Volontà - anno I - n.2 - 1 agosto 1946

La coogi ura per l' uguaglianza di Buonarroti G iosuè Carducci iu una nota del ça ira, scrive: « Oggi è vezzo, non saprei se teorico, voler abbassare e impicciolire la rivoluzione Cranccsc: con tutto ciò il Settembre ciel 1792 resi.a p11r sempre il momento piìa epico della storia moderna ». E l'ana.tcma dei pavidi contro la Grande rivoluzione non ,è aucora spento e si continua a bestemmiare 1a Rivoluzione francese 1H:1· avere essa crc&-t:o ,ncll'nnimo del servo delP.antico regime quel scnJim~nlo iconoclasta contro ogni ·poJcrc sacramcnlato. ~fa colla buona grazia di quei signori OSSCCJuicnlcall'ordinC di ... Vci-saglia, noi diciamo: chè se fo · Rivoluzione rr3ncc,c ad altro nou è s<'rvito che a debellare Ja coscicm:u cturnca, la rassegnazione conserta della folla isanculoua e la sua devozione ai feticci deJ trono e deJl'.alta_re, anche solo per <rucUo, sia ancora e sempre: Evviva! .alla Rivoluzione francese. Se poi,' le istituzioni 1 <t.1scitedalla Grande rivoluzione sono arriv3tc dove oggi sono nrri\'afc, ciò non è per quello chc la rivoluzione avcv.. 1 dato sul campo della libertà 1 bensì per quetlo che ~I terzo Stato borghese non volle che si desse, per 63Crifìcare Je grandi aspi• razioni della massa popolare alle sue finalità mauigoldc. Mozzato il ea1>0 di Luigi XVI la borghe~ia del Terzo Staio non ave,·a più da temere se no,a fa minaccia della piazza, reclamante le sue guarentigie; e conlro quella mi• rrnccia, sin da quçl 1793, il Governo della Repubblica si era adoperalo con ogni mezzo draconiano. Ora quando UJl d:ritto popolare .oon esce dalla R i· vohizione eomhallut.a dal popolo è Icllonfa sperarlo poi dalla concessione dello Stato consolidato nel suo nuovo potere. !?oichè è .nltrcsì una eresi~1 il volere -ammetlere che lo Stato lungo Ja su.i runziouc si evolv.a: mediante la .sua [unzione, lo Slato, come ogni .altro organismo, decade. È nella Jeggc hioJogic.1 1a funzione che crea l'organo e rorgaoo riproduce la funzione. E, mediante fa sua (unzione oguj Stato è tleslinato a cadere nel ,;zio degcnc• rativo . .Bovio diceva, che « bisogna rassegnarsi allo Staio come ci &i rasse– gn:1 alle sepolture, che scoperchiate ammorbano ». E i grandi novatori della Uivolnzione francese gii'1 presenlivano il lezzo deJJa p·utredfr1c1 per cere.are sin dal pr;incipio di li..milare 1a funzione della piovra .slatalc e dare incrc• 11;1entoe S\'iluppO alle organizzaz.ionj popoL1ri. Ma quesJo er.a quello che i « rivoluzionari » borghesi della gironda uon volevano, come· lo ammcllc, senza para[ras.i 1 un6° di essi, il Brissot, nel suo JibcUo: A tutti.. i repubblic,mi. di Praucill: · • • (< Io credelli arrivando alla Co1wcnzionc - scNve il llrissot. - che poi· che la monarchia era annientata, poichè lulli i poteri cr,,mo tra le mani del popolo o de 1 imoi rappresentanti, ci palriolli do\'essero cambiare &tradn 1 secondo delle modificazioni della. loro &ituazione. « Io credeui che i) movimento insurrezionale clovessc cessare, poiclu Il

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