La Voce - anno II - n. 9 - 10 febbraio 1910

·OCE Esce ogni giovedì in Firenze, via d<i Robbia, 42 JI, Diretta· da GIUSEPPE PREZZO LINI JI, Abbonamento per il Regno, T renio, Trieste, Canton Ticino, L 5,00. Un numero:Cent. 1C. Anno II J1, ,N. • 9 JI. IO Febbraio l9JO. LA QUESTIONESESSUALE con articoli di Giorgio Sorel, dr. A. Forel, Pio Foà, Giulio A. Levi, Romolo Murri, Roberto G. Assa– gioli, Margherita Grassini Sarfatti, Giovanni Papini, Giovanni Amendoia, Bibliografia ecc. Il valore sociale deIIa castità. Il cristianesimo aveva fatto cleJla ca– stità la più nobile virtll dei suoi santi • Ja reazione pagana che s'è sviluppata, ii~ modo quasi continuo, dopo gli ultimi anni ciel XVII secolo, ha celebrato quel che spesso è stato detto riabìlitazione della carne; i moralisti ufficiaìi delle Università sembrano trovare inutile il combattere i capricci della concupiscen– za, tanto che Paul Bureau poteva do– mandare in tono ironico « ai diversi autori di manuali di morale laica per– chè mai le loro opere conservano cost ostinatamente il silenzio sulla questione sessuale > (, ), Il socialismo ha seguito la corrente generale; Arturo Desjardins nel suo libro su Proudhon ha detto che questi fu un eretico del socialismo per la sua austera dottrina del matrimonio i le idee socialiste gli parevano espresse esatta– mente da Fournière in una frase che un ruffiano avrebbe volentieri firmata. Fournière è un uomo incapace di pen– sare, ma gli imbecilli della specie sua sono, quasi sempre, degli eccellenti uo– mini rappresentativi. Ecco perchè io non fui troppo meravigliato quando m'avvidi, or sono dicci anni, dello scandalo pro– dotto da quella formula così proudho– niana: « Il mondo diventerà più giusto che in quanto diventerà più casto ». E anche a rischio di passare per un mise– rabile reazionario, mantengo questa for– mula. Forse il trionfo delle idee che il de– cimottavo secolo ci ha lasciato in ere– dità, s'avvia verso la fine. Augusto Comte, rendendo più severa Ja legge cristiana, era persi no contrario al le se– conde nozze; Taine ha indicato con spa– vento i pericoli che il paganesimo mo– derno fa correre alla civiltà nostra; Renan ha osato scrivere nel 1871 (2) che la castità assicura la vittoria ai po– poli che la praticano. A questi tre uo– mini domanda insegnamenti oggi una gioventù ardente che si rivolta contro le dottrine democratiche ; e con la de– mocrazia si inabisseranno, molto proba– bilmente, il razionalismo dei liberi pen– satori e l'immoralità dègli anticristiani. Proudhoo abbandonato dai socialisti, sale verso la gloria e sta per diventare un classico del la nuova generazione. 1V[a v'è di pegglO per i pagani : ,villiam J ames vede nella povertà monacale un'antici– pazione di quelle virtù di rinunzia eroica che gli sembrano diventare sempre più necessarie al mondo moderno. Così le tradizioni che l'aristocrazia corrotta del– l'A,icien Régime morente aveva tra– smesse alla democrazia e che cran poi passate nel socialismo, non saranno, e forse ben presto, che la legge elci poli– ticanti e dei loro servitori. Ho imparato da numerose osservazioni fatte da lungo tempo che l'uomo afferma i suoi pili profo1~di caratteri nelle sue relazioni sessuali; e ciò m' ha condotto (1) Lu c,-isemoraledes lemps 110,weatt.r, p. 349. (2) La Niforme i,,tel/eclud/e el morale. a formare questa legge psicologica: e che per conoscere bene gli uomini bisogna esaminare con grande cura la loro vita sessuale ». Io, come ,villiam James, ri– tengo che gli uomini comuni hanno bi– sogno cli trovare occasioni di manifestare dell'eroismo, perchè bisogna supplire al– l'eroismo che i nostri padri hanno nu~ trito in mezzo alle grandi guerre. Or è evidente che nei rapporti sessuali i casi in cui l'eroismo è possibile sono ben nu– merosi : e. da ciò si può capire quale grande valore abbia la castità. Le virtl1 alle qual i I.a società moderna tiene di pili e che d'altra parte gli sono più necessarie per assicurare l'ordine so– ciale, svanirebbero in parole cli ipocrisia se non a\·essero una base reale, cioè, se non realizzassero i loro principi in un in– sieme di rapporti della vita quotidiana. Io penso come Proudhon che questa base è la famiglia, regolata secondo