Volontà - anno I - n.8-9 - 1 marzo 1947
il pcn.,.icro di :--paziarc i11_tut.1i i scn~i, :-~nz,1 d1c 11e~~u1~a _a?loi-it:1 - umana 0 1 ,.-clc~a di,·ina - abbia il potere d1 segnare dc, l11rnt1 o <l1 frapporre ba.-ricre alle o::ue indagini cd alle sue auclac-ic. Tuite le religioni ,-ono in fondo nemiche della liber1:1 di pcn,-icro in <iuanto si (_' 0 1,_;;.id~rano in possesso della ~critù as$Oluta rivelala dalla I.oro <li,·inii: 1 e {Juincl1 non possono contraddirla ~cnz;.t offenderla. La Cl11c.-.a Caltolil·a in particolare non ha mai .immcs,a la libcr·tù di l'O:.(•~uza e di pcmiCl'O. ,-\nz;, la rinneg.i con la rigi<litù <lej suoi dogmi, la 1rn1ledit·e con .-rii arti,·oli del ,-uo Sillabo, l'lw sempre pcr·scguitata e l..1 puni:-cc lultavia ~on 1(- ,-(>omunichc e con i roghi {!Ui sulla terra. promettendo le ,~ene clcl- 1.,.inkrno per dopo la morte. Clii, cmn1: noi, tenga in ,·omo di fìahc gli :--paura(·t·lii infantili dctrin. fcrno. 110 11 I.a motivo di pre~·i·uparsi. degli orros·i che la Chiesa Callo• Ji,·a alfc,1i~cc per i :.noi fedeli dopo !n morte, e non ha motivo di allar– nia,·~i C('C<"S:--i,amcntc dei del'rcti dei suoi tribunali almeno fino a quando _ pen,onalmcnte o per l'interposta persona del Go\·erno d1c pretende cli ; 1 girc nel 11ome e eon le riso1·sc di tulti - non .;;ia dii,unato ad c::-:-ernc c"'e(>ulorc o complice. M,1 c1uando il rifiuto della Chie:-;.1 cli ammel.lcre l.1 1ibcrti"1 di c·o-.cienz;t, ccl il o::uo ac(·animento nel t·ombaucrla, \ro,ino nel i)ran:io ;.c<·obre clcllo Stato la forza, la volonli, e le anni ,-on cui limitan' la libcrti:1 di quanti non credono ,i'el suo fctki·io e re:-:.pin~ono i ~uoi ,lo~mi e trornno i11tollcr,1hili i suoi dc('l'cti - e c1mrndo la Cliic~a rie:--(·a c•oj,:ì. fa– t.:endo \·iolcnz .. alla loro cm<"icnza, ad obbligarli in pnitica a l'Omporl..ir--i .-·omc se vi t.'rcdc:-._;;.cro - allora il problema CH'C dal t.'arupo teori,·o del di"b.11tilo di idee e cli convinzioni ccl entra in <1ucllo delle pratit'hc rcla· zioni :-ociali e delle islituzioni politiche. Allora viene a m;uwarc la 1·oll(lizione c,.-.cnzial(' di o~ni libera cli..t·u..- ~ione: e t·hi .ibbia a cuore di preservare la propria dignità, e la libert:1 clçl vcn:-icro e delle sue manifestazioni per tutti, non può non j,:entire la ne– (.·cs.~itù cd anzi l'urgenza di prendere una posizione risoluta per co1uh.it– tcre l'Olllro b lirannia d1e l'um1 e l'altra opprime. Allora, infatti, il diritto di pensare divers.amcnte dai tribunali dai i·on– oeistori e dall(: cn(.'idielic della Chiesa cattolic-a diventa un delitto cont,·o lo S1ato. Le ragioni dei dissidenti diventano offese contro la religione uffi– •·ialc, di,,cnl,1110 << 0:-cenitù » che lo Stato persegue coi !ò:UOi co<li1•i e pu- 11i-=ce(.'0111 suoi tribunali, come esempi anche recenti r1mpiame111e dimo– ~trano. E la libertù cli avere e di esprimere e di difendere una opinione intorno ai problemi immanenti della \·ita e dei suoi _;;..i•opi è un pri\'ilegio 'l'i.:crvato ai fedeli della Chiesa doruinantc, ad c:-dusionc di tutti ,..,.Ji altri ,ciltadini. 0 Tale è, difatti, la tiranni,1 impo:-ta agli italiani dalla diuatura fo~t·i"'la. in conseguenza elci Patii del Laterano, firmali a Roma 1'11 febbraio 1929 <la Mussolini in rnppr~enlanza del re e dal cardinale Gasparri in rapprc· "'Cllt:.111za del papa.
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