Volontà - anno I - n.8-9 - 1 marzo 1947

""<'fido ullrcffrrso fo rivolta. la rihf'llio11c contirurn, in cui si temprano gli .<1.;iri.ti.riu!!-cirit " modificare e puri/icnre l'ambiente. Ma i 1e/ra1tt1ri, gli espropriatori. i11dir.,·id11t1li, gli c1tt.entt11.origi11s1.izieri e ,:indici, gli i11surrc;;:.io11ist.i c/,e richinnwt·ario le simpatie dellu foUa istin– tin,mentc cuwrcl,in, e t1ffrontfl.vono il giudi=io degli. c,vr.,·ersuri; i sPmprc pl'li<lf.'flt.i P sopraffc,ui nw i11dom.obili eroi. cl,<' dPllc, perdita e dcllu scon· jilft1 soper.,·ono fare """ 1:it.toriu. non ci s0110 più. Te,npi. pc,ssuti? Romcmticismi inutili? Se q11cdc111lo ha potuto dire che <111csto non è il tcrnpo degli t>roismi •li 1111 uuimo, ma per ,,11cllo oscuro di ogni ora, di ogni giorno, potrei. dr,• nw11darc quale sia c111est.o eroismo. È forse quello dello ri1111nz.ict, dr/le, re• si.~r,•nw. della conservoziimc della fimnmcllu. dell'ideai.e 11ell'impen·ersurc clri r.r,npi? Allorn sar,..mmo 11nu congrega di buoni fretti. cui nw11cl1erebbe. il sim– bolismo dri riti, mentre non mancherebbe i11vecc I.o st.ile delle pcrio,licl,e rommemorazioni, sucrulcnt.c cli sentimento e nostolgiche per qualcuno al q11c,/c ur,a lttpidc si d<'clica, po,·o dcgria drl .mo ricordo se quello. non ere• di1m1do 1101 il suo spirito e il suo urdimento. innmo lottò e irwa,10 dor,Ù A~TONJO CARBONARO SALUTO Ncll'atmo::rera asfittit·a dell'Italia di o~~i - mentre agli ultimi µ:n.tndi fa:-ci:-li vcn;ono ;;;.pala1wate .le porte delle 11rigioni, e perfino l"ex Presidente del Tr·ibunale Speciale è libcrn - ogni ;t~gruppamcntu· politico in cui frema ,,olontù d'an·cni,·e si .1gi1a contro le dc,·i,\zio11i dei Partiti e delle Chiese, contro il prcdo1ui11io dei C,tpi - mag• ;:dori sorgenti del male. Noi s-iumo in punta ~, queste moto: e ci a,·. ,·iamo ora al Congresso di Bologna, che sarù il no:--tro sc1..·ondodopo la cosideua << c:adutu >> di quel fosci:--mo 1·hc anl'ora pcn·adc di :-è tutla la ,·ita italiarrn. A differenza di luUi gli altri, noi non abbiamo ambizioni cl.i 1·01wiliarc, nè cariche da distribuire. Auguriamo perciò die a Bolo– ~n;1, abbandonando le queslioni di nomi e cli forme, si rngli l'espe· rienza compiulu sulle deliberazioni di Carrara, e si <lefiniiwano con. iTeti impegni di tutti per un'azione comune. In questo rnodo il Mo– \'imcnto anan.·hico di lingua italiana - nel quale conAuisc·ono uo· mini e donne, gio"ani e vecchi, da ogni re~ione d'Italia e dalle co· muni1à italiane sp:irse nel mondo - riani1 il suo pci-lo nelle lolle po· litiche in cui lcntissimamcnlc rina!-CC la vitaliti1 del popolo <l'I1alia. entro il quadro dei popoli <l"Europa e del mondo. All'opera, dunque! VOLONTÀ. 3i

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