Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

Oso affer,mare, inoltre, dhe a Gi- . ' nevra non ·sono rappresentait1 J p1u forti e più .schiettamente italiani pittori e ·scuil.toridel nostro tempo. Son quelli ohe per av,er :sortito da ·natura una spiccata inclinazione a•llle arti ,plastiche, hanno do\nuto ·seguire la lor vena i stinti va senza possi1bi1litàdi evasioni e di comodi vo,lta1faccia, e sono, per Joro fortuna, condannati a aavorare con purezza di intenzion,i ed onestà di sti,le. Non si pensi alla schiera dei mestieranti e 1 dei cialtroncelli seguaci d1el1e sciocche ideette pititor,iclhe ,tanto bene accette agli cc uomi,ni d'ordine » ed ai nemici del (( ooovo)). Non è più lecito giuocare suiH'equivoco degli estremi : fra a pittored~o ignorante e presuntuoso che dopo aver « navigato su tutte le zattere » del.le mode pittoriche si hutta a mare .per aggrapparsi atl.la ba,rchetta del futurismo o deJl neoclassicismo, e l 'im,brattate1 le ignorante e •meno presenruo5o che insiste impe,tterrito nei temi abusati <le1 l più vieto 1 sentimentali~mo, c'è 1luogo ,ampio, se pur non sempre comodo, per .l'uomo degno del nome d,i artista. Costui ha un nemico abbastanza temibile da combattere: ti:lpittore di poca forz,a istinitiva, ma r,icco di cultura e .sca·ltrito in butti i giuochetti pdlemici e teoretici; rappresentante di una razza che non trovò mai cli,ma più favorevole d-i queHo attuaile. Razza g•eneratrice di equivoci e di perd,i,tempi : ,ohe se ha un fine non disutile da ra:ggimige.r,eè quelllo di mostrare indirettamente, ·la enorme superiorità de1 l genio e del- )' istinto sopra ogni altra dote acqui- . . . . sita, ,1n campo art1st1co. I fenomeni tipo ,futurismo, novecenti&moecc., costituiscono le creazioni di quelili che l'amico Tinti chiama << •sofo-pittori » : e attraggono nellila loro orbita le farfaHe noiosissime della cu1 lrura spicciola. Dag,li a1morosi .amplessi vengon fuo•ri.. . le •mostre ginevrine, per esempio, ,ed altre ,cose amene. Si potrebbe ablbandonare il tono schenoso e <mostrarea questa gente qua1 li sono gii argomenti che giustificano il dissenso di molti ottimi ■ RASSEGNE artisti dai modi correnti di t,rattare le questioni del,l 'arte. Ci sarà tempo ancihe per questo. Qui s'è trattato di far vedere ohe c'è in giro chi ha vogll,iadi guasitaire al più presto ta- .Iune festicciuole « famigliari ». NINO BERTOCCHI ~FOLKLORE ~ GIUSEPPE GIANNINIed AMOS PARDUCCI hanno dedicato nella bella collezione di canti, tradizioni e noveHe 1delle varie regioni d'Italia diretta da ,Luigi Sorrento ,per il T revisin,i, un esauriente volume al popolo toscano. :(1) Ed il compito non faci1le, giacahè .I' anima complessa dell,a regione nostra così v,ivace ed ar,monica, rissosa e gentile ,mali si presta aHa costrizione di 1 un volume ,breve di mole è -sta,toais~lto con precisione e con a·more, con .penetrazione 1 1.ineare ed acuta. li lavoro è ,diviso ,in due par,ti, de.He qua1li la pri,ma rigu1 ardante le tradiziqni e 1 la poesia popolare è stata affidata al Giannini e la seconda, che è u1 n' antollog,iadi poesie dialettali d'arte al Parducçi. Tanto ' ,la prima 1 CJhela seconda parte a cura d,e,i due ·studiosi contengono accurate introduzioni sugli usi e cost,umi e sulla letteratura vemacola contemporanea della regione. ll Giannini passa rapidamente in rassegna ile fonti di v.ita d,eHa regione ,essenziail,mente agricola, 1 le cerimonie religiose ed i lloro riti cai,atteristici, le feste ed i ,giuochi tradiz·iona:li, alcuni dei quali come i,l Palio di .Siena hanno acqu,istato ma fama che varca ~ .Limiti del,la il"egiòne per ,conquistare 1qruelli del mondo. Seguono poi divisi per sezioni •numerosi esempi di canti e di 1 me 1 lodie (ri,~etti, ,stomeUi, canzon,i narrati ve, canti relligiosi, canzoni alla rovescia) di ifiabe e di racconti, d.i leggende, di ·g,iuochi fanc.iuH-esohi, di ·passate~i ,' di de- ( 1 ) G. GIANNINI e A. PARDUCCI - Il popoloToscano. Luigi Trevisini, ed. Milano . .,,. 18 CO 253 scr,izioni 1di ,balocchi e di strumenti del fanciullo e di rievocazioni infine d.i spettacoli religiosi e prof ani. · L'antologia, oh,e ,ha solltanto ·pochi esempi inediti, ,è tratta con grand,e -guSitodall'ampio materiale folkloristico raccolto fino ad oggi intorno -alla Toscana. E, quando pensiamo aHa larghezza d,egli studi compiuti sulla regione nostra da1l Tommaseo al N.ieri, per citare soltanto i nomi dhe corrono più spontaneamente sul labbro di ogni persona anche mediocremente colta, comprendiamo con maggior chiarezza il valore di questa scelta in cui nuHa è trascurato ed insieme 11Jul.la è p1eonastico. Molto opportunamente Ile ,sobrie note in calce ad ogni senione rimandano !lo.studioso, che de-sideri a1 lilargar-eil campo de1le proprie cogniz.ioni popolaresche, agli studi più ampi. Lo ,stesso ,metodo e la stessa precisione segue nel ,più 1 lirnitato compito della scelita di poe,sie dialettali d'arte, di dia1 loghi e cl.imonologhi e ,di nove'l'le d'autore .i~ P·arducci, che in una succosa e ·lucida sintesi, che precede l'antologia, ci dà ,un quadro esatto e vivace delle condizion,i de1 Ila letteratura vernacola contemporéllllea, di cui ·ì:l Fucini è stato il 1maestro degno ed univ,ersailmente riconosciuto. Ed al Fucini n•elila parte antologica i-1 Parducci dà 'meritatamente 1il posto d'onore. Gli altri poeti •scelti con un criterio evidentemente provinciale (Gino Guster per Lucca, lvonetto Andreucci per P,escia, Cangi·llo per Livorno, Ezio Felici per S1iena e T :unin de1 l Ber.ti per Cortona) ci o,ff-ronoun' idea chiara del valore d'arte <le.l,la produzione vernacola di ogg.i, la qualle beninteso non_ si restringe ai soli nomi citati. Clh,ègli esclusi, di c•ui alcuno di va,lore ed al Parducci stesso ben noto - citiamo per tutti il Luoc:hesi d.i Lucca di cui 1i'lParducci altrove si è occupato, - 1110n ,poissono considerarsi tali per loro demerito bensì soltanto, crediamo, per !le necessità deMo 1 spazio. Ailcu,ni brani _tratti dal N<r vell1lie dal C•epparelM,ie quattro novelle d,e:l ,Nier.i dhiudono opportunamente ila raccolta a cui mancano i necessari ric1hia1 rni bi1 bliogra,fìci. I . I •

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