Volontà - anno I - n.7 - 1 gennaio 1947

teriaH rivoJuzionari., t: che il pensiero non ba seguito 1a tecnica 'moder~a nella sua corsa, ne risulta u.no squilibrio tra il -pensiero e l'azione, le cui cons~"Uenzc, incalcofahili, possono essere disastrose. Senza ancora aspettare, b~ogn.a gettare ]'alf,rrme presso i rivoluzio– uarj sinceri. La rivoluzione è in pericolo! da t( UniveF'lS ,1 N I, novembre 1946. Crepuscoli J n 1111 discorso al .Purhrm.ento· ituliauo," :mila politica interm, del famige• rai.o uomo di Dronero, Bovio così. concludev,i: << E 1mre, onorevole G.io : lilli, si. dice che il t-ir(lltnONeorco avesse domandato al filosofo Zenmie quah fossero i maggiori reati dell'uomo. E il filosofo gli r:isposc: Melt'ere fo pÙ?• trn. i,uumzi al cieco, togli.ere la lib<>rtà. al cùtculi110, per farlo suddito. w– glicre l'obolo al pot.·ero ». Quel Parlamento uon era fallo certo per commuoversi nè c/t quesl.e uè <li.altre più ·toccanti parole, ma, d'afrm parte, bisogll(t pur confessarlo, c'eran,o sempre lWmini che nell'esercizio del /.oro ma,uhtto credevano tli pori.are il senso della loro respon.sabilit.it, la loro fermezza di wrattere. fo coe– ren;::{1 dei. loro p,;incipi.i, senza mai. smentirsi, nè di fronte ai potenti, nè di fronl-e la massa abbrutita do.i pregiudizi per carpire.ad essa il voto. Crederulu <JueivOlent11.omi.r1i nell'ut.ilità della funzione parlamentare i,i partecipavano con fo. ragione dei loro ideali, senza mai piegare ad opportunismi. La mas.wi pur sentendo l'urf.o delle loro dottrine in contrnsto con i. suoi pregiudizi nm.– miruva in essi il carattere, la sincerità delle Loro opi11io11i,ribu,lit.i. senza. ri– pi.eghi. per opportunità di tempi e- cli luogo. E per pocu o per molto, nena– scevli sempre un'opera di educazione civile. Oggi no11 è piiì così, e nell'uomo pOlitico pre-vale i.l crit.erio ,del boccltccia110messe,- Ciltppellelto. col fine che g_iustificni mezzi: il mezzo la demagogin, il fine l'orrivismo. I parliti di m,issa, ~enza distinzione, sono portoti ad a.sseco,ulnre i pregiudizi della massa. per non farsela ostile; per U, /Jr<!Occu.1x,z"ion.e di salvare i !.-Oro int,ereS.~i. di paru•: e quando innacq,umo le loro ideologie, le deforuuuw al{diritturci: l'ateo LU ,, baguarsi le clil<t11ell'ac,1uasanta, il s<Jcù1l-comunisutvuole l'Clccesso dt 1 l gon/(llone del suo partito nelln Chivsll-, e fo riconciliazi.one del Capitale col [.,avoro: del servo col padrone. Il prete, da parte sua, cogliorumdo Cristo, fo.sciaintendere di n.on restar dietro al socialista ,,ella lotta di classe. E sullu medesimlt china vanno tutti i partiti di. massa come ad mui ri<làadi. Rabaga'>. la masso. non ha più cl<idistinguere, nu/fo da <1ppre11dvre dal ,·onm,bio 23

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