Volontà - anno I - n.3 - 1 settembre 1946

co.,,truzione d'un migliore ordine sodale, ed esso sOrgerà dal ~a0€ dellu ri\'oluz.ione, l'\'nza mirncoli del JlCnsiero e dall'opera di tuui. Ognuno di noi, in liber1à, co111ribuiri1 a <1uest'o1>ern ,con le s-ue idee le .,,ue ,,a.,,sioni le .,,ue volontù la sua fatic.:i. t inutile ilJudersi di poter 11revedere l'ordine nuovo, e :,tiocco pretendere di poterne prelimi1are gli sviluppi, S.:11":1 come sarà. Nor agiremo ilt'rchè sia un ordine senza autorità: perchè sia l'anarchia. Ma sòpra1u110 :,giremo, an• ;,;ilullo agiremo. 1,erchè iJ veleno dell'autoc-itìa non s'insinu.i all'origi,,e 1>tessa<lctrordi– ne nuovo, con In -Bapienzadei ieoriuatori, i quali non h:111110 coraggio di lasciare che gli uomini e Je dorme imparino a ,•ivere in libertà cominciondo ool vivere in 1il,cr1à. Difen· deremo, andie con 1:1 ,•iolenza se .e:irà neceMario. <1uest:1lihCt"là nostra e di tutti. Senza di.~simuforci ora che ciò significherà 1:isciare d1c 6:iscuna, co1inmi1i'1di fabbrica detid.t da .,è j propri proble\J1i, che ci:iscuna afl'ronli da i:è i J>rOpri rischi, che gli orienlamenli ~cnerali ~organo solo <1ua1H!o le varie conmnità :1utonome ne a,•vertono il bisogno. Gestione <'Olleniva sig11ifìca quindi - cd è bene insistervi~ per chiarire bene la 6Ull railicalc difTercnz:l dalla gestione 1mbb!ira ..!....mw moltitudine di getltioni collclli\'c au• ionome, competiti\•e. Solo cosi noi riusciremo a raccogliere dal ca1,i1alis1110quanto v•è di viwle nella HIU 01>era secolare, per imliriz:,.arlo u1ilmen1e verso la· eostn1zio11e dello avvenire. Lavoro cooperativo La volonti1 ddle gestioni pubblichr. e delle ge$LÌ01lloollelli\"C ;;ouduconò ent,ambe :,Ila orga11inazione del 'avoc-o in form~ che, per ::ittuan! senza limitarla la potenza crea• tri<'c dellu innovazione, _ i ano veramente cooperative. .._ Problcnu eh..: ha mille \'Ìsi, ma rim:rne ugualmente •L°(),ncreto cd clcmenlare. L:l sua "oluzionc .,i deve cos1;.uirc, non gi:ì -studiare: na.,,eerà daUa siruuh-aneità dj infinite espe! rienzc di\•enc, 11011 ~ià dal!' applicazione d'un <Juakhe 1>iano razionale. Siamo 1.1oi,lo uomo e la donna comuni, che possiamo veramente riuscirvi, non già gli economisti. i J)òli1i1·i i ~duri•1i che sulle loro illumina;,;ioni parzi.tli del problema han costruito 1anti ,•a~1elli di 1i,1rolc. Pen-hè - idea ricorrcntè, che s'affocci:i do ogni lato - il problem3 non è 0 di meccaniemi: ì: di uomini o quindi di Jjb~rtà. 111~lanza ~i 1ra113di 11assare il controllo di -aziende di lavoro determinate. cia~cuna a ,,è Mante, :1 comunità di lavor:uori pure determinate e c.iascuna a .sè lola.llle. Non v'è Jle1' ciò hisog1io cli almn aiuto divino, uè di nessuna 1rasformozione degli uomini, !]è •di nessunll <SJtt:cialc l.111rocrazia.Au:d, og11i inle'rvento esterno ,mnullerà alla radico Je pos– ,,ibilità coslrultÌ\•e degli uomini inlèress:1Li. Già ora i lavoralori nel loro insieme - d1e include tulli, dal direltore agli 3J)J>rCn– tlisti - so110di fauo h,tiiola ~ost:mza viva di ogni azienda. Dirigere non è più una fun– zione e-5dnsiva del proprietario: tanto che tra i dirigenti non 11roJ)f"ietari è perfino ma– turata, ed C s1ata es:pre,;sa da Burnham, l'illusione di una i1>01eticaloro conquista del Potere ,sociale, l\la nemmeno i oos.idetti dirigenti ,hanno il monopo1jo 1otole deUa diri• genza: gi:'i or.a qualull(1ue caJ)o squad.-a dirige nel suo settore, e spe,so anclw semplici oper:1i oontribuiscono :illa dirigenza, idee e metodi, specialmente dove qualche capitali• ~,a intelligente - del 1i1io di Lincoln, in America - ne 'fornisce loro l'op1>-0rtunità. È ovvio per ehiu11(1u· eabl.ia es1tt:rienza di f;1bbrica clic bas1:1 fare il passo dell'ostio, eli– minare f-arbi1rio del 1,roprie1:irio, e far $Ì clic i lavoralori tutti si sentano affidati, non al Governo o al Sindacato o ad altro q1_1ahiaYente superiore ma interamente ed escln• !"ivnmenle affidali a sè itcssi, per vedere davvero nascere un altro mondo. Son decisi"e in quc;;to senso alcune es.J>Crienze itali_ane della oceuPnzione di offici– ne nel lontano 1920: alla Fiat di Torino, alla Galileo di Firenze, raggiuntn una cffel· 9

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