Volontà - anno I - n.4 - 1 ottobre 1946

A) JJifc~a della libert4, rcali::.zota u.1 b(ISso, fuori del comarulo dei copi politici; e solo con l'esempio dell'azione diretta, con l'incitamento lii• l'ozioue diretta, con fo collaborazione a chiunque si dispongo all'll:ionc cliret.tu . B) - Azione costante, rmclie in irJ.tesacon altri nw sempre vivu iu basso, direttamente tra il J>Opolo,per promuovei-e la richiestci ed. imporre "la con.cessione di sempre maggiori libertà pÙrticolari - senza l'illusione che sia pos1ibile la conquista <li libertà radicali çntro il. quadro 11ecessariw mellte oppressivo dello Stato -· e senza giovarsi. mdi di me::.zi,che in sè stessi contraddi.cario al fine sud, /ct.to , quali ad es. tutte le specie di elezio,,i per i JJ1unici-pio per il Governo, çon cui i. politici professionali a/.imentano l'inerzia del popolo per giovarsene ai fini del loro predominio, illudendo il popolo clic il voto possa evitargli <li ricorrete all'a"zio11e . . C) - Azione costante, anche in- intesa con altri ma sempre direttn– meute tra i lavoratori, per cost.itu~re entro i singoli sindacai.i Gruppi di Di– fesa Sindacalista, che eccitino tra i lavoratori il risorgere della volontà di lotta, indi-pen.denlemente dai. polit.ici org(lpi.zzat.i nei •Partit.i e Movimenti di. ogni 11ome e colore :_ nffinchè i la.voratori stessi, rico11ducano i sill(lacati. e la CGIJJ alla loro fu,Ì.zio1ie naturale, che è (mzi.tutto quella. di esercitare nella' lotta. i. lavoratori, esigendo dappertut.to non solo migliori coudizioni– . di lavoro ma realiz;ando la. costitu~ione -di Consigli di A-::ienda, nell'indu- stria e ,iell'agricoltura e nel commercio, compost.i di soli lavoratori (operai e tecnici e dirigenti) - reolizzmulo nuove forme cooperntive· di lavoro•a.~– sociatO - promuovendo il massimp di studi. e di esperiment.i in vist.a del· l'obbiettivo ultimo che è lei gestione di.fetta di ogni azienda. singola. do. parte <lellll sua comunità dì. ldvoratori, senZ<i centn,li e se11za burocrn.zie. D) - Azione costm1t.ein tutte le comunità locali, e seu.tpre dal. bllsso.· direttamente tra: il popolo, per 11umtenere auivci la resistenza del po1>olo all<t azione dei mecc,mismi lowli. d'autorità .....:. promuovendo lo studio in– dipendente dei problemi concreti d'ogni locnlità ed esponendone le cou• crete soluzioni associative e cooperative che nel/ci libertà realizzerebbero il bene comune~ e che restermmo i,wtt.uate finchè 11011 si distrugge, l'oppo· sizi.o11edi. chi teme <l'uscire dol 11uadro <lcllo Stato - senza foscforsi 111- trarre su.ll< tstrtultt delle piccole riforme co11cui lo Stato cd i. suoi. sostcll'Ì· tori cercmi.o cli dispe,-dere ~ ·volor,tà rivoluzionarie dei lavoratori <1ll0sco– po di. msicur(lre la stabilità s?cì.ale. E) - Azione cost(l11te, che doi;rà essere condotta quasi. d(l. noi soli. per conce11trarc contro lo Sua.o, come 11Cmico n. 1, in cui tutti i privilegiati e gli oppressori sommClllO le loro forze, le volontci. çl'ordine nuoVo del JJO· polo volto olla. proprici liberazione; sopmlutto com.ro lo Stato storico i11 atto - mct anche co,~tro lo Stctto potenziale dei politici i quali, rrwgari 2

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