I - BOLOGNA 113.. verno si scosse, pubblicò un manifesto sulla « Gaz- . . zetta ·ufficiale·» proclamando lo stato ~' assedio nella regione insorta. Il manifesto del Re. era duro, ~-:- chiarava ribelle chiunque violasse le leggi ; al tempo stesso conferiva pieni poteri al Cialdini assegnandogli il generale Cugia~ perchè lo coadiuvasse. Il l7 Agosto Garibaldi arrivò in Catania, dove _ ..fu accolto· con · un entusiasmo straordinario, come del resto avveniva_ in ògni altra città, in cui si pre- , . sentava. Potè imbarcarsi su due navi e arrivare fino in Calabria, dove gli mossero contro i bersaglieri comandati dal colonnello Pallavicini. Si ebbe il 29 agosto ad Aspromonte una zuffa, nella quale si deplorarono 7 morti e 25 'feriti dell'esercito regolare, e dei ·garibaldinì 5 morti e 20 feriti. Ma fra i feriti vi fu anche Garibaldi stesso, che ri~ase colpito al piede ; ·e la ferita gli lasciò traccie indelebili. Arrestato, fu_coQdÒtto al V arignano, donde fu poi nell' ottobrè liberato; nell'occasione del matrimonio della figlia secondogenita di Vittorio Emanuele col - Re Luigi dèl Portogallo. Questo epi~odio prodµsse una .grande impressione;, Garibaldi fu· biasimato di non avere obbe- • dito alle leggi, ma, tenuto conto dei suoi sentimenti altamente patriottici, fu giudicato anche dagli avversari benevolmente ; quindi tutte le ire si riversarono sul Rattazzi. Gli uomini del partito d'azione e i. radicali lo accusarono ~ome la causa del conflitto di Aspromonte ; quelli della destra lo rimproverarono . . _di averé usata una politica debole e incerta sembrando di fav<?rire Garibaldi e spingendolo così ad agire, salvo poi a reprimerlo al mom~nto opportuno. Così il Rattazzi, che p_rima av~va in pqgno il Parlamento, si era reso spiacente a Dio ed a' nemici suoi. Il 1O dicembre dopo una tempestosa discussione di dieci giorni, convinto che non · avrebbe raccolto se no~ poc~ssimi , voti, si ~imise dal ministero_. Dai fatti, clie h~ esposto• con tutta brevità, deriva spontanea la domanda : come mai poterono succedere cose di questo genere? Qualcuno l'ha spiegato in u~ modo molto semplice e ha d~tto : il Trentino Garibaldi aveva intenzione di occuparlo, ' ma sconsigliato desistè subito ; andò in Sicilia, dove Gi. ■ 1anc ., sapeva ·esservi grande malcontento, e. arrivato che vi fu, . trovò tanto entusiasmo che si lasciò trascinare dalle· folle ; ma queste supposizioni sono . un po' troppo semplicistiche. Vagliamo" dunque i documenti che si conoscono, e cerchiamo di vedere . un po' addentro alle esagerazioni, alle falsità ·o per lo. meno alle partigianerie ·per scovar~, se ci sono ragioni atte a spiegarci questo viluppo~ Molto importante certamente fu it cc;,lloquio ' che Garibaldi ebbe con- Vittorio Emanuele e col Rattazzi ed è evidente che il Governo per un certo tempo dormì della grossa. Si disse che il 15 Maggio era avvenuto il ,cambiamento, perchè arrestato il Cattabene, colonnello garibaldino, gli si erano· trova.ti in casa dei do~umentj compromettenti. Ma - . ; io mi domando : I· ·garibaldini si riunivano alla luce del sole ;· si ammassavano armi ; si mandavano staffette da un ·p~nto ali' altro per raccogliere gli amici, e il Governo non aveva sentore di nuUa ? Mancando documenti probatori, nulla si sa di certo ; ma fu affermato da chi ebbe la ·possibilità di conoscere come si svolsero gli I avvenimepti che in un primo tempo il Re, facen·do della politica estera per conto proprio, mentre. il Rattazzi faceva una politica bifronte a seconda delle necessità, si . mise d'accordo con Garibaldi, perchè iniziasse un movimento nel Trentino, per tentare poi la libera-· zione della -Venezia calcolando su· una contemporanea insurrezione in Ungheria : cosa che non sì verificò. Garibaldi lamentando quello che era avvenut~ a Brescia; disse che l~esercitoera divenuto un' accolta di assassini ; ma si· calmò e si abboccò col Rattazzi e col Re. Poichè il Governo favoriva un moto nella Balcania e se ne interessav~ lo stesso ,Re Vittorio . . Emanuele, e si sperava che Garibaldi potesse in: dursi a compiere questa spedizione, finchè si credette. · che potesse aver luogo, si permise a Garibaldi ·di fare quello che voleva in Sicilia, ma quando si com- ~- prese ·che egli intendeva di marciare su Roma, allora vi fu la repressione. Queste le ragioni del dissidio. e del conflitto che ne derivò. · Il ministero Rattazzi cadeva nel dicembre del 1862. La crisi era gravissima per il risentimento ' e ' .. f I ,., •
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