Volontà - anno I - n.8-9 - 1 marzo 1947

Abbim110 intaCX-lllOl"Autorità. sit1 che si impor,cssc dnl di fuori dd– fi11divid110 o che regn11ssc. J.H1dror1cnsso/111<1. ncl/'i11divid110 stesso. nel suo 1'11orr. Abbiamo <leriso il « purlito » sia cl,r 11cll'cmiciclo <li Mo11tcci1orio sc– <lrssr t1lf"lo ,lcstrc, o nll'fllfl sinistre,. Corulamwmmo le destre per lo spirito rra:.iorl(lrio che le ,mima <' le sinistre per lu loro posizione wnor/a. per le loro 1.:ofo11tàcnstrntc nell'impotenza cf,m'uzione govenwti1:n in comune con le dassi nemiche. per il loro impigliamcnto negli irigra,wggi ,li "'' compromesso diplonwtico, dc, cui si vorrebbero ric(lvc,re gli. clementi t1Ui ,ul i11J[rossarc i successi elcu.or, ,li. Cli Psperimcnti si son susscguit.i: e.sarchia, crisi, vow::ioni. repubblica. trillrrl,in. crisi, scissione di pnrtito, crisi di nuovo. Al principio di ogni esperienza, il nostro mnmonim.cnto suomu:ll alto. ril'on/crmm:,, con più /oru, i nostri principi, i nostri metodi. I fotti r:t1fo– ri:::"ro110 ili nostr<1criticll, Si è rc,,li::wto quello clic noi pauentwnmo: « sconforto. rwusca, disil– lusiorir; ,msia di <11wlc/1ccos<1 non definito nè definibile; cioè d'1mt1 vit1 <l"11sritapur qucrlsiasi d<1ll'n1trwle slato di cose» - come diCCk'fl DumÌU!Li, E ossrrvC1n1 egli ,111corC1 e/re questo presente ,-, 1111 « complesso e periço. /oso stoto d',mimo collrttil'o e/re la. reazione, vi.gile, è ,uultita incmrafonc/o p<'r ,·ir lrttvPn•e >>. Avemmo spen,10 che ~li 11omini, illumincai dal doloroso bagliorr <li 1111°rsp<'ric11=t1 drlusu, r<'niss<'ro " noi e ,folla ntmsc<1 <'d<1lloscoramento mt1t1trussrro 1111 minimo di l'osciPt1:(1e di t·oloritù a provuccf<>rr cri cosi propri. di propria ini::iatir:o. u prov,:e,Jcn:i /11ori <' coruro i partiti. /r, llltrc parole: cliiusi nello t.orre c/"etrlo,-io,lrlfo 11ostrt1s<1gge:::.c1. ub– biumo :111c~o gli uomini. i nuovi fedeli. alle soglie ddl'A11urrliit1. I~ ciò 11011 hustaVtt; an:i ciò non ut,lf>t•t,. 1'~ vrro. sì. che di fronte al /allime11to <111otidia110 ,/egli oltri, le rngioni ,drl/'Arwrd1i'l:mo grichmo n t·ir,·u voce; ma In loro vocr si perde nrl deserto .. .Sprsw ,·on rssc un grido di. rivolta balf'nÒ trct li? righe dri giorrwli nostri. lfo nrl p.rido r,mtò lo spirito. m.<'11trc ii rorpo, pigro <' st<mro, rimase in– ,cl,iodato sullo sedia. Cl1C• ,u: uerme? Ci simuo fosciati s/11~;irr lr folle; o. mrgiio. non t1bbitlmo saputo im· pcdire r/1r queste ve,1issero irretii<' do <JIH'lliclic non JJOlrt·tmo rcf(uillr foro ,11/trorlrc impote11::t1. Oro II mc sembra clic. " porte l'eu/oriu rivolu::ionario. si è 1,·c,wta ,·rrmulo in noi poco a poco il, ronvi11;io11e clr«; 1111/lapotendosi /ore, ogit:i. biso;ct1t1si,1• anerufrre il momr,110 buono. 1 Altri irwece. più sfid11ria1i, sono scivolati m/clirit111rt1 11ell.'11topismo ,cd11rn:.io,1isto. Visto clic fu « pJ,,be )1 11011 i11tr11dcr 11011 si rivolt"; visto cl,r pur q1w2do ~;;i è ri1:o/t(ltt1nPI temJJO pussuto, lw pr<'/erito scguirP, obbetle11do oll'i.sti1110. il succo di /J4.IIIC o di /arinu, t1git(ltO oi suoi occ/ri. dugli spcc11fotori cfrlltt 35

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