Vita Nova - anno III - n. 8 - agosto 1927

ON. PROF. PIER SILVERIO LEICHT I SERA DEL 15 GIUGNO 1927 Dopo aver parlato della parte politica economico-sociale della Carta del Lavoro e poi deJla · parte che riguarda l'edificio sindacale, ci rimane ora da considerare l'ultima parte : quella che riguarda· la soluzione giuridica dei conflitti del lavoro. Essa non occupa, nella Carta, molti articoli "' ' . . ma non e meno importante per questo, anzi, sotto un certo punto di vista, si può considerare come il fastigio · supremo, il coronamento dell' edifizio eretto dalla Carta. . Anche qui le dichiarazioni della Carta sono , state precedute dalla legge 3 aprile 1926, ma nella Carta questi principi vengono ~d inquadrarsi con tutti gli altri e costituiscono così un • • 1ns1eme armonico ·che è interessante a ~onsiderare. La necessità. di trovare modi- per prevenire e per dirimere i grandi conflitti che sorsero e sorgono nel campo del lavoro fra datori di lavoro e lavoratori, è stata già sentita da molto tempo. Nel 1864 un uomo politico eminente della Francia, che ebbe- poi un_ tragico destino perchè sotto la sua presidenza si svolse la guerra del 1870, Emilio Ollivier, proclamava la necessità di sancire. l'obbligo del tentativo di conciliazione prima che le parti addivenissero alle forme di guerra sciopero e la serrata, e si faceva forte perciò del fatto che proprio in quel ~empo un congresso di giuristi, cultori di diritto internazionale, aveva proclamato il principio che· fosse reso obbligatorio mercè un generale accordo fra le nazioni che da tutti gli stati si dovesse. ricorrere ad un tentativo di conciliazione fatto ad opera dei· neutri prima di dichiarare la gu ~rra. Nel discorso eloquente col quale egli propugnava dinnanzi alla camera francese l'istituzione dell'arbitrato faceva un parallelo della guerra fra le nazioni e la guerra economica, e diceva che anche la guerra economica si doveva combattere per evitare la enorme distruzione di ricchezza che essa portava e che quindi anche in essa si doveva rendere obbligatorio questo tentativo di conciliazione. L'idea non era del tutto nuova, qualche anno . prima anche in l Inghilterra era stata sostenuta l•idea di chiamare le parti, fra le -quali stava per scoppiare un conflitto, a discutere coll'intervento di delegati delle autorità municipali, l.~ m1terie controverse. I sostenitori di questa idea· eh~ ,.ebbe anche applicazione in più luoghi, sostenevano che una pacata discussione sarebbe bastata per togliere la possibilità della dichiarazione dello sciopero o della · privatache sono, come egli 8iustamente asseriva! lo serrata, ino Bi CO· • • ..

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