Volontà - anno I - n.8-9 - 1 marzo 1947

ni-.tratori, il nmncro dei ca1tolit·i arrirns-.c a 350.000.000 di pcr~on<' :-1rnrs<' in ogni pari( del moudo, quc::-to numero nipprcscntcrcbhc s.cmprc una minoranza del genere umano, 1·lic l:>Upcra i 2.000.000.000. In Italia, tome jn ogni al1n1 p.ic .:c del mondo, csi~tono pcr::ionc le <1m1linon :u.lcri::co110 alla Chic,;,. Ca11oli1·a, professano opinioni divcr,;:.c intorno alle cause prime cd ai fini ullimi delle cose e della vita, adorano altri idoli, praticano di– vcr,i riti, si associano in <·liicse divcrs<t, oppure non adorano alcun dio e non a<lcris,·ono ad alcuna chictò'a. È ovvio che in una s0t·ic1à rispetto::a della ,•o;;;cienza individuai<' lulli j <-ittadini devono godere degli !l-lcs::-idirilti, e <1ui11di della medesima lih<'r.t-i1di neclere uel elio clic prefcri.:cono, :,em:a privilegio per al(·w10 - oppure di respingerli tutti, di ripudiare l'idea F-IC:,,-a cli dio come c·rcatura dcll"imma~inazione supcr,;:.tiziosa di tempi lontani, superati dal progrc,---o del pensiero umano. · [n un.i ,;:.ocietù ri~pctto::n dcli.i libertà di 1·0$-cienza, tulle le ,·onviu– zioni reli~io.:1· ed antireligiose i;:0110amme~--e e rispcttntc, di-.cutibili e dii;:n1.:se, sul terreno filo::ofÌ<"o $dcntifìco sl.oric·o: nc::~una è imposla, nr-.– ~m1a è es,·lu..:a, ne:-~una è fovorila a di.:<•api10 delle ahre. DO\•e invc•·<' c1uc,.;ta libcrti1, garanlila dalla c~uaglianza nclh1 ,·ita pralil'a e nella di• ~cu::-,-ione Leorit·a. -.ia lirnilala a favore cli una ncdcnza cd a dis•·.ipilo di una o piì1 :1ltr<'. i,-i e.:i..,1e intolleranza, ivi c;;;isle violenza al pcn,;:.icro cd alla (·os,·icnza del c·ittaclino, ivi esiste 1ira11nidc. La libcr1:1 cli roS<·icnza è la prima la pii1 elementare c~prcs~ionc della liherli:t rlel!'uomo e del c·i11.1dino, in quanto -.ull'e,erc_•izio di l:.1le liberti:1 l'indi,,icluo fonda lo ~l'opo dcli.i propria vi1;1 cd cl:.1bor:.1 le norme della propria l'Ondotta. Il diriuo dei ,·auoliti di profc!l,.Sarc in I1alia, r·omc in o~ni altro pac::c. I.i loro fede. (' per c·on-.cguenza irwontc~tabile - e non hu limiti cli :-orta. fuord1è ncll'c"ualc diritto di 1u11i gli altri individui e di tulle le altre comuni1i1. rei i~io;;;e, agno.:ti1·he 1 atee. ~oi siamo ,·osi ;;;o~lcnitori della liberlit di <·oscicuza per tuoi, ~enza privilegi e S<'ttZ:.1 ostr:11·ismi per nessuno. · JU una s0t_•icl:1libcr11, <1uale noi la pret·onizzi:.tmo, e quale clil'ono di prcl'onizzarc gli ~lc:-'.;;;i fautori della democrazi.t repubblit·ana, tulle le o· pinioni sono ammesse rn base cl'cguaglinuz:.1: l'opinione dei t·illloli1·i come quella dei prote::-tanti <l<'gli clH·ei dei maomcllani dei bu<l<li::ti degli ,qp10- sli1·i degli atei. lU 1nateria di opinioni religiose e filo~ofìd1e ne~,uno è t:ornpctcnt<' a $C~nare limiti al pen5icro dell'uomo, pen·hè nessuno è in po;;;.ses::odella verili, as5oiut;;1. Ogni vcrilà è rcbti,·:.1 1 ed ha valore di ,·eril:1 5oll:.111tofiuo a <]U.tndo la critirn e l'cs-.une non ne abbiano rivcbte le insuflìcicnzc e gli errori, :-uper,111dola t·on la enm1ti:1zione di una verilit piì1 comprensiva e 1·01wincc111c. Ma perdi~ le in.::uflit·icnze e gli errori delle com·inzioni umane po:i~a110 essere s-uper,ìli;l-"ei::;unc e la critic.i devono c,5erc liberi. Libero deve c:5terc

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