Vita Nova - anno III - n. 12 - dicembre 1927

LA GEOGRAFIA E LA SCUOLA ITALIANA . 805 Per gli esami di stato per l'abilitazione ali ',insegnamento med.io, ancora meno; quasichè si presupponesse il professore meno colto, in questa disciplina, di quello che dovranno essere ,i suoi scolari. Così il vecchio docente di Scienze naturali, obbligato• oggi a questo nuovo insegnamento - che gli affolla il suo programma già vastissimo - e il nuovo professore che si · prepara all.insegnamento, dormono tranquilli nella loro coscienza, chè tutta la Geografia si riduce a pochi elementi geologico-fisici e in qualche cenno sulla storia naturale dell'uomo, e sulla sua differenz,iazione in razze. lnfatti quando, agli Esami di Stato, d,i maturità o di abilitazione, abbiamo quàlche collega di Scienze, che vuol dimostrare d'interessarsi di argomenti geografici, egli fa qualche domanda relativa ai vulcani, alle mufete, ai terremoti, ecc. (Per i più dei naturalisti anche la stessa Geografia fisica si riduce quasi esclusivamente ai fenomeni endogeni J). Qual meraviglia quindi, se poi si legge nelle rela- . zioni sugl,iEsami di Stato, che dovunque e in qualunque ordine di scuole, di geografia nulla si sa, perchè poco e male si è insegnato ? Se i quesiti, elencati nei programmi odierni sono certo interessanti dal punto di vista scientifico, quale importanza possono avere oggi per la vita e lo sviluppo di un paese ? La Geografia fisica è certo al fondamento di ogni altro problema geografico, e senza basi sicure d.i questa non v'è possibilità di costituire alcunchè di sol,ido negli altri campi della geografia. Ma quando da questi fondamenti si dovrebbero trarre le conseguenze pratiche per la vita dei popoli e degli stati, il programma si arresta. ·· Si corifronti per esempio, per gli stessi Esami cli Stato, i programmi di Storia dell'Arte, la quale è pur considerata, nell'ordinamento scolastico, come disciplina accessoria, complementare. Quanta larghezza di vedute, quanti dettag1 li sulle va-riescuole artistiche; quali confronti su,i diversi tipi di manifestazione estetica, sui vari :indirizzi critici ; quante cognizioni di elementi, che certamente formano gran parte della cultura e della vita d,i un popolo, come l'Italiano, che è circondato dovunque di opere d'arte e <lei cui spirito è impregnata l'anima sua. •Ma oggi l'Italia non ha altri quesiti da risolvere ?. La sua vita economica, le sue condiuoni demografiche, 1 la cerchia del mondo politicointernazionale che la soffoca, non richiedono qualche risposta dai giovani, che formano l'avvenire della Patria? Il nuovo •indirizzo della Geografia attuale, - già da tempo affermatosi in Europa e che la guerra, colla distruzione di un equilibriio economico-politico già cristallizzato, ha riposto alla attenzione di tutta l'opinione pubblica mondiale - non è più solo di pura scienza, ma di applicazione dii questa alla vita degli individui come deUe nazioni. Anche recentemente da noi, il Gran Consiglio -Fascista, ~attando del problema della scuola, esprimeva il parere « che la scuola debba essere ancora messa in più diretto contatto con la vita, Biblio eca n Bianco . . in tutte le sue manifestazioni di forza, di bellezza, di lavoro». Quale altra disciplina meglio si presta ,della Geografia a questi postulati ? Purchè certamente si esca da una pura trattazione scientifica, come da una piatta elencaziione di nomi e di cifre, buoni tutto al più per un annuario statistico di consultazione. A mio avviso - dopo i necessari elementi di Geografia fisica, sopratutto in ordine alle condi:ziioni climatiche e alle pro,duzioni vegetali del globo - molto più utili e rispondenti a questo scopo, sarebbero gli argomenti relativi ali' azione e reazione dell'uomo sulla natura, ai vari modi di vita e di economia umana in rapporto all'ambiente ; i caratteri e la àistribuz.iione dei maggiori prodotti alimentari e industriali ; il tipo e la local,izzazione dei grandi mercati delle materie prime ; le condizioni e 1 'organizzazione dei mezzi di trasporto terrestri e 1nar.ittimia seconda delle condizioni fisiche, economiche e d.i civiltà. Ed ancora: ,le ragioni della rarefazione e densità della popolazione sul globo; le caratterist,iche e gli organi geografici degli stati continentali e marittimi ; iii problèma migratorio e coloniale moderno, e via di seguito. , . Se alcuni di questi argomenti possono rientrare nel campo della merceologia, delJ 'economia, della storia, nessuna d,i queste discipline si pone tal.i questioni concrete, e solo la visione g~ografica può coordinare e dare la sintesi - propria della cultura generale - a questi problemi, che sono della vita vissuta da tutti. Oggi non è più lecito far senza di tal,i nozioni geografiche, che sono indispensabili ad ogni attività moderna, che plasmano, giorno per giorno, la storia di una naz,ione; specie della nostra Italia, la quale venuta ultima, e con maggiori necessità, nell'arringo ,delle competizio,ni mo,ndiali, si trova di fronte ad una coalizione intemaz.iionale econo•mico-pol.itica, che essà deve saper romp,ere, per la sua vita e il suo avvenire. Nè mi pare oppo~tuno, in questi momenti dinamici e realizzator,i, intessere questioni teoriche sull•opportunita o meno di affi,darepiuttosto al naturalista, che allo storico la formazione di una coscienza geografica in Italia. Anche rec€::ntemente un illustre collega parlando, pur co·n gran buon senso, della riforma un,ivers.itaria, insisteva perchè la geografia passasse alla Facoltà di Scienze da quella di Lettere. La mia esperienza perso- . nale mi ha persuaso - pur essendo giunto alla cat- -tedra universitaria di Geografia dalle Scienze naturali - che la nostra disciplina se ha invero, per la vastità del suo campo, bisogno di specializzaz,ioni, per la sua stessa natura ha necessità di concezioni sintetiche, che pur troppo i naturalisti, per ora, poco apprezzano, abitua•ti come sono, in genere, ad una pura mentalità di laboratorio; la quale spesso e volentieri astrae dai problemi del mondo esterno, dalla correlazione dei fatti stessi naturali coli' ambiente. Bisogna éonvenire, ch1 e gli storici invece, se mancano talora di una buona base naturalistica per una sicura trattazione geografica, ..

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