Vita Nova - anno III - n. 6 - giugno 1927

NOI E- GLI ALTRI ' SPUNTI POLEMICI . Pèr non dimenticare. Non è inopportuno, alla distanza di circa due anni, ripubblicare questo commento ali' antimanif esto degli intellettuali antifascisti, perchè in Italia, come è stato osservato in questo stesso periodico {numero d,i febbraio p. 125), si è troppo disposti ali' oblio, che nelle relazioni private può essere anche indizio di generosità, nella vita pubblica può riuscire di grave jattura a causa d'infiltrazioni tossiche nel nostro sodalizio. Mentre noi con . . ram,mar1co e con amar,ezza r1cordamo che uomini d,ella levatura di Benedetto Croce e· d,i Cesare De Lollis non sono stati con noi,· non ci stanchiamo di mettere in guardia contro certi fìrmata1'1di el1 'antimanif.esto che col contegno remissivo, anzi filofascista, di poi hanno provato che non coraggio civile, non audacia, tollerabile anche se proterva, ma meschino errore di calcolo li ha indotti a firmare quel documento, ritenendo p~ossima la frana <lei fascismo; e qualcuno· di . . ' . essi aveva g1a concepite r0:see speranze elettorali, aveva forse già pr-eparato il discorso con una requisitoria f.eroce contro il Fascismo e contro Mussolini, quando andava racç.ogliendo firme per I' antimani- · festo, ,invero con poca fortuna ! Quest'articolo fu pubblicato in un numero de «L'Epoca» e riprodotto ne c<La Corporazione della Scuola» del 1 Omaggio 1925. ((È un curioso documento di vanità l~tteraria e di stizza pettegola, che non fa onore a Benedetto Croce, che si dice l'abbia scritto, e che ad ogni modo- l'ha sottoscritto, e vj è riflesso nel suo an,imo,..n_el suo stile, nel suo vocabolario. E chi in I passato guardò a lui come a guida spirituale dei giovani, non può ora vederlo senza malinconia unito a Guglielmo F err•ero, da lui sempre aspramente combattuto e beffeggiato come un vuoto ciarlatano; · a quelle anime · belle e sciocche di Sem Benelli e di Anile, di cui ,egli soleva rider-e giocondamente ; a Guido De Ruggiero, della cui letgerissima avventataggine in filosofia, in politica e ,in pratica quotidiana fu sempre giudice severo; senza dire dei Salvatore-Il.ie Sanarelli ; dei Tarozzi e Galletti, e di quel carneade Solari (1 ), ripf:scato tra i più melensi politicantuzzi del1 'accademismo invertebrato. Indubbiamente lo stesso Croce dev'essere molto contrariato di questa scempia co·mpagnia in cui la stizza antifascista l'ha cacciato; e sia p~re che vi trovi un Giustino Fortunato e un Cesare De Lollis e qualche altro inacidito campione del neutralismo impenitente del I915. «Dev'essere molto contr.atiato: ma, manco a dirlo, sarà un altro motivo di stizza contro il fasoismo, che lo stacca per esempio da Gio-- vanni Gentile, di cui fece sempre in passato altissima stima, .e lo fa ' andare a braccetto di Guglielmo Ferrero. «E sarà pure colpa del fascismo, se il •senatore Croce, che ha sempre tenuto ad essere preciso ed esatto, oggi è ,indotto dalla foga polemica a dire spropositi. Eccolo ad arrogarsi competenze che non ,ha mai avute, ,e che (bisogna riconoscerlo) non aveva ·mai pensato ad attribuirsi. Competenza in storia del Ri- (t) Si tratta non già di Gioele Solari, professore nella facoltà giuridica delr università di Torino, ma di Arturo Solari. professore di storia antica nella facoltà di lettere ali' università di Bologna. Questo bel tomo è riuscito a introdursi nella Redazione di H;.. storia, rivista edita, nientedimeno, dal Popolo d, Italia. Ne riparleremo. Biblioteca Gino Bianco sorgimento 'italiano, per esempio:. argomento, ohe non ha studiato mai di proposito e in cui recenti· polemiche lo hanno spinto a parlare ad oriecchio. E ora rimprovera ai fascisti di confondere il libera~ lismo del secolo XIX con l 'antistorico democratismo del secolo precedente : dando così prova di non aver mai letto per -esempio nè anche Cavour, santo padre del liberalismo, che oggi &ioppone ai fascisti, ed esaltatore appassionato degli immortal,iprincipi i dell '89. Così è costretto a riconoscere che anche il Risorgimento italiano fu opera di una minoranza ; ma si affretta a lamentare questo fatto, come se fosse possibile concepire una storia diversa dalla. . . storia ! «'Ma iii Croce è stizzito forte contro il fascsimo. Ed egli, quand'è· in preda alla stizza, corre e vola ne• suoi giudizi e raziocinamenti {per servirci di qu1 esto .suo prezioso vocabolo); ed ,è sicuro, più che non soglia, di stringere in pugno la verità sacrosanta ; e fulmina e tuona dall'alto di un orgoglio intellettuale inverosimile contr ogli avversari, e anche contro la verità ohe non ha in pugno, con tutto l'impeto del suo inconsapevole dommatismo. «A~llora rag.iooa o «raziocina» per raccostamenti di ricordi e d' immagini, senza la più p,iccola capacità di distinguere e connettere .logic1mente. Esempio il confronto fra 1il manifesto fasci sta e il manif.esto degl 'intellettual,i tedeschi d,el principio della gu,erra : dove egli non intende la gran differenza che c'è tra l'appellarsi per la patria in guerra agli straneri e il render testimonianza p,er la pa-triiacontro i cittadini che la di-ffamano presso gli stranieri. «Qu,estione di sensibilità. Ma è strano che voglia insegnare agi' italiani le regole del patr-iott,ismo il sen. Croce,._ che {certo, in buona t . . - ( ..

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