Volontà - anno I - n.5 - 1 novembre 1946

" La libertà e niente altro,, nella concezione di B. Croce e t"OCC ha eempre insegnato e insegna lullora (senza oscillar mai) che esiste e oper..1 nello ~pirito umano Ltll bisogno perenne di lihertà. Ram– pollano d-a esso tulli i movimenti liberatori nella sloria clcll'umanitit. Se esso si ·oscura, le piì:1 ampie liberl;'t cli pensiero, di parola, di religione, di ~tam– pa, di associazione, <li l:-1voro,ccc. ecc. non significano pili nulla. Diventano Ionne vuote di soslanza e di viti.. Ma dove <.p1cl bisogno esiste, nu"lla può do– marlo o estingnci·lo. E:ssù -si può lrovare anche in nna prigioi1e, se l'uomo che sta chìuso in prigione non si arrende :.1 chi lo tiene in catene. Anche un uomo che sta l}Cressere impiccato è un uomo lihero se continua a sfidare Ja sua sorle sino alla fine. Croce h,a r.agione quando affen.na questa dollrina. Ma la sua libertà ha due difetti: 1) è lroppo sicura di sè stessa, e 2) 11011 scende mai ùallc nuvole ~ulla terra. Pl'imo punto. Quella libertà invincibile. inclistrnllibile, eterna 1 si può prelencler Lutte le libertà possibili ()Crchè a lungo :wdare non ha nulla da teniere da nessun nemico. Perciò il culto, che Croce professa per la libertà, 11011 gli i1upedì negli anni immediati d~I clopoguerrn nè di collaborare alla rivista elci nazionalisti, nè di riconoscere che ,111cl1e il comunismo poteva essere huono,. ma frattanto era il caso di << frnnchcg:giare )) il movimento foscisla, dalo l'hc la liher1i1 spirituale degl'i1aliani non correva nessun pc. ricolo se chi doveva herc l'olio di ricino o avc\la la 1Cs1aSJ)aceata da un manganello rimane\l.a. pcrfell..ttinente libero se non lascia\1a domare Ja (lrO– pria libertà spi1·ituale nè cbl <manganello 11èdall'-.>lio di ricino e dato che Maueoui (u privato uon della libert:'1 spirituale ma dC"lla vita, e a11ch'e il con!lluismo m•rehbc polulo diventare ac<-ellaLile purchè fosse divenlalo "Ji– bei-ale (nel senso i!ali,mo) e questo periodo potrebbe <'Ontinuare attraverso .andirivieni infiniti come tutti i periodi di cui fa uso Benedelto Croce, quando a furia di dir(•. disdire, ridire e contraddire <·onfondc le idee in mcdo che 11e:-s11110 capis<·~ più niente. (Quando invece sci-ive di sloria, il suo stile è • meraviglioso di semplicit~1 diretta e lucida, come è naturale in chi non vuole altro clic affermare la veritil e non gli occorre confonclcrc le iclce a ucss1:1no). li secondo difetto della liberlà crociana è che essa ha poco o nicnlc da vedere <·On qneJle determinate liherli\ (lersonali e politiche, alle quali noi poveri di.avol·i non \ 1 i,•enli nella stratosFera filosofica pensiamo quando usia– mo questa parola magie.a: libertà! Croce noo Jcfinisce mai in termini con– creti quali libertà debbono rampolJare oggi, in quc//'/1<1/i(l in cui Cro.ce vive, 32

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