Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

.. 298 CONCETTOVALENTE nel · 15 74, fu ritratta )) la· vergine col putto nei suoi . minuti particolari, così come mostrasi nel basso rilievo, che fu per vari secoli venerato dai devoti nel soccorpo, sul posto ove era dipinta la scomparsa vergine bizantina di Santa Maria del popolo. Le campane « portano - nota il Blandamura - verso la calotta ed in senso circolare la scritta»: lhs. M. Mentem santam spontaneam onorem deo et patrie liberacionem. Anno 1574. « Quest'alta e commovente invocazione a Dio e « alla libertà della patria non è dei nostri « tempi ))ma « quasi millenaria. Essa ci rimena ad epoche tristi di « gran lunga sorpassate. Divenne pertanto quella invo ... « cazione una parola d'ordine, un auspicio di libertà « sì fortemente sentito, che poi non venne meno nel « seguirsi dei secoli )). « E sì che dovettero squillare a « distesa quei sacri bronzi nel memorando 14 settem ... « bre 1594, allorchè sulla linea dell'orizzonte che ab ... « braccia le nostre Gheradi, nelle prime ore della sera, « apparve vagante e incerta, la formidabile flotta turca « di Sinan Bassà Cicala )). « E suoni di allarmi davano <e pure le squille ogni qualvolta si vedevano spuntare « di lontano le triremi dei pirati)). - Ma ora non più. Ai tocchi· delle squille si uniscono, nel diffondere, sotto il miracolo di pietra serena, arcane vibrazioni armoniose, la campana grande lasciata dall'arcivescovo d'Aquino (1612) adorna delle immagini del Dio Tara, di S. Pietro, della Vergine, del Crocifisso e delle « caratteristiche cicogne in atteggi~mento di cariatidi)) - e la olimpica campana chiamata « S. Maria >> - ed il campanone offerto da Monsignor Giuseppe Ca ... pecolatro, che fece imprimere, fra finissimi ornati e sotto le immagini di S. Cataldo e della Assunta, il versetto latino : « Sanctus Deus ·-Sanctus Jortis - Sanctus immortalis - Miserere nobis ))_ Risuonano soavi armonie le « squille >>care al Paisiello. Guardando verso il cielo, gli archetti e le merlature caudate, sotto la bianca muraglia della torre canora, appaiono come fiori o ninfe prodigiose, affioranti sul bordo di un gran fiume azzurro: *** ' Grave e soave senso di raccoglimento destano le lunghe navate sorrette da colonne preziose, i capitelli, che costituiscono un esempio di· mescolanze e di compenetrazioni, le volte del transetto, - che nel 1599 erano affrescate, forse, da Rainaldo da T aranto - la cupola a tamburo, coeva della chiesa romanica evocante i concetti architettonici dei costruttoti delle cattedrali di Bitonto e di Matera, e dipinta nei timpani da Domenico Torti (1873), la barocca c_appella di S. Cataldo, ove la foga impetuosa delle sculture è smorzata da una gentilezza classica, e le lucide lastre marmoree del pavimento che coprono i frammenti dei mosaici antichi adorni di centauri, di palmette orientali, di grifoni alati cl1e si arrampicano come acrobati per beffeggiare un giullare in berretto ricorne ed imberbe chiuso in gabbia - rappresenta ... Biblioteca Gino Bianco zione di re Alessandro del ciclo clas~ico ~el s~o carr~ magico -, ed i larghi pr~gi di cavalli alati e d1 ~ostr~ orientali in « opus verm1culatum )) (opere eseg1:11tea1 tempi degli arcivescovi' Gerardus (1160) ~ Rinaldo (1109) dal mosaicista Petrius della scuola d1 Otranto) che fanno pensare per la ga!Ilma dei toni ~ p~r le leggiadre policromie a cert~ primavere merav1gl1ose delle spiaggie fiorite del l9n10. . I Tarantini amano questo duomo che s1 eleva. austero, semplice, con una cotona di secoli sul!a. fronte. Il glorioso tempio, che è legato alla storia della città ionica, pare un grande pensiero d'orazione· pietrificato ed immobile ad at~en~ere che i devo~i lo guardino cedendo al suo muto 1nv1to ed al suo fascino .. La cripta bizantina di .Solito Appena fuori si Taranto, dove la strada rettilinea, che mena a San Giorgio si perde fra le aeree· ghirlande de"gli alberi e fra le case rurali di Solito,, l'anima raffrena la sua ascesa innanzi alla cripta bizantina del Salvatore ed alle mura millenarie d,ella. chiesetta di Santa Maria di Murivetere, che sorse per opera di Amasiano - primo vescovo di Taranto - ali' estremo della « Via Soteira, sul luogo istesso ove l' Evangelo venne insegnato dall'Apostolo))_ << E la preghiera>>.- scrive Monsignor Giuseppe Blandamura nell'opera '' il Duomo di Taranto '' ... la semplice preghiera « santificata dal dolore ele- « vossi sincera dal cuore dei neofiti )) e dagli umili. randagi frati basiliani in questo primitivo sacrario cristiano, « che per essere stato edificato poco lungi « dalle vecchie mura della città, prese il nome di « Murivetere >>. « Il santuario elevossi trionfante sul- « l'abbattuto tempio del Dio Sole))_ « Di qui - se- « condo Polibio - l'oracolo mandava i suoi responsi,. « la voce del levita annunziò dalla tribuna - che si <( elevava in alto sopra i tre ar·chi sostenuti da colonne « marmoree -, la redenzione delle genti; e la fonte « sacra ad Apollo Elios servì alle sacre abluzioni dei . . . . e< pr1m1 cr1st1an1 1n terra nostra )>. Maestà d'aspetti, architettonica definizione di spazi collegano all'antica arte di Roma gli· affreschi della cripta: il colore modèlla con vigore di rilievi i lineamenti dei volti accigliati e severi. La lampada, sospesa nell'alto, oscilla lieve e rischiara il gruppo divino .. Il viso ieratico del Nazzareno seduto, che solleva il libro con l'iscrizione Eyw éJ µt 'to' cpéhg, è illuminato da un riflesso fioco; le immagini della Vergine e del precursore, a quella luce, sembrano farsi vive ed evocano, pei gesti e per la tecnica, gli affreschi dei santi che si raccolgono al sommo della fronte d'arco,. su~l'azzurro del cielo cupo « della grotta di S. Stefano di Vaste, a qualche miglia - osserva E. Bertaux - dal capo di Leuca (secolo Xl I)))_ L'ombra delle toghe vela di languore mortale i volti degli asceti. lo guardo in alto, dalla mia breve ombra l' immagine del Nazzareno, che sostiene con tanta 'assorta

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