Volontà - anno I - n.7 - 1 gennaio 1947

~h·l pcniiero anarchicq, si ig.nora geucralmenl(: rA.narchismo·. i J)UÒ rÌ– ~...c-ontrue il pensiero anarchico io un gioroalista, in uno scrittore o vederne J'ispirazione nella collezione di opere di w1 artisla; ma è per caso. Non (" •('anche raro che autei1tici lavori artistici o letterari (non è il caso di mi– incrosi surrealist.i?) esprimauo iuconie~tabilmenle i senlin1cn1i na.turalmente anarchici dei Joro autori mentre costoro si dichiarano, in buona fede .. ne– mici dell'anarchismo. Questa ostilitù apparente per un 'id~ologia verso ln 11nalc si scnlono trasportati inoonsciameute, provie11e dalla .loro ignorauza (anche se si tratta di « intellettuali ») della cosa con la quale essi non vo– ~liono avere nessuna promiscuità. L"economia capit.alista e l'auloriti1 di Stato hanno rag-giunto un Lai grado ,li decomposizione che ci si può domandare come possa Slbtsistere ancora .... 1.·anurchismo contemporaneo mi:1nea dei giganti del pensiero <1uali fu. l'Ono Proudhon, Bakun.in e t;1tti il segu.ito di coloro che oc continuarono l'opera, giganti 6uscettibi1i di C66Cre <,-ompresi da tutte quCEte forze morali t"<f lntelleLLuali nuove che, ogni giorno, picchiano sen;,.a snpcrlo alle porte dt:lla rivoluzione. ln ,quanto alle masae J.avoratrici, insufficientemente illuminate dalla pro pagandn anarchica, quantunque 1e Joro aspirazioo.i naturali le portino vet'8Q J":marchismo, si !lrrestano nel loro slancio là dove incomincia Ja loro igno• rattza della for:.a di cui esse sono cupaci e che costituisce il I.alo costruttivo del pensiero anarchico (il marxismo ha h1 questo una grande reeponsabilit~ <..:'t.1 il &uo leit motia, d<;l m.iraggio goveroawenlft)e). Quc&IO slato di (,"06C è donato :1ll:1 mancanz.a di peu.sttori tra Jc file anarchiche de.Ila tempra di coloro che hanno, per i! paSs.'llO, creato e $vi– luppato la dortrina. Le opere che ci sono state trasmesse dn Proudhon, Ba. k.uuin, Rcdus, Mal,llesta, Kropotkin. e mohe altre ancora erm10, aU'epoca jn cui furono scritte, di una grande audacia e non mancavano di essere profetiche. Se i loro autori vivessero aJ,cora, sarebbero essi che riprendendo le basi morali e 1 fùosofiche delle loro opere capitali, llrocl:.m1e1.-cbbero la (·aduClti:t di certi dati riguardan1r le c1uestioni materiali, (caducità dO\'llla .ilio svilu1lpo di mezzi di produzione) e ne fornirebbero dei nuovi. Se li ~iudichiamo dall'anticjpo che· avevano sulla loro epoca, possiamo essere si. <\uri che. se ,ivcs.sero, non vorrebbero t'S.Sere in ritardo sulla 110:.tra e che ci darebbero delle opere che conlinucrebbero quelle che ci hanno legate . .E.ssi ai tJenlircl,Lero in dovere - come in j"8SSato - di precorrere gli avveui– mttuti. Ma nou sono iTa cli noi e nessuno li aostituisce. Perohè il po11olo agisca ha bisogno ,anzitutto di spera,.<'. ma bisogna fornirgli. le ragion.i di qucst.a eperan;,,a ca11ace di galvaniz7,.'trC le energie per uno .-!orzo rivoluzionario pro.lung.ato. Bisogna rendere aoocS6ibile alb :5u~tcou1prensione la prefigurazione di quello che è capace di costriuire. Si tr.:1tta, JUente di meno, che di sv"ilup– psre. oggi. tuUo il fecleralismo crnarcl,ico, abbozzato iu altra epoca. Oltre 21

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