Vita Nova - anno III - n. 4 - aprile 1927

IL CÉNTENARIO DI SAVERIO ALTAMURA ·Cento anni fa nasceva a Foggia una degJ,i artisti che maggioomente doveva 1segnalar:si nella storia della pittura napdletana de:Ha seconda metà de,M'Otto~ cento: Saverio Altamura. Non era destinato aU 'arte. I genitori Raffaele e Sofia Perifano, quest'ultima di · origine greca, sognavano di avviarlo alla medicina, e, difatti, compiuti gli studi classici, il giovane Saverio si iscrisse a que1 lla facoltà. ,Ma fin da •ragazzo, altre erano -le sue é\spirazioni. Quando, seguiva il padre nelle lunghe passeggiate per· la pianura deJ tavoliere di Puglia, .più di una volta g_,liaccadeva di sostare ,estatico dinanzi a.Ila ibe:llezza d,i un tra,monto rosse,ggiante. E una volta, un amico di famigl,ia presente, vista l'aria atton,ita e as•sorta del fanciullo, d1isse al padre : « Questo qui o è un idiota o farà qualche cosa di 1buono. » ,f,in da alilora in Alltamura parlava, infatti, il pittore, ,il coloriista. Gli venne, quindi, i,mpartito qualche insegnamento di disegno •lineare da un archi~ertto, ma, intanto, egli frequentava Ile ,scuole degli scolopi dove ebbe insegnante i.I padre ·Borrelli, ohe fu anche un poco maestro d,i Ruggero Bonghi .. P~ù tardi, trasfel'ito a Sallerno suo padre, che era impiegato governativo, i~ figliuolo Jo seguì ed un ,giornoeb·be l'incarico di aiutarlo un poco nel copiare .in 1 buona ca!lligrafia una serqua di .nomi sopra un 1egistro i,mponente. Lavoro arido quanito altro mai, :ma che eg1li eseguì ,m,eccanicamente, ma che volle, senza avv,edersene, abbeUire con una serie di fregi a fiori e puttini ,recanti .corone e frecce o faci d'amore distribuiti isui iargh,i margini d,el l,ibro. Egli aveva infiorati i nomi dei pagatori morosi del Demanio di alllora ! Ricordando questo episodio nel caratteristico libro delle sue .Me.morie, I' Al- . ta,mura non ci dice come il genitore accoglies.se l 'albbeUimento sul registro burocratico. Ma non importa. Poco dopo Sav1erio viene mandato alJa vicina Napoli per ,stud,iare ,medicina. Vti si ingolfò ,sul principio con quelil'ardore che metteva in tut,to quello che facesse, ma. qua,ndo fu innanzi ai cadaveri ·seziionati nelle sale anatomiche, a1lla freddezza dei medici, .materi'allisti .senza scampo, ·egli, che era un'anima piena . di 1idea1lità, ne ebbe una grande repugnanza 1 ed una grande delusione. Un giorno, ·passando innan2ii al.I'Istituto di Belle Arti volle entrarvi, e ,subito vide un capannello intomo a due giovani che dalla curiosità e daU 'interesse con cui erano .seguiti dai compagn,i nel davoro, si indov,inavano primi deilla classe. Questi due giovani si ,chiamavano Dom~nico Ivlorelli e At,minio Saponieri. Ritornato aill'l,stiruto n,ei successiv,i ,giorni, egli si strinse subito ,in amicizia con ent,ram·bi. 11 Saponieri, tipo gracile di ,biondo, aveva Il ■ 1no 1an • già vinto il ,concorso di architettura e si preparava a quello d,i pittura. M·a sapeva che, in quest' ultimo avrebbe avuto a co,mpetittor-e i1 l Morelli che conosceva più forte di lui, e tanto se ne avvi,lì da ,amma,larsi e morire in età~ giovanissi,ma. iMorelli, tiqvece, un · tipo ,robusto, bruno, di occhio vivissi1mo. Tanto l'uno che J'a:ltro, quando A1 ltamura cominc1 iò a portare a1 lbum e matita ed a copiare qualche gesso lo incoraggiarono a insistere suHa via de,ll 'arte. 1V1ala :situazion1 e deH 'Altamura era fuori _del comune. Bench,è appena d,iciottenne, egli aveva già un vasti1 ssimo corredo di cognizioni classiche e scientifiche, e, tuttavia, capiva di valere molto meno del compagno analfabeta che • avesse già dimestichezza col. disegno .. Dovette cominciare dal mezz' occhio, dal naso, dalla !bocca. Questo tirocinio lento e faticoso non gli si adattava. Si dette, du-nque a cercare nuovi •metodi che gli a.bbreviassero e gli rende-ssero meno umile il ;lavoro. Ed appena seppe disegnare da.I rilievo un torso, un piede o una testa, ,invece di farlo a •sfumo, ,con la .matita, ,a,prì una .scatola 4i colori a olio e, .non ostante la proi,bizione dei maestri e .il di,leggio dei compagni, si mi.se a dipingere in:iitando le macchie di umidità che_ trovava ,sul gesso, facendo ·i,l fondo non unito ma come .reailmente lo · vedeva, con le sue asperità ,e le ,sue ..v. ariazioni di coloie. Ed una .sera si pi-esentò ne,lla sa:la dove si d,isegnava dal nudo e disegnò coi colori, riscuotendo le approvazioni di artisti come Costanzo Angelini, forti.sS1imo.disegnatore e decano d·ei pittori napoletani. ,Più ta1·di frequentò lo .studio di ,Michele di Napoli. Ma colui c:he ebbe a grande amico e guida preziosa fu Domenico lvlorelli. Leggevano insieme Dante, Byron, Shakespeare, e -facevano, poi, dei bozzetti delle scene che 1maggio11nente ,li avevano iimpressionati. Si ritraevano a vicenda ,sulla tela, compivano lunghe passeggiate nei dintorni di Napoli, entusia·sma,ndosi •pe,r le se,~pre varie beHezzze di es-si. Giunse così Saverio ai ventun anni. Bisognava fare .i,l .soldato o ottenere il can1bio versando mille ·_ lire, perchè un altro giovane, non di leva, prende,sse il po1 sto di quello chiamato. Ad Alta·1nura repugnava questa compera di un uomo che è poi costretto a far,si magari uccid,ere se durante la ferma capita una · guerra, perchè '1 'altro ~o ha ricompensato con un big.l,ietto ·da mille. Ma la legge d'allora permetteva ciò. Fortunata 1 mente la legge accordava anche l' esenzione dal servinio ,militare a dii avesse vinto un certo concorso 1di pittura. Ecco trova,ta la via d'uscita. Altamu·ra concorre, vince e si rispar,mia danaro e rimorsi d:i coscienz~. M.a oi volle una ,bella audacia a ci- ..

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