Vita Nova - anno III - n. 8 - agosto 1927

I , 18 UNIVERSITÀ FASCISTA L'idea aveva in se ael giusto, per quanto fosse un po; idilliaca e la troviamo poi svolta ?!elle commissioni di conciliazione il cui uso divenne poi co~une in· tutti gli stati. Essa· è composta di · un rappresentante delle d~e parti e poi di un terzo o nominato dai due rappresentan~i o - nomi- · nato dallo Stato. In realtà però non si può dire che molto si sia fatto in questo, campo nè prima nè dopo la guerra. In Inghilterra, nel paese dove la vita economica si è svolta con un ritmo più celere, più sollecito e che ha in molti istituti pre- , ceduto le altre nazioni abbiamo avuto delle commissioni di conciliazione ch·e in certi periodi furono nominate dalle camere di commercio e in periodi successivi dal ministero d~l commercio. A queste commissioni quali poteri eran~ deferiti ? Di fare delle inchieste e di riferire l'opera conciliativa I ' svolta con le parti. Se le parti nceettavano, la commissione, poteva esaminare la questione ed emet~ere una- sentenza, ·ma se le parti non accettavano l'intervento, la commissione doveva rimanere inattiva e l'opera sua s~ limitava a riferire al governo i risultati negativi della sua inchiesta . • Quindi voi vedete che la cosa era molto limitata, , il diritto di sciopero in quanto che le leghe operaie e le camere del lavoro ~itengono che questo diritt~ sia sacro e che non si possa arrecare ad esso nessun attentato da parte della legislazione statale. È soltanto oltre l'Oceano che prima della . guerra si fa qualche passo più in là e cominciano precisamente gli Stati Uniti dove sono istituite delle commissioni di, -conciliaziòne che su doman- . da delle parti intervengono. V'è però un caso nel · quale la nomina e l'intervento di queste commissioni è obbligatorio, ed è il caso di conflitti sorti in seno alle compagnie ferroviarie e in genere fra \ operai e datori di lavoro in imprese che esercitano l'industria dei trasporti : in queste l'interesse ·pre.:. valente è l'interesse pubblico e quindi è stabilito il principio della obbligatorietà dell'arbitrato. ' Gli Stati Uniti avevano così aperto una via nuova nel modo di considerare il problema ; nell'Australia e nella Nuova Zelanda si arriva molto più in là. Si tratta di terre dove la civiltà è di nuova formazione, e che perciò non sono legate - c~me il vecchio mpndo ad un pesante bagaglio d'idee ormai divenute tradizionali e dal cui cere in Francia lo era poi ancor più. La legge fran- chio chiuso è difficile uscire ; tali popoli sono per-· cese del 1892 stabilisce che il giudice di pace, ciò più arditi nel foggiare nuove legislazioni. Nella qualora e~ sia già lo sciopero dichiarato, possa con Nuova Zelanda ·dapprima, poi nell'Australia si dei pubblici avvisi invitare le parti a venire di-· istituisce l'arbitrato obbligatorio con la corte arbi- _nanzi a lui e delegare delle persone che costituiscano un comitato di conciliazione. Se poi lo sciopero non è dichiarato il giudice di pace non può fare neppure questo. Se il comitato..,nel primo caso non riesce nella sua opera conciliativa bisogna che le parti con mandato dianQ il potere ad un delegato per ciascuna di esse di costituire il tribunale arbitrale, i due arbitri ne nomineranno allora un terzo e tutti uo'iti esamineranno una decisione. T uttavia tale decisione non è obbligatoria e la sua osservanza è lasciata al bu9n volere delle parti ! Questo per tim.ore di :vincolare la libertà delle parti nei conflitti economici ; non si vuole che lo stato • intervenga con sua coazione a rendere obbligatoria la sentenza e si vuol rispettare al massimo grado ibl·ioeca Gino Bi neo trale e quelli che la costituiscono sono nominati dal governo in, questo --modo, che dei tre compo• nenti la corte due sono indicati dalle associazioni padronali e dalle associazioni dei lavoratori, e su 1 questa indicazione vengono nominati dal governo, il terzo poi è addirittura u~ giudice, un membro governativo; come si vede non vi è un _mero carattere arbitrale : il consesso ha caratteri misti di arbitrato. e di _vera giurisdizione. Questa legislazione della Nuova Zelanda è stata copiata dall'Australia e anche qualche stato - d'America, nel nord, toglie immediatamente l'esempio della Nuova Zelanda e applica e.on buon successo l'arbitrato obbligato~io nella propria giurisdizione. Naturalmente le vicende di questi procedi- ....

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