Vita Nova - anno III - n. 10 - ottobre 1927

LE ARTI DECORATIVE ALLA TERZA BIENNALE DI MONZA 645 VASI DI CERAMICA della Società Richard Ginori di S. Cristoforo di Milano centesco J>, che, trattati colle vive intonazioni e la tecnica raffinatezza degli artisti che operano per rinnovare la buona e varia produzione di due case oramai ben affermatesi nel campo de Ila ceramica - la Richard-Ginori di S. Cristoforo, Doccia e Mondovì, e la Società Ceramica Italiana di Laveno - arieggiano quasi a novità tutta nostra, degna d'ogni simpatia, anche se risentono invece di derivazioni prossi--- me e lontane non del tutto nostre. VASO IN TERRAGLIA DURA A GRAN FUOCO della Società Richard Ginori di S. Cristoforo di Milano è senza dubbio nelle intenzioni di chi organizzt? simili convegni. *** Siamo lontani da tale soluzione? Vorrei dire di no. Non manca infatti qualche sintomo, specialmente rispetto alle forme passate, di resipiscenza da parte di chi opera come di chi giudica in questo tutt'altro che facile campo. Non mancano, è vero, spunti che potrebbero invece portare a conclusioni del tutto contrarie. Ma guai, in questo, come in altri convegni del genere, nostrani come di fuori, fermarsi solo ostinatamente o per partito preso, dove è più facile censurare. L'essenziale, dico, cogliere con intelligenza e genialità lo spirito di simili ritorni; senza però ap--- profittare troppo di questa specie di nuovo diritto di atteggiarsi a modernissimi, anche usando od abusando di forme e motivi che credevamo tramontati. Poi, di non perdere mai di vista, che quanto si crea in questo campo, non de--- ve essere o sembrare prodotto di eccezione, destinato alla vita di una mostra, od alla rinomanza d'una ditta in effimere occasioni; ma risultare invece, più che si può, rispondente alle esigenze pra--- tiche, ed anche economiche, della maggioranza, facilmente, cioè, alla portata della sua intelligenza, come della sua borsa. Raggiunto, . PECCHIO INCISO DI MICHELE MORELLI Cerchiamo invece il buono, sia pure di sfuggita: senza con questo intendere, che ciò che per avventura non e nominato o dimenticato, debba significare giudizio negativo. Troppe cose, del resto, anche tenuissime, mi sem ... brano esposte con sufficiente pretesa, da escludere se ne debba oltre accentuare l' importanza. Poi, nessuno può pretendere resoconti oggettivamente diffusi, sopra il nella Sezione del «Labirinto» insomma, lo scopo, che anche una mostra come quella di Monza deve avere - d'essere, cioè, una vera fiera campionaria del mobile e dell'arredo moderno, magari di produzione a serie, dove si giudica anche in base alla bontà del materiale, ai prezzi, alle garan--- zie di durata ed alle convenienze estetiche, con sola esclusione per riproduzioni di vecchi stili, anzi di qualsiasi stile - mi pare che anche il problema dell'arte decorativa, in genere, e di quella nostra in ispecie, non sia lontano da quell'equa soluzione, che Biblioteca G·no Bianco chilometrico percorso attraverso ad un labirinto di circa centocinquanta ambienti, ad orientarsi attraverso al quale basta appena la buona volontà; coli 'aiuto, beninteso, del catalogo. M'è sfuggita la parola «labirinto>); e - tanto per cominciare con i mobili e coli 'arredamento d 'am-:- bienti, cioè con quella parte più vistosa ed interessante anche in questa mostra - ne approfitto, in quanto offre lo spunto per l'evidenza, che, sotto que--- sto nome, compete ad un' iniziativa milanese, la quale raggruppa più d'uno che da qualche tempo ha

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