le migliori tradizioni. Il giovane e caro amico mio Edoardo Berth che sta ora studiando a fondo Proudhon, e l'anima del quale è così nobile e ben atta a pe• netrare i segreti di questo grande genjo, ha le mie stesse idee intorno alla impor– tanza delle virtù coniugali. La formula che Rcnan d:iva nel r871 potrebbe esser soggetta a contestazione se la si volesse trattare come una leg– ge, che bisogna impiegar per spiegare la storia con il rigore che metton gli astro– nomi nell'applicazione della legge di Newton ; ma tutte le formule filosofiche sono suscettibili di vedersi opposte obie– zioni di questo genere; si potrebbe anzi dire che le obiezioni sarebbero tanto più calzanti, quanto maggiore fosse la por– tata di queste formule. Io credo che la tesi di Renan debba esser presa molto seriamente in considerazione da tutti quelli che prendon sul serio l'idea d'una grande rivoluzione sociale. La vittoria che darà termine alla lotta formidabile contro il mondo borghese, dipenderà, in buona parte, déll rispetto che il mondo operaio avrà acquistato con l'austerità dei suoi costumi sessuali. Giorgio Sorel. Due parole sulla questione sessuale. L'esperienze che ho raccolte negli ultimi cinque anni m'hanno dato occasione di seri• vere queste parole nella prefazione dell'S"' edi– zione, 1909, del mio libro su « La questione sessuale >. Dalla pubblicazione della prima edizione (r905) mi son convinto, che specialmente i giovani che si formano han bisogno del li– bro~ per esser messi in guardia per tempo contro la prostituzione e cento altre pazzie ed errori. Per gli adulti è troppo t3rdi. Per– ciò fu una cosa completamente sbagliata ce– dere nell'edizione francese al desiderio dell'edi– tore e porre acc:mto al titolo « Pour adultes cultivés ». Molto giustamente una signorina diciottenne, di solida intelligenza e moralità, che aveva letto il libro, ha protestato indi– gnata contro cotesta esclusione della gioventù. E veramente è troppo tardi se si aspetta l'età matura per spiegare alla persona in for- Bibloteca Gino Bianco m. )i,,,_;,e i pericoli della vita sessuale moderna e la loro \'era ed alta importanza: o egli cade prima nel fango o vien condotto in cieca igno– ranza verso l'infelicità o l'amarezza 1 mentre i suoi ideali falsi e ultraterrestri vengon tra– diti e via via sgretolati. Son pochi quelli che sfuggono bene a questi due scogli, se essi si devono trarre a riva soli e senza guida avendo il silenzio schifiltoso accompagnato da alcune frasi morali2.2.anli 1 da una parte, e dall'altra un pantano pornografico allettatore. Nelle mie ultime opere tedesche e Conflitti etici e giuridici nella vita sessuale », in cui ho addotto una serie completa di argomenti capitali e di casi, ho formulato come conclu· sione questo postulato nel problema sessuale: 1} Equip:aramento giuridico dei figli il– legittimi con i legittimi e delle madri non maritate con le maritate, perchè non si mar– chi più una buona volta d'infamia i figli na· turali. 2ì Do\'eri eguali di tutti i procreatori (donne e uomini, sposati o no) verso il pro• creato. 3) Completa eguaglianza giuridica della donna con l'uomo. E qui devo oppormi ener– gicamente contro il sofisma che fa apparire l'eguaglianz.a giuridica identica con la smania del livellamento. Una donna che ha il diritto di-~ .., il suo voto in tutti Mli affari pubblici come membro maggiorenne, di pieni poteri, della società umana, adopra per ciò una parte cosl esigua del suo tempo come un dotto, un maestro di scuola, un operaio, un negoziante ecc. In ciò dunque essa non ha bisogno af• fatto di trascurare il suo dovere di madre, di sposa ecc., nè di perdere un briciolo della sua femminilità. Sotto gli scherzi da sciope• rati, e che puzzano di vino e di taverna, si nasconde soltanto l'egoismo e l'abuso di po• tere degli uomini. 4) Per conseguenza facilitazione per tutti d'un matrimonio concluso più presto del so– lito (eventualmente in principio sterile artifi– cialmente). 5) Cosciente e acconcia regolazione delle procreazioni come dovere etico-sociale nel senso di un miglioramento metodico, qua– litativo della nostra r,aza per quel che ri– guarda la forza fisica e la salute, ma anche le facoltà etiche, carattere, fermezza di vo– lontà e intelligenza. 