B6LocNA Comple~sivamente i mezzi di lotta contro la i maiali e con minor intensità i bovini ed i cavaizanzara sono molteplici e possono, integrandosi l'un li ; in altri termini pungono l'uomo quando non coli' altro, condurre a risultati veramente cospicui. trovano altro sangue. L'ipotesi è sorta .dall'osser .. · Passo ora a considerare il sistema di loJta in uso ~no dai tempi antichi e che consiste nella reden- ..'.. zione della malaria attraverso le grandi bonifiche. Le piccole bonifiche servono a togliere le zanzare da un piccolo territorio, non a risanarle nè ad eli• , minare le zanzare che possono giungere dai luoghi circostanti. Si può considerare piccola bonifica la petrolizzazione, la quale, in territorio limitato dà risultati positivi. • Essa però non è applicabile alle grandi estensioni della marem r a e del mezzogiorno d'Italia, di centinaia e migliaia di ettarì; coi mezzi che ho accennato non si raggiungono più i medesimi risultati. Lo stesso Grassi nella sua bonifica di Fiu- • vazione di un fenomeno che aveva buttato in aria · tutta la teoria, dal ·fenomeno dell' anofelismo senza malaria, d'alla esistenza di località dove le zanzare· trasmettitrici pullulano e nelle · quali · attualmente non esiste malaria. I Il fatto è stato illustrato a Massarossa nella· provincia ai Lucca e nella provincia di Salerno per Castellamare di Stabià, dove esistono paludi ' e zanzare malariche ma· dove gli_abitanti - ,godono una salute· di ferro. Parecchi sono andati a vedere, compreso il Grassi ·con. alcu~i ·suoi assistenti ed . - hanno constatato che là le zanzare anofeli s'accu- . mulano nellé stalle anguste e nei porcili luridi, ove succhian? il sangue degli animali, ma non - micino ha dovuto convenire che i risultati sono , pungono mai l'uomo. stati nulli e quel metodo di lotta fu abbandonato perchè _aveva fatto sostenere forti _spese senza nes- · sun. risultato veramente pratico. Che una grande bonifica porti un vantaggio alla salute e risani la località dalla malaria questo è fuori di dubbio. \ Per spiegare ~l fatto, è stato detto da taluni che si tratterebbe di una nuova razza biologica , dell'anofele la quale non differisce per nieQte d~ quella malarica all'infuori della divérsità di · gusto ' che la spinge a non attaccare l'uomo. Il Grassi . Pur- restaQdo nel campo della teoria, sulla _qua- sembrò per .un certo tempa polarizzato verso quele tutta la mia esposizione è fondata , cioè che sta teoria. Altri ha pensato ad un' cambiamento l'uomo s'infetta per mezzo della zanzara e la zan- di abitudini. I · zara si infetta per mezzo dell'uomo malarico, è evidente che una grande boni~ca porta i suoi risultati poichè essa conduce a estirpare dovunque le piccole pozzanghere, i -piccoli ambienti dove si possono sviluppare le zanzare. Le grandi h~nifiche conducono alla formazione di corsi d'acqua che non consentono lo sviluppo delle zanzare. Da non molto tempo s'è andato delineando nello studio della malaria un nuovo indirizzo, al · quale i primi contributi sono stati portati dal francese Roubeau, dal .Grassi e dal Dott. Bonservizi. Esso è fondato sulla ipotesi che l' u~mo non aia l'ospite abituale delle zanzare anofeli le quali pungono preferibilmente il bestiame e specialmente Bibli t~ca Gino s·anc Effettivamente la zanzare anofele sembrerebbe 1 più attratta dagli animali che dall'uomo quando essi vivano insieme perchè l'odore di quelli è più acre e le attira. Dove non··sono animali la zanzara spinta dalla fame si porta sull•uomo. -Le zanzare sono attratte dalle stalle e specialmente da quelle più luride perchè da esse ven- ' gono fuori esalazioni molto più acri. Se questo modo di vedere potrà essere confermato da una serie più numerosa di osservazioni si dovrà concludere che nella grande bonifica agraria possa riuscire utile l'importazione del be- . . , stiame in quanto gli anofeli vengono attratti dal bestiame. • • • J ' . ., I
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