Volontà - anno I - n.5 - 1 novembre 1946

Le cose per cui mi batto .... L'esito di questa Sll('t"~{/ 1/0tl l"'~ ,;~•11ir co11~id;ru,~ C?II indifferenza '_'r, coloro d,c spenwo ,,, """ soct<'lfl 1111m;a,1wrc/1e e appunto da csM1 cf,e di11ende la sopravvi,:en:m di q11cllc parti di Cristianesimo, uma11<>simo e democrazia su c11i potremo poi coslr11ir,, o rico:~truire. Mo la lotta tra il fw;cismo e /a liberl<Ì r'i0,1 puù n•nir dt>cis" sul pilt110 mi/it(ln!. In questa bai· taglia bisogna /ore> i co111i con 1111 T,•r:::o fronte che attraverso tutte lr• Sa– zioni e che, indi pe,ulentemente da o;;ni go1·er110, dete,·mim>rà le ,ft,ci.,;ioui uere. lo sono 1Ìn volontiu-io della lotta su c1uesto Terzo Frode. Per questi motivi non fauio il pilota <li 11ess1111 ppareçrhio ria bombar– damento; 11è il co11d11lfore tfalc1111 éon·o cfas.w,lto. S0110 "'' pttrligiano iso– lato, che atlacca il nemico al di là del fronte. proprio colà dove egli si :w,ilc pilÌ sicuro e<J invuluembil<• . .l'/i hmrno c/ouumdllto St• l··è 11ien1<.: nel morulo clic sorui;;Ji agli ombie11tl descrifli. nei miei ronwu;;i o ai paesr,gsi m(•la11co11ici <fr•I ,l1<>diterrafH'O,con le Clt,ppell<> neoc/asJiche e le rqmbe. Potrei <WPr<> obbastm,;;a immcdestio dn rispo11rfore <( Sissignori, questi posti ,:sistono perchè io, li ho creriti. S0110 esi. stili dal primo mom,•nto in cui li ho mes.çi i,1 11ero sul bianco lh>llc,Ctlrl<t )l. Ma 11011 mi piace di pltrfore lt indovin,•lli. Chi lw veramente risposto alla domanda sono slflti i censori di Varsovùi e di Zagabriu qmmdo lw,1110proi. bito che le miP opere venissero pubblicate in traduzioni fornii. Ern110 con– vinti che J:uutore fosse "" agiu,ton• polacco o cr()(1to, il quale usasse ,mo sfondo d<•lrltnli<t meridionale soltanto come ,uw scusa pm· fare dell,~ co11- si<len1:::io11i sovversive su quello clie stav(1 capitando iu l'olouia o in J11go– slavitt. Qualche altro censore m;r(•bbe potuto proibire 1111a trtulu:::ionc di Fonlamara in bengllli o i11 orabo, perchè i poveri co11tudi11iche pllrfo110- queste lingue <wrebbero potuto riconmccrsi 11ei miei cnfo11i. Ad essere CO· smopoliti, i. co,J1mli11i non lo imparrmo <11 bar di cw,m11cke o al Ca/é du Dome. Solo le sofferenze sono 1111ivers<1ti, e il cosmopolita11ismo autentico. su q11ettfl terra, dev,~ fondarsi nelle sofferenze. Il cafone uon è aff(IIIO primitivo; in certo senso è supercivilizu,ro. Ce– spcrien:::" di genero:=Ù>nie gencrozioni è quf>lla che gli fa credere che lo Siato 11.011 sia altro che "'"' Camorrt1 1 solo meglio orgw1izzal<1. Sente che -il compito principale delle clm,si i,_1te//ett11llliche fmmo da mediatrici fra lui e /o Stato, è qtu·llo di scrivere lettere lii rnccomwulazione. E qmmto le ffl· miglic co11tadi11e fnnno sc,crifici incredibili 11crchè 11110 dei loro figli po~sr, studiare, è per a,;erc un umico n corte. Ci .~0110 dei wfoni che, <"Omf> /Xt· rccchi ebrei etiropei, sono stoti s<;hi(lcCi(lti dft un'esperien:::a ltmM pe,i.oSft dello Stato,_ che non possono pill figurarsi un'amministrazi<J11e o 1111 gover110 25

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