Vita Nova - anno III - n. 3 - marzo 1927

• RASSEGNE I POLITICA ESTERA Il m•ese di febbraio può e,ssex definito come parti 1 colarmente felice per la politica estera fascista : due volte infatti ii1lGo1V•ernodi Roma ha avuto occasione di ·porsi vantaggiosam,ente in pri-ma linea, a~suo mendo una netta posizione in avv•eni,menti d.i . vastissima juportanza internazionale e riconf.ermando ail1 'Italia quel rango ,eh.e le compete. Il IO, l'Ambasciatore americano consegnava al µostro Governo oo << ·men10ran1dum >> stiJlato <la CooJ.idge (memora111duminviato -altresì a Londra, Parigi e T okio), in cui p,ropon,eva una conferenza a cinque, che completasse gli accordi per la limitazione d,eg,l1iarmamenti navali san:cita a Washington nel 1922. Allora, :s'era fatta questione d1 elle navi di. Jin,ea {corazzate 1ed .incrociatori da battaglia) sta1bi1lendola for,mula · proporzionale 5~5-3 per gli Stati Uniti, l 'lnghilterra ,ed il Giappone, e I' J .78 per l'Italia e la Francia. Il nav1iglio .sottile, cioè gli incrociatori leggeri, le siJuranti ,ed i sommergi1bili - mezzi essenzialm,ente difensivi ~ non furono ,s~- getti a,d adcu,n li,mite. lii << m·e,mo1andu1m n di Coolidge, v,erboso ed jmp,reoiso, p·ropose, come dic-emmo, una conf er-e➔nza a cinque, iJ cui scopo sarebbe stato quello di stabilire anche per iii naviglio sottile una formula di limitazione. Non indugeremo a specifìicare i moventi sopratutto am~ricani de1lla proposta, che venne a sovrapporsi a:U'opera iniziata dalla Commissione g.inevrina 1per i·l di,sarmo .terrestre, aereo e navale: in sintesi. di- .remo che la mossa di Coolidge ri- .spose .a nec,essità -eJettoraLi di politica interna (sgravio dei ,bilanci per la Marina) ed alle ,diffi1coltàdi r•eclutare gli equipaggi necessari ad una flotta in au,mento. Il pacifismo•, Biblioteca Gi o Bianco 1 dh•e affiora da ogi11Jiperiodo del << memorandu.n1 >> è un· argom,ento d,i 1scarso valore, anch1 e se 110n volessimo m,ettere in dubbio ila sin- · . ' cerita. In ordin•e di te,mpo·, la prima a ri1spon,dere fu ,la Francia : un « no » basato sulla preoccupaziotne di vedere esautorata .la Lega ginevrina, alla quale compet 1e ormai ogni iniziativa in tema di disarmo. L' astuzi; d.i Briand fu tuttavia gro.ssolana: nessuno, nè in Europa nè in Am,eri.ca credette che ia Francia opponesse .un rifiuto solo per amore di Ginevra. D,el resto, la stampa francese e oerti d,iscorsi del Ministro della Marina, Leygues, espressero c1 hiara·mente i.I perchè dell 'atteggia·mento d,el Q:uai d'Orisay: la F.. rancia av,eva paura di vedersi costretta a rinunciare ad un vastissi!m10 piano ,d·i egemonia mediterranea o per lo meno a non ottenere la form·ula 1 p1oporziona1le che ambiva. La seconda a rispondere fu l'Italia: il 2·1, S. ,E. Gran,di, per incarico del Go,v•erno, consegnava all' Ambasciatore americano in Roma una nota, in 1cui anche J'Itaha •esprim,eva un neitto rifiuto. Ma lo 1 stile de:l documento e le ragioni espose, n011 \SOio da .conifond,erisi con il frasar1io di Briand. La nota del Governo di Roma sintetica, limpida, esauriente, e,b.b; il ·sommo pregio di essere •sinceri~ si-ma: aUe utopie al!lericane, contrappose le realtà ita1 lia1ne. La nostra posizi.~e mediterranea è esposta ad ogn 1 genere di ililsi,die: ila Spagna~ha ~na fJ.o~lanon dispr~zza.bile, la I\..J:r,eciadedica ailla Marina molti 1nilioni, 1a Turchia )a xiorganizza, ,la Jugoslav1ia la ,sta creando, -e la Ru1 ssia, dal Mar Nero, si affaccia nelil' Eg·eo. Tutte queste potenze, non convocate a Washington, ,sat-eibbero liber.e 1da ogn,i vi,ncolo : l 'lta!J.ia invece ,sarebb,e co1stretta a \ • • li,mit•aziO!Il:ic,ioè a render precaria · la dif~sa ,delle pro,prie coste, d.elle comunicazioni con ~e isole, ,le coÌonie ed il Dode.cane•so, ed infine, del .proprio commercio marittimo, fattore vital,issimo in caso di guerra. Il ,chiaro ling·uaggio italiano•, scevro da 01 gni infì,ngardaggin-e, ,e:bbe una· vastissi 1ma e simpatica -eco: nella stessa A,merica si riconobbe la bontà qella nostra .te,s,i,dettata non da ,n1ir.eaggressiv•e ,ma rispondente ai più -elementari diritti del.la legittima difesa. Dopo il ~< no» italiano, fu evidente ch,e la Co,nferenza, alme·no nella sua forma iniziale, era fall:ita prima di nascere : e coisÌ il Giappon,e fece il 1bel g•esto di rispondere accettando J.e :proposte di Coolidge e c..hied-endo .so,lo Ulll rinvio del raduno. L'Inghilterra, aderì in linea di massima, ma prospettò casi e contingenze parti,coilari dh,e in realtà r~dussero pr,esso che a nulla l'ades,1one. Coolidge allora pe,nsò ad una conferenza a tre (Stati Uniti, Inghilterra •e Giappoine) poi nuovamente ad una conferenza a ,cinque : ma approvò le .spese per la costruzione di nuovi incrociatori ed il « ,m·emorandum )> assai difficilmente potrà esser rilanciato con speréllllZe di ·sucoe,sso. *** La guerra civile in Cina ·si è 1svolta sempre a maggior fortuna d,e1icant~esi ~iunti ormai alile porte di Sciangai, dopo un aver di,sfatto l'esercjto nordista di Sun-Chan,g-F ang, eh-e oppose una de1 bolis,sima resistenza, m1inato dalle continue def e- ~ioni ?i ~uppe e di generali. Sicchè I . p~ri~oh per Sciangai sono grav1,ssimi e le Potenze bianche, più o, men~, .se ne sono preoccupate. ~ ~ngh1~terra, pur co?tinuan,do ad 1nv1ar.er,1nforzi di ·navi e di .soldati,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==