Vita Nova - anno III - n. 5 - maggio 1927

/ I c·u1tor1· d1· Belle Arti ta Te~Za.Esposizione degli ..Amatori" e ,. l In tempi come questi pare incredibile che continui a vivere e svolgere la sua attività un sodali- • • • ( 210 quasi centenario, ma bisogna riconoscere che il miracolo si deve ai suoi sforzi costanti per svecchiarsi, e, almeno nei li-- miti del possibile, met- • • • • tersi 1n armonia coi nuo- • • VI tempi. La Società degli Ama-- tori e Cultori di Belle Arti apre, infatti, oggi, di nuovo le porte per una Mostra Internazionale che avrà tutti i suoi difetti ma che, nel complesso, non si presenta male. Essa oc-- cupa il piano terra del palazzo di Via Nazionale, gustosamente suddiviso in sale e salette che accolgono con lodevole ecletti-- smo le manifestazioni più varie dell'arte contempo-' , ranea. Pittura, scultura, -stampe, ceramiche, si alternano a vetri e ferri bat .... tuti, a mobili e a legni intagliati. Vi troviamo la vecchia guardia coi suoi nomi maggiori, e la gioventù che prorompe anche in una sala di nove- •centisti, nella quale non -staremo a guardare se ci sono pure dei capelli bianchi per non aver l'a-· ria di cercare il pelo ... nell'olio. . . salva. I veneti hanno da diversi anni partecipato ,, alle mostre romane mercè l'opera intelligente ed alacre di tre egregi Commissari: Beppe Ciardi, Alessandro Pbmi e Ilario Neri. Ed anche oggi il Consiglio della Società ha fatto appello a questa ottima triade per avere una loro rappresentanza com-- pleta. Difatti, a diffe ... renza delle volte scorse, allorchè rimanevano es-- elusi artisti degni solo perche fuori del gruppo degli . . . . \ organ1zzator1, oggi si puo dire che nelle due sale venete vi siano tutti gli . . . ' . . art1st1 p1u rappresentat1v1 ' della regione, dai due Ciardi, al Milesi, dal Miti Zanetti al Parin, dal Pomi allo Zanetti Zilla, dal Ca... stegnaro al Pieretto Bian ... co, al de Stefani, al T rois e ad un gruppo di giova ... ni di valore quali il Petrella , Lina Rosso , il Martens, Carlo Cherubi ... ni, il Privato, il Trentini, il Flumiani. Ma questa volta, diciamolo senza infingimenti, la quantita è a discapito della qualità, Se ci si chiedesse· qua-- le è il punto veramente GIACOMO GROSSO ....Ritratto il tono di entrambe le sale risultando alquanto basso. Più che farne colpa ai Commissari, del resto, ne faremo colpa alla difficolta di trovare tanto spesso le opere occorrenti ed alla fu ... <lebole di questa mostra risponderemmo : le sale regio ... nali. Purtroppo - e il sottoscritto ne sa qualche cosa - comporre delle sale nelle quali siano rappresentati gli artisti di ciascuna regione, non è impresa agevole: si urta, inevitabilmente, contro difficoltà di ogni ge-- nere e si finisce con !~avere dei grattacapi. Delle quattro sale· regionali che vediamo qui, e, cioè, Piemontese, Veneta, Emiliana e Mar-chigiana, nessuna si , , CO . ria con cui oggi si dipinge. La S:ila Piemontese e stata una particolare fatica di Michele Guerrisi e di Edoardo Rubino ma in fondo, ha gli stessi difetti di quella ven;ta: ~on mancano grandi nomi ne nomi di giovani, bensì man ... cano grandi opere. Vi troviamo alcun.i ritratti di Giacomo Grosso, con tutte le qualita e tutti i difetti d. • • • • • fil questo 1ns1gne artista; v1 troviamo tele di Cesare Maggi e del vecchio Reycend, del Durante, del Mon- /

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