Vita Nova - anno III - n. 12 - dicembre 1927

836 sua unità, la sua suggestione e spesso la sua vis comica. Leggete per convincervene : A Coni, La mia sepoltura, Al conJessionare, per citare ,soltanto quailche titolo. · In· un certo senso possia·mo d1ire che il Solferini è il meno piemontese dei poeti che abbiamo sott'ov dhio poiichè quell' insist-ent,e scandagli-are, oltre l'apparenza, nelle an,im,e d·elle ,su,e creature lo ,po11a istintivament,e a cogliere quel che ·· di pit) prof9n.dament,e umano •e quindi di meno regionale si agita in loro. · È questa un po' anche 1a caratteristica e la virtù di ·Rico (Leon•e Fino), e cui ;la vita nel complesso intr,eccio delle sue vicende buone ,e cattive, serie •e gioiose non ,sfu~ge. La vita .spesso 1scapigliata <lelrlasua T 01'linoè quella oh' egli pllef erisoe rappr,esentare coo arguz~a fin1e,e ,salace. Ma quando il mondo,· che ·si agi- . ta intorno a lui :si restrin1geneJle par·eti domestiche ed il suo .sguardo -è attratto da un sorriso dii bimbo, o da una carezza di madre, ,l'arguzia mondana •svanisce per cedere ad una sug·gestiva e delicata serenità d.i affetti di non comune potenz,a lirica. . . L'è che per ti, mia fiar la rima a manca, 1~ rima dossa, adata· a to b8chin; peY cer~hé che mi cerca i treuvo gnanca un vers, un s61, eh' a vaia un to basin . Foma parei: mi ripenssrai pe1 ti f incant e j i seugn, profùm e melodie che l' anima a ~aspira - e a sa nen dije : . tut ansema aut un mass, gropà... così I... Che bel sonet pèi · ti, ·Mirella mi!l I ( senssa rime, ma forsje poesia). . . . . ...*** ·e' è anche Salvatore F enrero, che · giovanissimo e ard,ente fascista, nel,la sua arte risp,ecchia la pas-- sioné del patriotta, la gioia, eh' è fatta anche di apprensioni e di me- .lanconie, del padre pel suo bimbo ed infine il dolce rimpianto delle piccole· cose. . ~ . r Adaai, trista ai passa pet la strà 'na sepoltura bianca. A l'ò gnun fi&r I Darè j' è n' om con f ehi lusent dal pi&r... Pi l' è · 1a·sepoltura • d • na rnasnà I... Bib ·o~teca Gi o • 1anc RASSEGNE . • • • • • • . . . . . . . . I coro da me cit: lo ambrasso fort pensand che bin s6vent 16 ruso a tort perchè a l' è viv, perchè a l' è birichin f... C8me i,_.son fol f... Li dag6 'n gross basin I... 6 *** Di altra natura è ·la po1e,sia del Segre, che si è prova,to in un genere quasi nuovo per la tradizione piemontese: ,I ',epigramma, riuscendo con vivacità gaiia ,ed• ironica a cogli,eire della vita del.la sua terra quei vizi e qHelle debolezz.e, che. non. sarebbe più possibile oggi fare oggetto di una satira, secondo le vecohie tradizioni letterarie. L' epi- ' . gramima non e un cornpon1mento facile : ,se lo .spirito non è di buona ,lega, se I' òss.ervazione no11è acuta e ,sopratutto centrale riesce un dardo ·spuntato. li Segr-e mostra di possed,ere tutte le buone qualità per un ottimo epigrammista ed il Gianduia, ch'egli ri.suscita non è l'ombra di una maschera seppellita da un tempo, ha il ·sorriso beff ar,do e lo strale pungente della vecchia . . ' anima tor1n,ese pron,ta, s.1, a compatire ed a perdo1nare gli errori e J.e debolezze, ma altrettanto ,a colpire senza misericordia ogni ignav,ia ed . . . . ogn·I 1pocr1s1a. . UMBERTO BISCOITINI AERONAU'fICA È più ch,e giustificato l 'entusiasmo che, spiran,do ? l J 927, troverà nel mondo il sopravvenÌente anno: l'entusiasmo, dico, per il nuovo mezzo di locomozione aerea oramai uscito di pupi]lo: .l'odierno velivolo, sia esso terrestre (aeroplano) o marittimo (idro,volan·be). La gratitudine nostra è però quasi tutta da tributare all, anno che tramonta in piena glor.ia, così fecondo di gare, di progressi rapidi e sostanziali, che ,è stato il creatore delle gra,ndi crociere transoceaniche, delle quali l'anno prec,edente, il J 926, aveva appe.na acceso una favilla, senza però lasciare supporre iii fulmineo divampare e lo sviluppo neppure ai pii.i ottimis~i. Anno te condo per l'epoca nuova ch•e sta p,er aprirsi ali' umanità : l'epoca delle v1ie di con1unicazione aer-ea, come già v,i fu un"epoca della marina vèlica, con1e attual,mente ,siamo nell'epoca della marina a vapore e dell 'auto1nobile. Sacri,ficj ne ha veduti .l'anno che ora si conclude, sacrifici in ,ispecie di vit,e umane g,loriosa1nente, generosamente immolatesi ; e da es- ,si è ·sorta la nov.issima padronanza d,el terzo elemento: che. fi•no a un trenteniio fa era as•solutamente precluso alJ 'inutile desiderio umano. De Pinedo, Lindhergh, Byr·d, · Chamberlin hanno con i loro voli innalzato alla no•stra epoca un monumento non distruttibile e le han-:- no dato vere alti. L'istituzione della scuola di volo senza motore a Pavurllo nel Frignano (Mo,dena), ap,erta ai giovani che ·imp,enneranno robuste ali per i cieli della Pataia; - 1• entusiastica offerta, d:i tutte le provinc.ie, di aeroplani ali' Aeronautica ; -:-- il nuovo récord di 476 chilometri orari battuto dal maggiore De Bemardi alla presenza di giu~ic.i .italiani e strani1eri; - la costruzione del nuovo aeroplano Bellanca, capace di tener l'aria per 70 ore consecut!ive (pari a J 2 mila ~hilom-etri senza scalo) ; - la costruzione iniziata del grande Aeroporto del Littorio sulle ·sponde del Tevere pr,esso Roma: sono tutte, que~t~, concretazioni poderose ,indicanti quale somma di energie e di Vt:\lomtàsiano entrate in gioco per 1ealizzare i nuovi destini d'Italia. E deU'ltal,ia parlò con voce nuova, poche settimane or sono, uno straniero, il generale dell'aviazione d,egli S~ati Uniti, l\1itchell, il quale, in una sua interv,ista riportata dal « New York 1-Ierald » , dis.se che « l'Italia è la sola cosa degna di esser vista oggi». M,a gl'ltaliani hanno preso queste parole solo nel· senso di .incitamento a far dippiù, a far meglio. GIUSEPPE lV10RMJNO

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