Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

• . ' L' E·POPEA DELL' AVIAZ]ONE . . . , · In omaggio a De Pinedo, occupiamoci, oggi, di due libri, che 1parlano, di aviaz,ion,e e, in un tempo stesso, di ,esaltazioni delilo ·spirito, di conquistate al- . tezze e, insieme, grandezze morali. Il libro di un eroe morto, dove in pro•sa concitata si cantano Ile esperienze di un'inten,sissima vita, nell'aria su1 bli,me; e il 1 l1 i·bro di un vivo, dove si narrano le morti glorio!se: Ali e Alati di RODOLFO fUMAGALLI (l'Eroica, 1919) ,e le · Aquile di GUIDO M·JLANESI{Casa .Editr.i.ce Ceschina, 1927). Un libro vecdhio •e un 'libro 1110,vissi,moch, e ne è quaisi l ':iJdeale continuazioue •e ilo svi·luppo in vastità e :Ìn oggettivazione, co1 me può ,essere una storia di un ' canto lirico•, 1quan.do e J 'una e l'altro si ispirano a un'epopea e si manifestino con e;spressione epiica. - Ho chiamato Ali e Alati canto lirico, perchè è viva e presente in questo libro l' an1sia di trasformare in realtà d'azione una personalissima cor.nqui.sta spirituale : ·la ,conquista dell'anima 1 delilo scrittore, 0he fa derivare la wandezza e la ,bellezza eterna di un tormento impllacabile e .sempre ,orescenlte d'amore, per ' . quanto non e materia. li ,Fumagalli aviatore vuol tr,altare I'• areoplano, coime il .Fumagalli poeta, in un tempo stes.so, tratta la parola - ,e soanoquesta e queMo ,materia: - so1 llevando e domin,ando in ·un' ascensio,ne perenne e- ,m,ai compiutam1 ~nte sodldis1fattta, ohe avrà ,per conclusione la cataistro1f,e, già previ,sta e sognata dàl poeta, e il s,i'lenzio. Incomincia lo scriittofe col pa•Dlarci del.le acquile e d,ei falchi, isim1 bolo certo di 1lotta, perchè n,el •suo spirito è fissa ed .immutabile la cosci,enza ch,e la vita a,bihia per legge la lotta e 1 'amo1e. 11 sentimento• della lotta ad ogni co1 sto1, if.ero·c,e,durante la quale cc I' umani,tà possa ,sempr.e mig:liorarsi, _per ,I'ineso,rabile 1selezion•e della morte n, dopo la guerra forse gli si sarebbe attenuato,, se egli avesse continuato a vive,r-e, e forse gli ,si sareb'be ,ingigantito il sentimento più nobile di una lotta perenne· dell'uomo in s•e stesso·, per migliorarsi e progre1 d.ire. 1 Ma dobbiamo tener conto che queste pagine, alcune delle quali so,no magnifiche per impeto e p,er commozione, ,erano scritte da un uomo• che espo·- neva ogni att,imo Ja vita e per .i:l quale uccider-e avrebbe po,tuto signi,fìcar-e non ,esser ucci,so. · Ed' erano, come dettate da un f ervor-e im1mediato, volta per volta, ca.so per caso, tra una sfi1da e l'altra alla morte, o· assistendo alla ,mo,rte dei com.pagni. lndubbiamente ,è anche questo, nel fondo, un ,libro di guerra ; ma la grandezza dello scrittore sta iÌn ciò : ohe eglii astrae frequente ... -mente dal.la narrazione d'un fatto, che lo po•ssa com-- muo,vere, per salir,e a delle co·mmo•sse con,siderazioni, le qua:li se conservano qualcosa, ancora di relativo al J luogo e ail'oila, in una p.iu :vasta conclusione ci pale- . . l I • sano come l'anima di co1l 1 ui ohe le manifesta sia ormai· per sempre orientaita verso una· l.u':Ilino•sa_mèta di spiritualità. Pel"ohè oltre .alla narraz10,ne d1 quale po,ssa essere la vita dei falchi, creature di 1lotta, •e degl,i. a.reopllani, .strum,enti pi lotta,_ oltre_ I.a co.~clusione ?1•e sia necessaria 1e fatale per gli 11.1omH1~ 1 la violenza, 1 attacco f.eroce, c'è anche una magnifica, nobilissima. conclusione : ohe la vita ,è amore e clhe .insieme con la_ lotta -esiste 1 'amo[e. Uoimo nato per ag,ire, iii Fumagalli si ritrova merav;igliosam,ente narratore di se stesso : finalmente ! poichè prjma della guerra era 1 'individuo in lotta feroce con la molile e vizio,sa società borghese, la qua'le non avrebbe ,concesso ai suoi sogni di elevazione spirituale e, in uno .stesso tempo, di attività ,materiale, 'llll, attuazione ; e perciò egli non avev.a trovaito la .sua via e :in_ se .stesso morbosamente si logorava, si consumava di~ febbr-è,di livore, di ·sarcasmo •e d'i forzato ,scetticismo. Mla 1 la via da lui tro1 vata doveva portarlo aMa ,morte. Come i1 I iSentimento delda lotta e dell'amor.e, così anche, quest' altro sentimento lug,ulbre, trag,ico è v.issu,to dal_ poeta e ci trascina e 1 ci 1commuove, perchè noi ·senti armo quanto .sia •sincero ,e come g-rande sria quest' ani-- ma, che aspira all!la morte, ,fisica come alla 1 suprema libe-- .. razione da quel torim,ento perenne ,indimenticabile, al. quale nemm·eno i voli più arditi damo tregua. cc Il nostro ideale di civi1litàè stato Jìn qm tanto mater.iale, da far vergogna a un •popo,lo di s,elvaggi. Noi· abbi,amo ,elevato a scopo supremo delrla vita ciò eh-e doveva •essere ·solamente un mezzo .per co111servarla: il. I.avoro per la conqu1ista d,el danaro. No1 i a,bbiamo derisa la poesia, disprezzato ogni sentimento superiore· al·l'interesse immediato e vdlgare. Nb,i non ci ricordiamo più di aver-e un'anima. F arcciamo•un affare dell'amore e d,eMa morte, Agiamo come se dovessimo viiv~re ·sem.p!e: C~iusi tra le no~tre mm:~ ~nguste, non. vediamo p1u 11 cielo, non sentiamo p1u :11 vento .su1l nostro viso, ,nè la terra paLpitante sotto i no,stri passi. Siamo dei bruti, ,ohe si ,con1 sumano per accumulare tanto da .avere uno ,51ple!ld1!~0fu.nerale. Iii nostro è i·l progr~~o delma mater.1ahta, mentre appunto il progresso-• isp1r1ruale 1 manca a1l1 le cr-eature •elevate n. Così ~-ag~o~a· il ~ uma~all~, ~Ilo _scoppio delila gu,erra. {L e,di~1onedell ·EroJJcae, s1 ,capisce, postuma). « Amar,e 11 dolo!re bastera a:lla forza umana ? E dove possiamo attingere questa forza infinita ? Dalla gioia e dall'adorazio,ne della bellezza, come credeva Wilde ? Dall 'esemp,io degl~ umili, ch,e soffrono e sperano, come ,credeva T olsto1 ? Dalla fede in un al di là ;radio~o di misericoridia e di giustizia, ,co,me·pre,dicava Cristo? Oppure dal dolore stesso noi possiamo-- trarre la ,forza di vincerlo e d,i amarlo, essendo esso-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==