stanza, costituirebbe ciò che si chiama la meta. -Ivla il difficile ,è propiro pui : fissare una ,situazio,ne limite. S,e .questo li•n1ite si pen,sa come assoluto si arriva a cristall,izzare tutta la storia, la qu~le, arrivata alila si.tuazio:ie l,i.mite, sarebbe arrivata alle sue colonne d',Erco:le. Se questo limite si pensa come relativo, cioè in funzione del nostro ·mondo m,entale attuale. lo possiamo pensare spostalbile e ,modifica·bile aH'infini - to e allora e.i sfugge la meta, l'unità di misura che d,eve servire a constatare il progresso avvenuto. Non resta a nostro .avviso- che la soluzione c·he no,i proponemmo al Congresso delle Scienze. Id concetto d1 progre~so implica necessariamente il •concetto di valore e questo non ,si può d,eterminare se non in funzione di una filosofia, che dia la sua spiegazione -cieli'uni verso. Ora a valore non ·scaturisce dal1 'inteilletto e non 'Si può porre su terreno razionale, ma è una posi- .zione deHa volontà, •la quale afferma certi fini come ,superiori, cioè -com-epreferibili a certi altri. Quindi ogni epoca, rappresentando una certa ~ea·lizzazione della volontà, che si pone .attuailmente come assoluta, non può fare a meno d,i ammettere ,il progres•so, mettendosi nel,lo · stesso tempo al vertice del . . progresso stesso per quanto s1 r1f erisce al rapporto fra ,passato e presente. Se così non fosse la volon,tà attuale ,negherebbe se stes•sa e si rivolgerebbe neHa contraddizione assoluta. Non nella co111trad1dizion,e r~lativa che si può superare _n,ella sintesi più vasta, ma nella contradd,izione che è J' autonegaz.iiorne. Quindi del progresso, checchè ne pensino i. razionalisti e .i posi ti visti di !utte le gradazioni, non si può dare una di,nostrazione. Nel progresso si può av•er fede, purchè si a-bbia Jede nel valore attuale e /ede nella volontà che lo aff.erma. Al . di fuori di questa p~izione dei valori, ohe può i-spirarci la fiducia .nel1 'azione umana an. genere e quindi anche nella azione economica, non çi sono che le varie s-fumature deBiblioteca Gin ■ 18 RASSEGNE gli acrobatismi .in~e'llettuailistici e ' gli scettici,smi p,iù o meno neri. Non si può ,di1 mostrare a nessuno che il valore esiste e che si concreta •nel'l'azione. Il valore è. Noi dobbia 1mo sopratutto tener presente questo nella educazione d-ei giovani, e non f arJi perdere nelle vie intricate d-ella i1 perOI1itica, ma condurli aimolfevolmente per mano ,sul sentiero della ,fi,ducia irn iSè, che è anche qu.ello della f ed-e nell 'a vve- . n1re. 11 Capitano G10R~10 R1cc1 pU1bblica in Roma (Sta1bilimento t,ipografico Foro T'raiano) un volumetto sul Corporativismo marinaro. -ìVla veramente il .segretariio generale del sindacato po•rtuale e corporazicne della pesca non si limita ai prolblemi corporativi.. In una serie di .articoli ag,ili e brevi tratta deHe questioni 1 più varie inerenti alla nostra vité;lrmarinara. La quest,ioni ,dei porti, del traffico, de·lla navigaZiione a vela ,ed a •motore, dell '.avvenire nostro ·sul mare, d,ella organizzazione dei mar.inai vengono trattate con dati positi v,i e concreti, proponendo soluzioni semp1lici e IPra~.iche, qual.i appunto possono scaturire dalla mente non del · teorico e deH' astrattista maturato sui li,bri, 1 ma d,ell 'uomo che s'è f orn1ato nell 'aziooe e ,che della vita ,ma-rinara conosce tutti i segreti, perchè 1 è ila vita da lui vissuta nelle libere atmosfere delle navigazioni intorno a.I mondo. !Jno dei prob 1 lemi che più pieoccupano J 'autore è quello della pesca, la quale da noi ,è esercitata con mezzi e .metodi 1udimentali, mentre abbia,mo una mas~a d,i pescatori non inferiore per numero e qua1lità a quella d1 el1e miglio1ri marine d.el moodo. Oocorre sòltanto f omìre .a questa massa forte, sana e laiboriosa, che anela a .sviluppare sempre più la propi-:Ìa attività per il benessere economico d-ella Patria, capitali e strumienti per alimentare congruatnente la produzione annua d,ei pesce e li,berare la nazione da un tributo di par-ecch1iecentinaia di miJ,ioni, ohe ogni anno emigrano per completare la attuale importazione ,, o ' • 175 ittica, oh-e si fa dalla Spagna, Francia, Inghilterra e Norvegia. li problema della pesca è ormai maturo nella coscienza pubbl,ica. No'Il resta che atmare le sol uziooi che i tecnici hanno 1indicato per o:tten•ere il vantaggio economico cercato e popolarizzare I 'uso del p•esce, · come alimento comune nei grandi centri arbi.tati. Un lavoro molto interessante, scritto con chiarezza, .largamente info:rmato, è que1llo di GAETAN PIROU : Les doctrines économiques enFrance depuis lBiO. Paris, Collection Armand Colin. In un quadro di insieme d,elle cond,izioni po 1litiche, so,ciali ed economiche· d.eH'anteguerra e del dopoguerra .è impostato lo studio delle principa·li dottrine economiche, dei loro rappresentanti più •eminenti e del loro influ,sso. È rifatta la storia della penetraz,ione de-I 1 marxi1smo in Francia e dei n1ov,im•entidi r-ev1isione.dèl marxi,smo stesso. È tratteggiato con cura il •guesdismo, il blanguismo,, .a sindacalismo soreliano e ,il tentativo d,i .sintesi che delle var.ie correnti del ,socialismo rappre•sentò I' opera teorica e pratica di Jaurès. Sono studiate le dottrine individualistiche, n•ella loro forma di in- , dividual,ismo -estremo (D•e 1\t1olipari, Giuyot) e di indiv,idualismo moderato, da.Il' influsso naziona·le (Leroy-Beaulieu), dalla conceZ!ione ,sociale (Renouvier ecc.) e dalla re.:. gola morale (Demolins). Sono po1scia presi in •esame il · radicalismo sooiale, il cattolicismo sociale ,e il na2:ionailismo economico. Il di.battito vivace del.le idee appar,e netta·mente in 1 qu-esto lav01Io, in cui sono esposte -le correnti che ag,itano la coscienza francese, la quale si trova nel movimentato contrasto fra ,la aspiraz.Jione alla -emancipazion•e de·ll'ind:iv,iduo dalla coercizione d,elle forze sociali .storicamente stratificate e ila ·preoccupazion•e di salvare la compagine sociale, la quale !ha bi-sogno di difend,er.si dagli egoismi in,dividuali ed imporre la nor,ma •e I a regola, che devono d,isciipl.inare le energie I '
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