·Noi E GLI ALTRI . , ·SPUNTI POLEMICI . Purifichiamo la scuola. Dire che i Bal,illa (e io nei Balilla identifico tutti i fanciulli e giovinetti d'Italia) sono il fiore d·elle nostre speranze .è dire una cosa già nota da tempo, e per giunta molto retorica. Ma· insistere fino all'esasperazione sulla difesa dei Balilla per salvaguardare il ganglio più delicato del regime non ,sarà mai fati- • ca sprecata e tantomeno inopportuna, massime perohè dovrà far conoscere ai gregari (i gerarchi ne sono tremenda-mente consci) quanto e come l' organizzazione dei Balilla vada molto oltre le oolite parate domenic~li clhe -se ,pur ,soddisfano la educazione fi5ica - e di ciò tutti se ne rallegrano - in Jatto però .d ',educazione ,spirituale lasciano il tempo che trovano. Intendendo per tale tempo ,i iricordi dell'esotico -scoutismo 1messo in valore dagli uomini dello stato li:berale e finemente .assimilato dall 'a!bilità gesuitica. Per me il problema dell'educazione spirituale dei .BalilJa non ha ancora trovato la sua 11isoluzìone perfetta che deve essere essenzialmente cercata nel funzionamento delle scuole primarie e medie. Cioè nella fede fascista .(ma non di tessera, ahimè) dei prof.essori e dei mae,stri preposti all' alto compito della formazione di tante giovani falangi. Conseguentemente affermo dunque che i,I regime deve giudicare gli educatori attraverso un vaglio politico di una giusta e ,sana inesorabilità. La scuola ai fascisti e ai leali amici del fascismo. Perchè una rivoluzione quando si nomnalizza e tende alla pacificazione nazionale rischia proprio allora ,i suoi più gravi pericoli ; quella. mano amica che essa porge altri cercano, con ,blandizie idi.liii sottomissioni so~tte ecc., d'afferrarla prigioniera; ed è proprio ,nella scuola dove il tentativo di sol,ito si compie e qualc,he volta •si attua. Ragione per cui la vigile difesa ·della 1ivoluzione s'impone oggidì .più attenta di ieri se gli avversarii occulti, con la psicologia ,infalli,bile dei deboli, sfruttano la generos,ità dei forti; come da vari segni appare, e nella scuola specialmente. L'esonero di qualche -maestro o professore il quale per impotente livore di antifascismo svia nelle aule (ed è così facile .quando si parla· ali' anima candida del fanciullo che crede con sincerità) o sottilmente omette o peggio d,efoima notizie, fatti, avvenimenti, e tutto ciò che concorre alla educazione fascista, vale sempre - ve l'assicuro - la ,salvezza della .formazione di centinaia di fanciulli, giovanetti che devono crescere fascistica.mente ·sani. Cosicdiè si ,ha iii dovere assoluto d'agire alla ,maniera forte, senza falsi riguardi umanitari e tremolii di cuore : tutti luoghi comuni che una 1rivoluzione come la nostra, in continuo sviluppo e sempre in armi al piede fino al g.iomo in cui le nuove e veramente Jascistiche generazioni dei Balilla non saranno atte al comando, non può prendere iin con·siderazione per impulso di generosità senza ,tradire se istessa. È già un po' vecchia e in.sufficiente la legge del 26 Novembr'e 1925 n. 2029; fa la muffa ! una scrollatinia r.iformista metterebbe invece a -posto tante- cose ! Certe nomine incomprensibili, per esempio! Le dubbie fedi di certi professore:Ili mo11luschi (uno ne conosco che ha professato prudentemente, senza tessere, tutte le fedi : la socialista nel '19 e '20; in seguito per- ,sino quella fascista di marca Bazzi · poi, dopo, quella quartarellista). È si potrebbe continuare a c.ita.r casi simili o affini senza tema delle co- .. ibiot ca Gi o Si neo sidette sdegnose sm,ent,ite o delle accomodanti rettifiche. Però .fa ,filJossera della classe magistrale e professorale non s'allarmi troppo; faccia, ma coli' azione, una v-eram1 ente ftranca d,iohiarazione di lealismo al regime, ci crei nelle scuole degli otti,mi italiani nuovi secondo .i lapidari dettami del Duce e Lui e t1:1ttinoi saremo paghi e riconoscenti . Ohè ! Ohe dico? Le mentalità della vec,chia Italia non possono darci l'uomo nuovo del Duce. Ci vuol la scopa per la spazzatura. CESARE 0TT AVIO CocHETTI Il ritorno di Dulcamara. lo leggo molto volentieri il giornale L'Ardito, clhe è uno dei più vivi e più battaglieri giornali che noi possediamo, perchè io sono un ammalato inguaribile d,i critica, tanto che provo un disgusto ineff abile per tutti gli -e·sibizionismi, le autoapologie, Je sparate rettoriche ecc. Il Fascismo, come ci !ha •insegnato il Duce, è attività insonne, e come tale insoddisfazione e revisione continua di ciò che si è .fatto. Se ·esso si costituisse ,come dogma gli mancherebbe subito l'alimento o la ragione di vivere. Questo, .se non c'.inganniamo, è l'ideale a cui s'ispira L'Ardito, che è implacabile contro tutti i profittato~ i.i del Fascismo, fra i quali il grande ... Enrico Ferri « il più osceno, tronfio, pusiUanime tra . i capoccia del pus di invenerata ricordanza! C'era d,a credere, era lecito ·sperare c,he ,in ricambio della tranquilfjtà concedutagli seguitasse a con-: ·sumare la .sua stridula voce nelle aule dei tri,bunali, a guadagnar danari a h.izzeffe, e lasciasse in pace la politica del ·suo paese ... Ma, no: c'è alle viste, f or.se una infomata \ ..
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