6) Facilitazione del divorzio. 7) Divisione dei beni e del lavoro nel matrimonio. 8) Abrogazione di tutte le disposizioni di legge contro atti sessuali che non danneg– giano nessuno e neanche la razza. 9) Leggi di difesa amministrative con~ tro pen•ertimenti pericolosi invece di pene infamanti. Le malauie e le anormalità non sono punibili. 1 o) Adalte e delicate spiegazioni ai ra– gazzi sui fatti e pericoli sessuali. Difenderli dagli abusi sessuali d'ogni sorta e perciò ac– concia sorveglianza della gioventù. Però nello stesso tempo istituzione di una difesa legale per i ragazzi, che garantisca il rispetto della loro personalità e li difenda non solo da mal– trattamenti e trascuranza brutale, ma anche da addomesticamento violento e velleità lu– natiche da parte dei geniiori, genitori adot– tivi e tutori. Per poter esser applicate, tutte queste ri· forme richiedono innanzi tutto una com– pleta liberazione dai pregiudizi, cioè, una prov:1 priva di preconcetti delle cose di fatto, come anche le scienze richiedono ai loro propu– gnatori. Ci vuole, insomma, uno spirito li• bero, di quelli che non si trovano"' in balia dei dogmi-autoritari. Bisogna poi necessariamente collegare alle dieci riforme su ricordate 1 altre due grandi riforme etico-sociali. La riforma sociale-economica, che debella la signoria del mammonismo, e la riforma dell'astinenza dell'alcool, che debella la de– generazione etica e ereditaria della nostra razza prodotta dall'alcool e da altri \'eleni sociali simili distruttori o narcotici (come l'oppio, la morlina, l'etere, e l'haschih). Ai dieci co– mandamenti speciali della questione sessuale s'aggiungono anche qu~sti due sociali in ge• nerale, senza i quali tutte le altre riforme so– ciali soffocano nella putrefazione dei costumi. Noi dobbiamo senza riposo mostrare con do– cumenti il male, finchè s'aprano gli occhi delle masse accecale e dotti e indotti dian mano per la distruzione del tristo e per la costruzione del buono e del sano, unanima– mente ed energicamente. dr. A. Forel. Idealità giovanili. Le azioni buone e le cattive moltiplicano la loro potenza e intensificano il bene e il male se vengono con persistenza compiute. Però, le prime estendono i loro benefizi al di là della sfera individuale ; le seconde, conducono all'estinzione dell'individuo che le produce. Il giovine· virtuoso prepara Puomo futuro fecondo, attivo e sano ; il giovane vi– zioso si scava precocemente la tomba in cui scenderà dopo molto strazio. Il secreto di molte produzioni letterarie, artistiche e filosofiche sta nelPazione misteriosa che desta e mantiene nel nostro cervello la sana esistenza della nostra sfera sessuale, cui sono attribuite le più alte creaz.ioni della fan– tasia. ~la dalla stessa sfera resa impura dal– l'abuso o dalla malattia partono gli stimoli all'operare perverso e alla produzione infe– conda. Molti giovani s'incontrano nella vita dal• I' ingegno pronto e superbo che darebbero affidamento cli grandezza inte11ettuale sul loro avvenire, e che poi sembrano scomparsi dalla scena del mondo, resi impotenti dalla sven– turata vita sessuale che hanno condotto. h doloroso incontrare nella societ:\ giovani, cui è consuetudine perenne il turpiloquio, e il ricorso malato della immaginazione a con– cetti, a rapporti e a raffigurazioni tratte unica– mente e fatalmente dalla vita sessuale, come se essi ne fossero dominati fino alla rinuncia di ogni altra libertà di pensiero. Questo stato doloroso non è spontaneo ; esso è prodotto di una cattiva educazione in cui s' incontra il facile sorriso del compagno, il triste in– coraggiamento della femmina, la spudorata assistenza di una letteratura appetita dalle persone volgari. Quanta differenza dal giovine ingenuo e puro, forte e coraggioso, altruistico e cultore appassionato di ogni alto ideale umano, av– verso per istinto al male, sobrio e prudente nei giudizi e nelle parole ! I due tipi sono due prodotti di\'ersi della vita sessuale i il primo non ha sentito i freni alla volonll e alla fantasia; il secondo imparò a lottare e a vincere contro il proprio istinto. È necessario partire da un principio su·

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