Volontà - anno I - n.5 - 1 novembre 1946

Idee elementari Terrorismo» è, come direbbe il signor De La Palicc, la pralica del ter- rore. Cioè.. l'uso sistomatico della cslreoma violenza che è J'uccisione, come metodo di lotta politica: da una parte, per fiaccare gli avversari cli– lllinandone i \~api ed invilendone i gregari, dall'al~ra per eccitare J1ellc pro– prie fùe l'impeto verso l'azione. « Non resistenza » è, all'altro polo, il ripudio assoluto <:lclla violenza come strumento della Jotta politica, il negarsi .anche la reazione .alla vio· ]cnza altrui, l'uso sistematico della resistenza passiva, come atta per una parie ad ingigantire fino all'eroismo la volonti, di JoJ.la nelle proprie file, e per ]'altr .. 1 p_arte come conducente alla lunga a 1 fiaccare negli avversari 1a capacità cli colpire. Esempi classici: per il lerrorismo, il m0\ 1 imento nichilista, agli al– bori del tempo ri,,oluzionat·io dei ..popoli russi; per 1a non resistenza, il mo. vimento gancllrisla, agli a}boi-i del tempo ,ivoluzionario dei popoli indiani. Il terrorismo e la 11011 l'esistenza così definiti sono .ambedue incompa- 1ibili con l'azione politica di un movimento aual'chico. A1mbcd11channo ]e loro giustificazioni sul piano morale, ma son siluati fuori della nostra par– licolare rcaltù scfciale, e non possono quindi assumersi come 1 meJodi di .azione politica, in un senso generale. Per noi anarchici, l'esclusione è anche pili specificata, perchè siamo di fotto i più deeisi avversari de1la violenza, c.he è 1a -forma pil, cruda possibile di antilibertù, ma siamo anche i parti– giani più risoluti dell'azione diretta in cui la volontà di libertà lrova la sua attuazion~ cp.10tidiana. Non siamo terrnristi. Il << tenore » giacobino, o il terrore nicl1i1ista, non teugono conto <lei fatto che sul terreno dc11a pur.a violenza ogni avver– sario dei padt·oni di oggi è assai facilmente ~hiacciato. Ma non pel' questo siamo dei non-resistenti. Nonostante Gandhi abbia avuto notm 1 oli successi politici jn SudAfrica ccl in India, noi vediamo che essi sono stati dovuti a condizioni estremarnente par.ticolari, che ,1011 potl'cbbero ripclersi tra di noi, dove la più grande esperien7AI già è stata tentata in quel senso con Ja seco– lare azione del cristianesimo, ccl è fa1lita come ognuno vede e sa. Noi ripudi.amo. la vio1cnza, in tutJo quanto dipende dalla nostra ini– ziativa. Vogliamo difendere .anzi la ]ibertà· dei noslri stessi avversari, e per far sì che si cancelli la 1cggc feroce elci pugno e della t~istola siamo decisi

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