mano 1·hc lo pit·chia. im·e1·1•cli mor• ,lerlu. Chiamo l'ilc il t( ni..::tiano 1) c·he mentre ama 1·olui d1e ~li fo del nwl" .,j ,,·ndi1·a ,u t·olui t·h(' :1011 ~li fo niente. (:hi:11110\'ile rolui ehc, a\'endo 1·01- pito per il primo, iug,;cc la ris1,o..:1a (' 1'i rifugia diclro il gcnda1 mc. \l.1 t··è a111.·or.t u11":.1ltra viltì1 ;111'origine della 11 giu~lizia )I e dcli" leggi: (, quella dello ,pcllatorc d1c ve<lc il forie molcslure il debole e 1·hc r,on i1!• lcr\'Ìcnc (:.,m·hc quando il debole è , ile). Per i.JII ,c111imcrt10 di cligni1:'1 pcr:-:011,,lc. lo ... pettalor·c dc,·c i11tcn(•r1irc: C'•o ha il do,·c1·,· di forlo per .. ,, ,-tc5:~0e IH'I' la lihcrlit di tulli ~li uomini, ~<'nza la quale la no•lra lilH·1·1[1 non è altro d1e uua vana 1rnrola. Protc~larc . ..:,·crgo~11,1rc. i11tt·nc11irc, ,,unire 1·a!,{gl'cs,-orc i· 1>er 111011:t µ:ente « irnmi,d1iar ..i cli t•iò 1·lic non t·i riguarda )1. Il ri-.ult:110 ,·oi lo 1·0110- ..::1•rtc:C il bi,op:110 di una leg~w, di un gendarme d1c "'<' ne im111i,1·hit·ri1 allu :-ua maniera, ~cnza t·he ahbiamo bi,og:110 di 01:cup:.1rcc11ee d1c a--i· •·Ul'Cl'ÌI lu si1·ur·(•zza della 110•1 ra l'ila " quella della nostra co,.1·icnza. Dì un gendarme, c·ioi- cli qu;d,·uno d1e fori, opera cli fol'za per del danat·o. Dol'mitc in pace, buona gente: il gendanne cd il giudice fanno il lor,, mestiere, fanno ::iu,tizia per i fo,·ti e per i rie1·hi. Ma non stupitevi dd ri• i-VC~liod1c \'i prcpal'o1 b lcA:p;e,que:.ta legg-c ,·hc , oi avete contribuito ,, fare il ;:iorno in ,·ui :-:trclc gettato nella di;--m•1·u1>azio11c, nella )!Ul'rra. i11 una pri~ionc, in uu ,·om·o_glio di deportali. in una 1.·amera :t ;::.1-.! .. Gli anard1i1·i clic ri,·cndi,·auo per ogni c-...rrc unrnno il dirillo tli ig-110· ntrc la lei:c:gedei vili e quello di seguire la legge della propria cOSt."icnza. i:c:li,tnar"lii1·i sono i soli che c·ou... iderano le• 1·osc nella lol'O profonditit. Pi1·t·hialt' l'anarchico, cd c~i-o .,j difondcr;', ,·ome meglio potrì1 .:cn;,:u ri 1·orrere al gt'ncl.irme. Prendetelo con trudimenlo e ~i vendichcl'it. Hendr• Lcgli la , ita impo5:~ibile cd egli impic~hcti1 ,·ontro i :-uoi tor1ura1ori 1"11/- 42

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